Uomo politico italiano. Studioso di economia e di finanza,
nel 1942 fu tra i fondatori del Partito d'Azione. In seguito alla scissione del
Partito d'Azione, nel febbraio 1946 fondò con Ferruccio Parri il Partito
Democratico Repubblicano, nelle cui file fu eletto alla Costituente. Dopo la
fusione di questo raggruppamento politico con il Partito Repubblicano Italiano
(1948), venne nominato deputato per il PRI in tutte le legislature. Ministro dei
Trasporti nel Governo Parri (1945), del Commercio estero nel VI e VII Governo De
Gasperi (1950-51), del Bilancio nel IV Governo Fanfani (1962-63) e del Tesoro
nel IV Governo Rumor (1973-74), fu vicepresidente del Consiglio nel IV Governo
Moro (1974-76). Segretario (1965-75) e poi presidente del PRI fino alla morte,
negli anni Cinquanta puntò alla creazione di una "terza forza" laica e
progressista di stampo europeo, costituita da repubblicani, socialisti
riformisti, ex azionisti e liberali radicali, che mediasse tra democristiami e
socialcomunisti. Fallito questo tentativo, volle fare del suo partito l'elemento
propulsore dell'innovazione politica in Italia in ottica europea ed europeista.
Fu inoltre il massimo fautore dell'apertura a sinistra del Governo. Assunse
l'ultimo incarico governativo nel 1979, cinque giorni prima di morire, divenendo
vicepresidente del Consiglio e ministro del Bilancio e della programmazione
economica nel V Governo Andreotti (Palermo 1903 - Roma 1979).