ROSSI, PAOLO

Calciatore italiano. Già in forza alla Juventus nella stagione 1973-74, senza però mai giocare in Campionato, nel 1975 fu ceduto al Como, con cui esordì in serie A. Acquistato dal Vicenza (1976) in B, grazie ai suoi gol la squadra veneta fu promossa in A e nel torneo 1978-79 si piazzò al secondo posto nella massima categoria. Passato al Perugia (1979), nell'aprile 1980, coinvolto nello scandalo delle scommesse clandestine e delle partite truccate, fu squalificato per due anni, fino alla primavera del 1982. Nel 1982 Enzo Bearzot, che aveva lanciato "Pablito" in Argentina nel 1978, convocò Rossi per i Mondiali di Spagna senza dare troppa importanza al lungo periodo di inattività. Dopo un avvio deludente, il calciatore di Prato esplose, insieme a tutta la squadra azzurra, nella seconda fase del torneo, quando mise a segno una tripletta contro il Brasile di Falcao, Zico e Junior, realizzò 2 gol contro la Polonia in semifinale e aprì le marcature nella vittoriosa finale contro la Germania Ovest. Con i 6 gol complessivi segnati, Rossi si laureò capocannoniere del Mondiale e risultò il giocatore azzurro ad aver realizzato più gol (9) nella manifestazione mondiale. Le strepitose prestazioni in terra di Spagna gli valsero inoltre il Pallone d'Oro. Dotato di un naturale ed eccezionale istinto del gol, che lo rendeva temibilissimo in area di rigore nonostante le non straordinarie qualità tecniche e atletiche, dal 1981 tornò a giocare con la Juventus, con cui conquistò 2 scudetti (1981-82, 1983-84), 1 Coppa dei Campioni (1984-85), 1 Coppa delle Coppe (1983-84), 1 Coppa Italia (1982-83), 1 Supercoppa europea (1984) e 1 Mundialito per club (1983). Trasferitosi al Milan (1985), dopo una mediocre stagione in rossonero nel 1986 passò al Verona, con cui nel 1987 chiuse la carriera agonistica (n. Prato 1956).

 

 

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