POMODORO, GỈ

Scultore italiano. Comincị la propria esperienza artistica a Firenze, insieme al fratello Arnaldo, nel campo dell'oreficeria, della grafica, della pittura e della scultura. Trasferitosi negli anni Cinquanta a Milano, nel 1956 fu invitato a partecipare alla Biennale di Venezia. La sua produzione offre un originalissimo esempio di impiego di materiali e metalli diversi. Il primo premio ottenuto nel 1959 alla Biennale dei Giovani di Parigi richiaṃ su di lui l'attenzione della critica internazionale. A quell'epoca risale la serie dei Contatti (1959-62) e delle Matrici (1963). Dal 1954 allest́ esposizioni nelle maggiori gallerie di Firenze, Milano, Venezia, Roma, Torino, Bruxelles, Buenos Aires, Parigi, New York. Fra le sue opere principali citiamo: Grande folla (1966, bronzo); Marat (1968, bronzo); serie degli Archi (1971-74, marmo); T-Verticale-Orizzontale, al governo di Unidad popular, Cile, sett. '73 (1973, pietra); la piazza-fontana dedicata a Goethe (1979-83) a Francoforte; Luogo di misure (1980, pietra); il Ponte dei Martiri - Omaggio alla resistenza (1980) a Ravenna; la Spirale (1982) per l'aeroporto di Malpensa; Sole-Luna-Albero (1982-86) a Monza; Sole Aerospazio (1989, bronzo) a Torino; i Quattro Punti Cardinali (1991), nel parco di Taino, sul Lago Maggiore; Sole per Galileo Galilei (1997, bronzo e pietra) a Firenze; Sole - Agli Italiani nel mondo (2001) a Genova. Nel 2002 gli fu assegnato il prestigioso premio internazionale alla carriera Contemporary Sculpture Award, per la prima volta attribuito a un artista italiano (Orciano, Pesaro 1930 - Milano 2002).

 

 

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