ATTUALITÀ - LO SPORT - TENNIS

LE ORIGINI DEL GIOCO

Il tennis fu praticato fin dall'antichità classica nelle forme rudimentali dello sferistichè della Grecia e del ludus pilae cum palma della Gallia romana, due giochi nei quali si faceva rimbalzare una piccola palla colpendola con le mani, in un campo diviso a metà. Dall'antico gioco romano derivarono, in epoca rinascimentale, il jeu de paume, praticato in Francia, e la pallacorda, giocata invece in Italia. Anziché con il palmo nudo della mano, in epoca successiva si preferì schiaffeggiare la palla con una sorta di paletta di legno, poi sostituita dalla racchetta, il cui uso è attestato a partire dal XVI secolo da numerose illustrazioni che documentano il lento evolversi dell'attrezzo. Assai curiosa è l'origine del nome tennis che deriverebbe dall'antico francese tenetz ("prendete"), parola pronunciata dal giocatore per avvertire gli avversari che si era pronti a mettere in gioco la palla. Nel passaggio della Manica, dal suolo francese a quello inglese, la parola "tenetz" si sarebbe trasformata in tennis. L'invenzione del tennis moderno fu per molto tempo attribuita al maggiore inglese W.C. Wingfield, il cui merito fu invece quello di aver brevettato, nel 1873, un gioco già noto e praticato nei giardini inglesi, traendone vantaggi economici. D'altro canto già nel 1869 sei nobiluomini londinesi fondarono, nel quartiere situato nei pressi della stazione di Wimbledon, il club denominato All England Croquet Club, che, inizialmente riservato alla pratica del croquet, nel giro di breve tempo estese la sua attività anche al tennis, assumendo di conseguenza il nome di All England Croquet and Lawn Tennis. Il circolo, nel luglio 1877, organizzò i primi campionati di tennis. La codificazione del gioco, iniziata da Wingfield, fu definitivamente stabilita dalla Lawn Tennis Association, fondata nel 1888. Il tennis fece parte del programma olimpico dai Giochi di Atene del 1896 fino ai Giochi di Parigi del 1924, venendone estromesso dai Giochi di Amsterdam del 1928, a causa probabilmente della volontà da parte degli inglesi di proteggere il prestigio di Wimbledon, evitando una manifestazione che, seppur quadriennale, potesse essere considerata più importante. Lo sport venne ufficialmente reintrodotto nel programma olimpico a partire dai Giochi di Seul del 1988. Attualmente il tennis è gestito da due entità distinte: la FIT (Fédération Internationale de Tennis), affiliata al CIO, e l'ATP/WTA, le associazioni dei tennisti e delle tenniste professionisti, che rappresentano i giocatori e organizzano di fatto un circuito di tornei a livello internazionale. In Italia il tennis è rappresentato dalla FIT (Federazione Italiana Tennis).

