Colonnello e uomo politico libico. Frequentata la
scuola islamica di Sirte (1956-61), nel 1968 si iscrisse all'Accademia militare
di Bengasi. Dopo un breve periodo di specializzazione in Gran Bretagna, fu
nominato capitano dell'esercito a soli 27 anni. Insoddisfatto del governo
guidato dal re Idris I perché giudicato di tendenze filo-occidentali,
nell'agosto 1968 attuò un colpo di Stato contro il sovrano, che portò alla
proclamazione della Repubblica (1° settembre 1969). Gheddafi, nominato
colonnello, assunse la carica di presidente del Consiglio. Fervente
nazionalista, fondò la rivoluzione libica sull'arabizzazione e sul ritorno ai
valori dell'Islam: impose l'evacuazione dalla Libia delle basi anglo-americane,
l'espulsione della comunità italiana e la nazionalizzazione delle risorse
petrolifere, fallendo però nel tentativo politico di realizzare l'unità araba
che propose, in tempi successivi, a Paesi come l'Egitto e la Tunisia. A causa
della sua linea politica, apertamente ostile agli Stati Uniti e a Israele, e del
suo atteggiamento oltranzista, fu spesso indicato come sostenitore di gruppi
terroristici internazionali, molti dei quali trovarono in Libia un asilo
ospitale. Alleato delle frange palestinesi più radicali, fu coinvolto in manovre
destabilizzanti ai danni dei regimi arabi moderati e intervenne nella guerra
civile del Ciad tentando di annettere alla Libia la ricca regione di Aozu.
Accusato dagli Stati Uniti di essere il mandante degli attentati terroristici
agli aeroporti di Roma e di Vienna (1985), scatenò la dura reazione di Unione
europea e Stati Uniti, che imposero pesanti sanzioni economiche alla Libia, che
sarebbero state in vigore per ben 18 anni, dal 1986 al 2004. Il bombardamento
americano su Tripoli (1986) indusse Gheddafi a una maggiore moderazione che,
concretizzatasi nel ritiro dal Ciad nel 1987, non fece comunque cessare
l'ostilità occidentale nei suoi confronti, alimentata dalla strage aerea di
Lockerbie (1988), della quale il leader libico fu considerato responsabile.
Sospettato di appoggiare il terrorismo internazionale, Gheddafi provocò un
irrigidimento nelle posizioni degli USA e, soprattutto, dell'ONU, il cui
Consiglio di sicurezza impose l'embargo contro la Libia (1992). Dalla fine degli
anni Novanta Gheddafi ammorbidì le sue posizioni, rinunciando ad alimentare
l'eversione e a produrre armi di distruzione di massa, al fine di far uscire la
Libia dall'isolamento a cui era stata relegata dalla comunità internazionale (n.
Sirte, Misurata 1942).