Uomo politico israeliano. Di origine ebrea polacca,
conseguita la laurea in Diritto presso l'università di Varsavia, militò in
organizzazioni giovanili sioniste in Cecoslovacchia, Polonia e Lituania fino al
1939. Deportato in Siberia dalle autorità sovietiche durante la seconda guerra
mondiale, nel 1942 fu autorizzato a trasferirsi in Palestina, dove divenne
comandante (1943-48) dell'organizzazione terroristica Irgun Zvai Leumi. In
seguito alla fondazione dello Stato di Israele, trasformò l'Irgun in un partito
politico di destra nazionalista e filoreligioso (Herut), che si unì nel 1965 ai
liberali, dando vita al blocco Gahal. Eletto nel 1948 al Parlamento, guidò
l'opposizione ai Governi di centro-sinistra. Con la vittoria del partito di
destra Likud (1977), Begin fu nominato primo ministro, costruendo il proprio
successo sulle trattative dirette con il presidente egiziano Sadat, culminate
nel trattato di Camp David, che gli valse il premio Nobel per la pace (1978). La
linea dura di Begin si esplicò nell'occupazione temporanea del Libano
meridionale (1978), nella creazione di insediamenti ebraici nei territori arabi
occupati e nel rifiuto di trattative con l'OLP. Indebolito nel prestigio dalle
polemiche seguite alla nuova invasione del Libano (1982), rassegnò le dimissioni
da premier nel 1983 (Brest-Litovsk 1913 - Tel Aviv 1992).