Tennista statunitense. Nato in Germania da madre casalinga
e padre ufficiale della Air Force statunitense, crebbe a New York, dove i
genitori tornarono quando John aveva solo 1 anno. Appassionatosi al tennis dopo
il diploma, nel 1977, dopo aver vinto il doppio misto al Roland Garros in coppia
con la compagna d'infanzia Mary Carrillo, si mise in mostra sull'erba di
Wimbledon, dove raggiunse la semifinale, persa contro Jimmy Connors. L'anno
successivo McEnroe, studente alla Stanford University, si aggiudicò il titolo
NCAA di singolare, contribuì alla conquista della Coppa Davis e si impose sul
connazionale Arthur Ashe nel Masters, torneo che avrebbe vinto altre due volte,
nel 1983 e nel 1984, battendo in entrambi i casi Ivan Lendl. Il 1979 fu l'anno
della definitiva consacrazione: il tennista statunitense conquistò infatti il
suo primo torneo dello Slam, gli US Open, bissando inoltre il successo in Coppa
Davis. Nel 1980 McEnroe, sconfitto in finale a Wimbledon da Borg, si prese la
rivincita sullo svedese, battuto in cinque combattuti set sul campo amico di New
York. Nel 1981 il tennista statunitense riuscì finalmente a trionfare a
Wimbledon, nuovamente a scapito di Borg, raggiungendo la testa della classifica
mondiale che avrebbe mantenuto fino al 1984. Sempre nel 1981 McEnroe si
aggiudicò per la terza volta consecutiva gli US Open e vinse la Coppa Davis, che
conquistò anche nel 1982. Laureatosi campione di Wimbledon pure nel 1983, con
una vittoria schiacciante su Connors (6-1, 6-1, 6-2), nel 1984 visse la sua
annata migliore, durante la quale fu sconfitto in sole tre occasioni, vincendo
13 tornei, tra cui gli US Open e il Masters contro Lendl e Wimbledon contro
Connors. Rimasto all'asciutto di vittorie nei tornei nel 1987, nel 1992 si tolse
l'ultima soddisfazione della sua carriera tennistica vincendo la sua quinta
Coppa Davis. Mancino, straordinario soprattutto sotto rete, capace di
controllare la palla anche con incordature tese a soli 17-18 kg, non si
sottopose mai a massacranti programmi di allenamento o a diete specialistiche,
confidando sul suo infinito talento che lo portò a vincere 77 tornei di singolo
e altrettanti di doppio (in coppia quasi sempre con Peter Fleming conquistò la
bellezza di 5 US Open, 4 Wimbledon e 1 Roland Garros). Dotato di un
efficacissimo servizio, a cui sapeva imprimere rotazioni velenose grazie allo
slice mancino, "the Genius" fu protagonista di incontri epici, che rimarranno
per sempre nella storia del tennis: nel 1980 a Wimbledon contro Borg, si
aggiudicò il tie break più lungo della storia (36-34), cedendo poi al quinto set
allo svedese; nel 1982 nei quarti di Coppa Davis sconfisse Mats Wilander dopo
una maratona di 6 ore e 22 minuti; nel 1984 al Roland Garros diede vita a una
partita memorabile contro Lendl, da cui fu sconfitto, perdendo la possibilità di
vincere sulla terra rossa. McEnroe, oltre che per la genialità tennistica, sarà
ricordato anche per i suoi attacchi isterici e per le sue intemperanze rivolte
in particolare contro arbitri, giudici di linea e spettatori irrequieti. Dopo il
ritiro dall'agonismo, formò un gruppo musicale, la Johnny Smith Band e,
appassionato di arte, aprì anche una prestigiosa galleria a New York.
Commentatore di incontri tennistici per i network televisivi americani NBC e CBS
e per il network britannico BBC, dal 1999 al 2001 fu anche capitano di Coppa
Davis. Nel 2002 diede alle stampe la sua autobiografia You cannot be
serious, frase che McEnroe era solito rivolgere ai malcapitati arbitri (n.
Wiesbaden, Germania 1959).