REGOLE DEL GIOCO

Il tennis si gioca su un campo rettangolare il cui terreno può essere in terra battuta, erba, cemento o materiale sintetico, tra due giocatori o quattro giocatori. Si avranno così incontri di singolare (uno contro uno) e incontri di doppio (due contro due), sia maschili che femminili e, nel caso del doppio, anche misti. Il campo per gli incontri di singolare misura 23,77 m in lunghezza e 8,23 m in larghezza, mentre per gli incontri di doppio la larghezza, comprendendo i due corridoi, è di 10,97 m. A metà campo, perpendicolarmente al lato maggiore, è fissata una rete alta 1,06 m ai lati e 0,914 m al centro. Ciascuna metà del campo è suddivisa a sua volta da una linea tracciata sul terreno parallelamente alla linea di fondo e alla distanza di 5,49 m e 6,40 m rispettivamente dalla linea di fondo e dalla rete. Essa viene denominata linea di battuta. Tra i punti mediani di tali linee è tracciata la cosiddetta linea mediana. La pallina, di gomma cava rivestita di panno (feltro), ha un diametro di 6 cm e pesa circa 60 g. Il gioco consiste nel gettare la pallina nella metà campo dell'avversario, servendosi di una racchetta di forma ovale, con corde di nylon o budello tese entro un'armatura di speciali leghe metalliche. La palla va colpita al volo o dopo un solo rimbalzo sul terreno. Il gioco comincia con il colpo chiamato servizio, che deve essere effettuato ponendosi dietro la propria linea di fondo e spedendo la palla nel rettangolo di servizio diagonalmente opposto. Il battitore, nel caso sbagli il servizio, ha a disposizione un'altra battuta. Se la palla sfiora la rete (net), per poi cadere nella zona di servizio del campo avversario, il giocatore potrà ripetere il colpo. Dopo che la palla, al primo o al secondo tentativo, è rimbalzata sul campo di battuta, l'avversario la rimanda oltre la rete: da questo momento la palla può, nei successivi colpi, toccare l'intero campo e anche la rete, purché poi ricada al di là della rete stessa. Si compie fallo mancando il rinvio o buttando la palla fuori campo o contro la rete: in tutti questi casi l'avversario guadagna dei punti, portandosi a 15 al primo fallo, 30 al secondo, 40 al terzo, e conquistando il game o gioco al quarto. Se i giocatori si trovano sul 40-40, il gioco prosegue con i vantaggi, finché uno dei giocatori riesce a realizzare due punti (vantaggi) consecutivi, attribuendosi così il game. Dopo ogni game aggiudicato, il gioco riprende con un servizio affidato al giocatore avversario. Vince una partita o set il giocatore (o la coppia, nel doppio) che per primo si aggiudica 6 giochi con almeno due di vantaggio sull'avversario o con il sistema del tie break, in base al quale i giocatori che si trovano sul 6 pari effettuano un game speciale per vincere il quale bisogna conquistare 7 punti con il vantaggio di due. Il tie break non si disputa nel quinto set dei Tornei dello Slam e in Coppa Davis, in cui vige la regola dei due game di scarto sull'avversario. Gli incontri di tennis possono essere disputati al meglio dei tre set o dei cinque; le gare femminili si tengono sempre al meglio dei tre. La partita è diretta da un giudice arbitro, che siede su un trespolo posto al di sopra del campo di gioco, allineato alla rete. Il giudice-arbitro è coadiuvato dai giudici di linea, cui spetta decidere se la palla è rimbalzata dentro oppure fuori del campo.

I COLPI FONDAMENTALI

I colpi fondamentali del tennis sono: il servizio, il diritto, il rovescio, la volée, lo smash. Il servizio, detto anche battuta, è il colpo con cui si dà inizio al gioco. Si effettua lanciando in aria con una mano la pallina che deve essere colpita con la racchetta mentre è in fase discendente. A partire dagli anni Novanta, con l'avvento di un tennis più atletico e potente e con la velocizzazione delle superfici e delle palline, associata all'evoluzione tecnica dei materiali di costruzione delle racchette, il servizio è diventato un'arma fondamentale del gioco, trasformandosi non di rado in colpo risolutivo. Quando il servizio non viene né respinto, né toccato con la racchetta dall'avversario il colpo viene denominato ace.
Il diritto e il rovescio sono i due colpi più usati. Il primo si effettua staccando il braccio dal corpo e richiudendo con gesto ampio a battere la pallina con la parte interna della racchetta. Il secondo si esegue incrociando il braccio rispetto al tronco e colpendo la pallina con la superficie esterna della racchetta. Il rovescio può essere eseguito impugnando la racchetta con una mano o con due. Il diritto e il rovecio presentano diverse variazioni, che si differenziano in base alla traiettoria impressa alla pallina: il colpo lungolinea segue la linea longitudinale del campo; l'incrociato taglia in senso diagonale il campo; il pallonetto, chiamato anche lob, è un tiro a parabola alta eseguito per scavalcare l'avversario che si è portato sotto rete; il drop shot, o palla corta, è un colpo che fa rimbalzare la pallina appena al di là della rete, costringendo l'avversario a una corsa in avanti. I diversi colpi in diritto e rovescio si differenziano inoltre in base all'impatto con cui la racchetta colpisce la pallina: abbiamo colpi in backspin, o taglio, in cui la pallina ruota in senso contrario alla direzione del colpo, e colpi in topspin, in cui alla pallina viene impressa una rotazione dal basso verso l'alto.
La volée è un colpo al volo effettuato prima che la palla rimbalzi a terra. Colpo assai spettacolare, viene effettuato di norma sotto rete.
Lo smash, o schiacciata, è un particolare tipo di volée, in cui la pallina viene colpita violentemente dall'alto verso il basso. Si usa solitamente a risposta di un pallonetto troppo corto.

