HESSE, HERMANN

Romanziere tedesco naturalizzato svizzero. Proveniente da una famiglia permeata da un singolare impasto di culture (suo padre, missionario tedesco, era nato in Estonia e sua madre, figlia di padre tedesco e madre svizzero-francese, era nata in India), Hesse maturò fin da giovane una forte attrazione per il mondo orientale. Nel 1883 si trasferì a Basilea con la sua famiglia. Ricevuta una severa educazione pietistica, Hesse venne destinato allo studio della teologia. Frequentò la scuola di latino di Göppingen e il seminario evangelico di Maulbronn ma, insofferente di ogni disciplina, abbandonò gli studi ed esercitò i mestieri di meccanico e libraio. Affascinato fin dall'infanzia dalla storia dell'arte, dalla filosofia e dalle lingue, si formò una notevole cultura da autodidatta, cimentandosi nel frattempo nei primi tentativi letterari. Nel 1898 uscirono i suoi primi libri, le raccolte di poesie Canti romantici e Un'ora dopo mezzanotte. Dopo aver compiuto un viaggio in Italia, nel 1902 pubblicò il romanzo Peter Camenzind, che riscosse un grande successo, i cui proventi gli consentirono di dedicarsi esclusivamente alla letteratura. Nel 1904 si sposò con Maria Bernoulli e si stabilì a vivere sul Lago di Costanza. Nello stesso periodo iniziò la collaborazione con alcune riviste e pubblicò, tra l'altro, i racconti Sotto la ruota (1906), Vicini (1908) e Gertrude (1910). Nel 1911 effettuò un viaggio in India e fu profondamente influenzato dalla spiritualità orientale, sulla quale il nonno materno, indianista di fama, aveva lasciato numerosi studi. Trasferitosi in Svizzera, alla periferia di Berna, allo scoppio della prima guerra mondiale dichiarò il proprio pacifismo e si dedicò all’assistenza dei prigionieri di guerra germanici. Colto da una grave crisi di nervi, dovette ricorrere alla psicanalisi (fu paziente di Carl Jung). Nel 1919 si separò dalla moglie, scrisse il romanzo Demian, sul tema del dualismo simbolico fra il personaggio onirico Demian e l'individuo reale Sinclair, e si trasferì a Montagnola, nel Ticino. Qui iniziò a dedicare una buona parte del suo tempo lavorativo alla pittura: realizzò centinaia di acquerelli, pubblicò libri con illustrazioni di sua mano e organizzò mostre in gallerie e musei. Nel 1922 diede alle stampe Siddharta, in cui è anticipato il tema della fusione fra Oriente e Occidente che avrebbe caratterizzato il suo capolavoro, Il gioco delle perle di vetro. Nel 1921 assunse la cittadinanza svizzera e nel 1924 si sposò per la seconda volta, con la cantante Ruth Wenger. Nel 1927 Hesse diede alla luce Il lupo della steppa, in cui la duplice natura interiore del protagonista, umana e animale, è simbolo del conflitto fra individualità ribelle e convenzioni borghesi, tema ripreso in Narciso e Boccadoro (1930). Nel 1932, contratto il terzo matrimonio (con Ninon Ausländer), riprese nel racconto Il pellegrinaggio in Oriente la tematica dell'Oriente visto come giovinezza dell'anima. Nel 1943, dopo dieci anni dall'inizio della stesura, venne pubblicato Il gioco delle perle di vetro. Anche in questa opera, che incontrò l'incondizionata ammirazione di Thomas Mann, lo scrittore ironizzò sul mondo occidentale, propugnando l'ideale di una civiltà superiore, frutto della collaborazione di tutti gli intellettuali. Nel 1946 ricevette il premio Goethe e il premio Nobel per la letteratura e nel 1955 il premio della pace, assegnato dall'associazione dei librai tedeschi. Hesse continuò a scrivere fino alla morte, lasciando manoscritte le sue ultime fatiche. L'opera di Hesse esprime il rifiuto di una società moderna troppo tecnicizzata e il desiderio di recuperare una nuova e più profonda spiritualità. Nel 1997 venne costituito a Montagnola il Museo Hermann Hesse, che conserva preziose testimonianze degli ultimi 50 anni di vita del poeta e pittore (Calw, Württemberg 1877 - Montagnola, Lugano 1962).

 

 

eXTReMe Tracker

Shiny Stat

free counters