Esploratore, scienziato e statista norvegese.
Laureatosi in Zoologia nel 1880, nel 1882 partecipò a una prima spedizione in
Groenlandia, dove concluse uno studio sulle foche. Convinto che l’Artico fosse
un mare in movimento e che i ghiacci, con la deriva, potessero attraversare
tutto l’Artico, Nansen raccolse un cospicuo finanziamento a supporto della sua
idea di costruire una nave a guscio di noce, in grado di non farsi stritolare
dai ghiacci ma di restarne sollevata e in balia della deriva. Realizzò così il
Fram, che salpò da Bergen il 24 giugno 1893; il 24 settembre il Fram era già
intrappolato dai ghiacci. Fino al mese di dicembre, l'imbarcazione andò alla
deriva in direzione Sud-Est, quindi la corrente si invertì e la nave ritornò
quasi al punto di partenza. Dopo un anno di deriva, il Fram percorse 300 miglia
marine in direzione Polo Nord. A quota 85 Nord Nansen partì verso il Polo, per
raggiungere la Terra di Francesco Giuseppe (marzo 1895). A tre anni dalla
partenza (25 agosto 1896) il Fram venne ricondotto in Norvegia. Efficiente
diplomatico, oltre che esploratore, nel 1905 partecipò attivamente alla nascita
del Regno di Norvegia. Ambasciatore norvegese a Londra (1906-08), dopo la prima
guerra mondiale fu un attivo ambasciatore di pace. Delegato alla lega delle
Nazioni di Ginevra nel 1917, si occupò del problema dei prigionieri trattenuti o
dispersi in Russia: svolgendo un ruolo di collegamento tra il nascente Governo
bolscevico e i Governi del resto d’Europa, fece rimpatriare circa un milione e
mezzo di prigionieri. Durante i suoi viaggi in Russia, Nansen ebbe modo di
constatare le precarie condizioni di vita del popolo russo e, operando in
sintonia con la Croce Rossa Internazionale, organizzò aiuti alimentari verso la
popolazione russa. Nel 1922, su richiesta del Governo greco e con l'approvazione
della Lega delle Nazioni, risolse il problema dei rifugiati greci dopo la
sconfitta dell’esercito da parte della Turchia: organizzò uno scambio di
1.250.000 Greci che vivevano in terre orientali passate sotto la Turchia, con
500.000 Turchi che a loro volta vivevano in terre greche. Si occupò anche del
dramma degli Armeni, oggetto di un massiccio massacro da parte della nuova
Repubblica Turca. Grazie a questa esperienza, Nansen fondò nel 1921 l’Ufficio
internazionale per i rifugiati. Nel 1922 fu insignito del premio Nobel per la
pace, come riconoscimento alla sua opera umanitaria (Store Froën, Oslo 1861 -
Lysaker, Oslo 1930).