SCHWEITZER, ALBERT

Medico, musicista, missionario, teologo e filosofo tedesco. Figlio di un pastore luterano, studiò Filosofia all'università di Strasburgo, alla Sorbona di Parigi e a Berlino. Nel 1899 pubblicò il suo primo libro, sulla filosofia religiosa di Kant. Nel 1905, lasciato l'incarico di libero docente di Scienze neotestamentarie a Strasburgo, si iscrisse alla facoltà di Medicina. Laureatosi nel 1913, insieme alla moglie fondò una missione e un ospedale in mezzo alla foresta nell'Africa Equatoriale Francese. Allo scoppio della prima guerra mondiale, gli fu proibito di lavorare nel suo ospedale e venne internato in Francia come prigioniero di guerra (1914-18). Durante questo periodo si dedicò alla stesura della sua opera fondamentale, La filosofia della civiltà, in cui mise in discussione l'idea di un costante sviluppo dell'umanità in direzione del progresso. Ripreso il lavoro in Africa, vi dedicò il resto della sua vita, in parte raccontata in un'opera autobiografica pubblicata nel 1932. Nel 1953 gli fu assegnato il premio Nobel per la pace, che si aggiunse a numerosi altri riconoscimenti internazionali (Kaisersberg, Alsazia 1875 - Lambaréné, Gabon 1965).

 

 

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