GRANDI AVVENIMENTI

Campionati Internazionali d'Australia o Australian Open

I Campionati Internazionali d'Australia, giocati per la prima volta nel 1905, vennero originariamente disputati sui campi in erba di Kooyang, nella zona sud-est di Melbourne. Dal 1988 furono invece spostati al Rebound Ace di Flinders, poi Melbourne Park, dotato di campi in cemento. Il campo principale è intitolato a Rod Laver. Gli Australian Open si tengono annualmente a gennaio. In ambito maschile, il tennista che, a partire dall'era open (1968), detiene il record di vittorie (4) è Andre Agassi (1995, 2000, 2001, 2003), seguito (3) da Mats Wilander (1983, 1984, 1988). In ambito femminile, il record (4) appartiene a pari merito a Evonne Goolagong (1974, 1975, 1976, 1977), Monica Seles (1991, 1992, 1993, 1996) e Steffi Graf (1988, 1989, 1990, 1994).

Campionati Internazionali di Francia o Roland Garros

I Campionati Internazionali di Francia, istituiti nel 1891, fino al 1924 si svolsero in ambito nazionale e solo dal 1925 furono aperti alla competizione internazionale. Originariamente disputati su superfici in erba, dal 1928 furono spostati sui campi del circolo tennistico, costruito per la Coppa Davis di quell'anno, intitolato a Roland Garros, l'aviatore francese (1888-1918) che nel 1913 fu il primo uomo a trasvolare il Mediterraneo. Considerato un vero e proprio Campionato del Mondo della terra battuta, il Roland Garros si gioca annualmente da metà maggio ai primi di giugno. In ambito maschile, il tennista che, a partire dall'era open (1968), detiene il record di vittorie (6) è Bjorn Borg (1974, 1975, 1978, 1979, 1980, 1981), seguito (3) da Mats Wilander (1982, 1985, 1988), Ivan Lendl (1984, 1986, 1987) e Gustavo Kuerten (1997, 2000, 2001). In campo femminile il primato (7) appartiene a Chris Evert (1974, 1975, 1979, 1980, 1983, 1985, 1986), seguita (6) da Steffi Graf (1987, 1988, 1993, 1995, 1996, 1999).

Torneo Internazionale di Wimbledon

Il Torneo Internazionale di Wimbledon, l'unico Grande Slam che si gioca sull'erba, per vari aspetti intreccia la sua storia con quella del tennis moderno vero e proprio. Disputato per la prima volta all'All England Lawn Tennis and Croquet Club nel 1877, limitatamente alla gara del singolare maschile, dal 1884 fu esteso al singolare femminile. Fino al 1921 rimase in vigore il sistema del Challenge Round, in base al quale il vincitore dell'anno precedente attendeva che dalle eliminatorie venisse fuori lo sfidante. Il torneo fu trasferito nell'attuale sede, nei campi adiacenti Church Road, nel 1922. In ambito maschile, il tennista che, a partire dall'era open (1968), detiene il record di vittorie (7) è Pete Sampras (1993, 1994, 1995, 1997, 1998, 1999, 2000), seguito (5) da Bjorn Borg (1976, 1977, 1978, 1979, 1980). In campo femminile il primato (9) appartiene a Martina Navratilova (1978, 1979, 1982, 1983, 1984, 1985, 1986, 1987, 1990), seguita (7) da Steffi Graf (1988, 1989, 1991, 1992, 1993, 1995, 1996).

US Open

Gli US Open nacquero nel 1881 come Campionati degli Stati Uniti, disputati al Newport Casino di Rhode Island. Trasferiti nel 1915 a New York, sui campi in erba del West Side Tennis Club di Forest Hills, vi rimasero, salvo una parentesi di tre edizioni giocate a Filadelfia (1921-23), fino al 1977. Dal 1978 gli US Open furono disputati annualmente sui campi di cemento di Flushing Meadows, nel quartiere di Queen's, tra agosto e settembre. In ambito maschile, i tennisti che, a partire dall'era open (1968), detengono il record di vittorie (5) sono Jimmy Connors (1974, 1976, 1978, 1982, 1983) e Pete Sampras (1990, 1993, 1995, 1996, 2002), seguiti (4) da John McEnroe (1979, 1980, 1981, 1984). In campo femminile il primato (6) appartiene a Chris Evert (1975, 1976, 1977, 1978, 1980, 1982), seguita (5) da Steffi Graf (1988, 1989, 1993, 1995, 1996).

Coppa Davis/Fed Cup

La Coppa Davis è la massima competizione mondiale di tennis riservata alle rappresentative nazionali. Si disputa annualmente secondo la formula degli incontri a eliminazione diretta, comprendenti quattro partite di singolare e una di doppio. Ambitissimo il trofeo destinato alla squadra vincitrice, una coppa d'argento nota come "insalatiera" per la sua forma. La prima edizione della Davis si disputò nel 1900 e venne vinta dagli Stati Uniti. L'Italia conquistò la Coppa una sola volta, nel 1976, battendo nella finalissima il Cile. Artefici di quello storico successo furono Adriano Panatta, Corrado Barazzutti e Paolo Bertolucci.
Il corrispettivo femminile della Coppa Davis è la Fed Cup, denominata Federation Cup fino al 1995. È il più importante torneo di tennis per squadre nazionali femminili, disputato annualmente dal 1963.

