Corridore ciclista italiano. Nato in una numerosa
famiglia (aveva 16 fratelli), si appassionò fin da giovane alla bicicletta.
Formidabile da dilettante, nel 1924 da Nizza, dove si era trasferito con il
fratello per svolgere il mestiere di stuccatore, tornò in Italia per partecipare
alla sua prima gara importante, il Giro di Lombardia, in cui giunse quarto. Il
risultato avrebbe potuto essere migliore se Binda non avesse compiuto il
tragitto da Nizza a Milano in bicicletta! Il buon piazzamento nel Giro di
Lombardia valse ad Alfredo l'ingaggio da parte della Legnano, la squadra con cui
rimase per tutta la carriera. Al suo primo anno da professionista (1925), Binda
vinse il Campionato italiano, il Giro del Veneto, il Giro di Lombardia e il Giro
d'Italia. Nel 1926 bissò il successo nel Giro di Lombardia, che avrebbe
conquistato anche nel 1927 e nel 1931, mentre nel 1927 vinse nuovamente la corsa
rosa, conquistando ben 12 tappe su 15. Dopo il ritiro di Girardengo, il dominio
di Binda si fece ancora più netto. Affermatosi ancora nei Giri d'Italia del 1928
e del 1929, nel 1930 gli organizzatori gli offrirono 22.500 lire (la stessa
somma riservata al vincitore) per non prendere parte alla corsa rosa, a cui
avrebbe tolto ogni interesse con la sua manifesta superiorità. Nonostante questo
episodio, il ciclista varesino si impose ancora nel Giro d'Italia del 1933,
portando a cinque i suoi successi complessivi, un record eguagliato nell'albo
d'oro solo da Fausto Coppi ed Eddy Merckx. Il primato che Binda detiene tuttora
è invece quello di vittorie nei Campionati mondiali, in cui si impose nel 1927,
1930 e 1932. L'unico rimpianto di una carriera straordinaria, impreziosita anche
da due affermazioni nella Milano-Sanremo (1929, 1931), è quello di non aver mai
vinto il Tour de France. Campione freddo e calcolatore, considerato il più
grande corridore italiano prima dell'avvento di Coppi, si ritirò nel 1936. Tra
il 1948 e il 1961 ricoprì l'incarico di commissario tecnico della squadra
nazionale dei ciclisti professionisti italiani (Cittiglio, Varese
1902-1986).
