Allenatore e calciatore italiano. Dopo aver giocato in B
nella Pro Gorizia, nel 1949 esordì nella massima serie con l'Inter, dove si
distinse come ruvido centromediano. Dopo tre stagioni al Catania (serie B), nel
1954 si trasferì al Torino, con cui rimase, salvo un breve ritorno all'Inter nel
1956, fino alla conclusione della carriera agonistica (1964). Nella società
granata ebbe inizio il curriculum tecnico di Bearzot, che dapprima rivestì
l'incarico di preparatore dei portieri e quindi di allenatore in seconda. Dopo
una breve esperienza al Prato, in serie C, gli fu affidata dalla Federazione la
panchina della Nazionale under 23. Allenatore in seconda con Ferruccio
Valcareggi ai Mondiali del Messico (1970) e di Germania (1974), nel 1975 divenne
ct della Nazionale italiana. Italianista per cultura e vocazione, decise di
affidarsi al gruppo della Juventus (la squadra che all'epoca dominava il calcio
nostrano) per costruire una squadra che ai Mondiali del 1978 in Argentina
espresse il gioco più brillante del torneo, classificandosi al quarto posto. Nel
1982 il tecnico friulano riscattò la mancata qualificazione per gli Europei del
1980 guidando l'Italia al successo finale. Nel corso dei Campionati iberici, in
cui gli azzurri partirono in sordina e tra mille polemiche, il tecnico friulano
giocò un ruolo fondamentale non solo come preparatore tecnico, ma anche come
motivatore psicologico e parafulmine per polemiche e provocazioni che arrivavano
soprattutto dalla stampa. Nel 1986, dopo i fallimentari Mondiali del Messico, il
"Vecio" pose fine alla sua carriera di allenatore, con un bilancio di 51
vittorie, 28 pareggi e 25 sconfitte. Personaggio carismatico, umile,
professionista serio, umano ed equilibrato, fu da esempio a diversi allenatori,
tra cui Azeglio Vicini, suo diretto successore, Cesare Maldini, suo secondo nei
trionfali Mondiali spagnoli, Dino Zoff, il suo alter ego nella squadra, Marco
Tardelli e Claudio Gentile. Dal 2002 al 2005 tornò a ricoprire un ruolo nella
Federazione in qualità di presidente del settore tecnico della FIGC (n. Ajello,
Udine 1927).