Pittore russo. È considerato il principale
iniziatore dell'arte astratta. Indirizzato alle arti dal padre, nel 1892
conseguì la laurea in Giurisprudenza all'università di Mosca. Durante il periodo
universitario si dedicò allo studio del pianoforte e del violoncello; il
contatto con la musica si sarebbe rivelato fondamentale per la sua evoluzione
artistica come pittore. Due viaggi effettuati a Parigi gli permisero di
accostarsi alla pittura degli impressionisti, dei quali poté avere un'esauriente
panoramica, nel 1895, grazie all'allestimento a Mosca di una vasta rassegna
dedicata a loro. Nel 1896 si trasferì a Monaco, dove venne a contatto con le
principali avanguardie e frequentò l'Accademia sotto Franz von Stuck. Nel 1901
fondò la prima associazione di artisti monacensi ("Falange") e nel 1909
l'"Associazione degli artisti di Monaco". In compagnia di Gabriele Münter,
realizzò vari paesaggi di gusto espressionista. Nel 1910 avvenne la svolta
dall'Espressionismo verso una pittura totalmente astratta. Nel 1912 diede vita,
insieme ai pittori Franz Marc e Paul Klee, al "Der Blaue Reiter" (Il Cavaliere
Azzurro). Iniziò così il periodo più intenso della sua vita artistica; risalgono
a quegli anni le prime opere astratte, le molte Composizioni e
Improvvisazioni. Nel 1912 pubblicò il testo fondamentale della sua
concezione artistica, Della spiritualità nell'arte, in cui l'autore
affermò che la pittura deve essere simile alla musica, che i colori devono
sempre più assimilarsi ai suoni e che solamente una pittura astratta può dare
vita alla spiritualità. Nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale,
Kandinskij rientrò in Russia e, dopo la rivoluzione del 1917, ricoprì importanti
cariche pubbliche nel campo dell'arte: fu nominato professore dei Laboratori
artistici di Stato, creò l'Istituto per la cultura pittorica e fondò l'Accademia
di scienze artistiche. Nel 1921 ritornò in Germania (non avrebbe fatto più
ritorno in Russia) e, chiamato da Walter Gropius, insegnò al Bauhaus di Weimar.
L'insegnamento al Bauhaus fu una delle esperienze chiave nella vita
dell'artista. Kandinskij vi trascorse ininterrottamente il periodo dal 1922 al
1933, seguendo l'istituzione nei suoi vari spostamenti, da Weimar a Dessau, e da
Dessau a Berlino. Kandinskij comunicò ai suoi allievi un nuovo modo di osservare
e analizzare la realtà, facendo tabula rasa di tutte le metodologie
precedentemente seguite e stimolandoli nella formazione del giudizio di critica
e di autocritica. Nel 1925 Kandinskij fondò a Weimar il gruppo "Die Blaue Vier"
(I Quattro Azzurri) insieme a Klee, Feininger e Jawlenskij. Nel 1926 pubblicò
l'importante trattato Punto, linea, superficie, sottile analisi dei
processi di percezione degli elementi della pittura astratta, testo fondamentale
sul piano pedagogico. In seguito alla chiusura del Bauhaus all'avvento del
Nazismo (1933), Kandinskij si rifugiò nella sua dimora a Neuilly-sur-Seine, in
Francia. Molte sue opere, presenti nei musei tedeschi, furono sequestrate.
Nell'ultima fase il suo astrattismo conobbe una svolta decisa: le sue tele
assunsero un ordine più preciso, in contrapposizione alle figure informi,
mischiate senza alcun ordine geometrico, che caratterizzavano i primi lavori.
Della sua produzione citiamo: Il paesaggio con macchie rosse (1913),
Mosca I (1916), L'uccello di fuoco (1916), la serie Piccoli
mondi (1922), Molle durezza (1927), Linea angolare (1930),
Movimento 1 (1935), Tre alleati (1936), Verso il blu
(1939), Senza titolo (1940), Legame verde (1943), Figura
bianca (1943), Slancio moderato (1944) (Mosca 1866 -
Neuilly-sur-Seine 1944).