GRANDI TENNISTI

Andre Agassi

Tennista statunitense. Impostosi all'attenzione internazionale nel 1990, quando vinse quattro tornei (tra cui quelli di Key Biscayne e Washington) e, soprattutto, il Masters, nel 1992 conquistò il suo primo Slam, grazie al trionfo sull'erba di Wimbledon. Dopo un periodo di risultati altalenanti, tornò alla ribalta nel 1994 con la vittoria negli US Open e nei tornei di Scottsdale, Toronto, Vienna e Parigi-Bercy. Nel 1995 conquistò l'Open d'Australia e, grazie ai successi in altri sei tornei (tra cui Key Biscayne e Cincinnati), raggiunse la vetta della classifica ATP, divenendo il numero 1 del ranking mondiale e confermandosi anche negli anni seguenti tra i migliori giocatori al mondo. Nel 1999 si aggiudicò due tornei dello Slam, il Roland Garros e lo US Open, oltre ai tornei di Honk Hong, Washington e Parigi-Bercy, tornando di nuovo in vetta alla classifica ATP. Nel 2000 vinse per la seconda volta l'Open d'Australia, ripetendosi nuovamente nel 2001 (anno contrassegnato dal matrimonio con l'ex tennista Steffi Graf), in cui Agassi si impose anche nei tornei di Indian Wells, Miami e Los Angeles. Tennista veloce, capace di esprimere un tennis basato sul ritmo asfissiante da fondo campo, con colpi molto anticipati e profondi, nel 2005 raggiunse la finale degli US Open, dove tuttavia fu battuto da Roger Federer. Nel 2006 decise di ritirarsi dall'agonismo (n. Las Vegas 1970).
André Agassi


Boris Becker

Tennista tedesco. Tennista dotato di un servizio formidabile e di una tecnica sopraffina, assurse agli onori delle cronache vincendo nel 1985, a soli 17 anni, il prestigioso torneo di Wimbledon, sfoderando un gioco acrobatico e votato al serve and volley. Nel 1986 si impose nuovamente sull'erba londinese, conquistando anche i tornei di Chicago, Sydney, Tokyo e Toronto. Nel 1988 si aggiudicò il Masters (in cui si sarebbe imposto per altre due volte nel 1992 e nel 1995), mentre l'anno seguente conquistò per la terza volta il torneo di Wimbledon e gli US Open. Trionfatore degli Open d'Australia nel 1991, si fregiò anche dell'oro olimpico a Barcellona nel 1992 in coppia con Michael Stich, della Coppa Davis nel 1993 e nuovamente degli Open d'Australia nel 1996. Nel 1999 si ritirò dall'attività agonistica (n. Heidelberg 1967).
Boris Becker


Bjorn Borg

Tennista svedese. Incontrastato protagonista del tennis mondiale per un decennio a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, si fece notare già nel 1971, quando si impose a Milano nel torneo dell'Avvenire. Entrato nel 1974 fra i primi cinque tennisti della classifica mondiale, aggiudicandosi gli Internazionali di Roma, diede inizio a una serie formidabile di successi, tra cui figurano 11 prove dello Slam. Nel corso della sua carriera il tennista svedese vinse infatti sei edizioni del Roland Garros (1974, 1975, 1978, 1979, 1980, 1981) e cinque edizioni consecutive di Wimbledon (dal 1976 al 1980). Nel palmares di Borg figurano anche due edizioni del Masters (1980, 1981) e la Coppa Davis conquistata nel 1975. Nel 1983 abbandonò il circuito del grande tennis per ripresentarsi nel 1991 al torneo di Montecarlo dove venne battuto in soli due set. Maestro di regolarità, fece scuola in Svezia (e non solo) usando per la prima volta il rovescio a due mani (tutti i tennisti svedesi venuti dopo di lui, ad eccezione di Edberg, che pure aveva cominciato a giocare il colpo con entrambe le mani, giocano questo fondamentale come Borg) e dimostrando come i duri allenamenti e una solidità psicologica fuori dal comune, anche in mancanza di un eccelso talento tennistico, permettano di arrivare a risultati eccezionali (n. Stoccolma 1956).

Jimmy Connors

Tennista statunitense. Atleta longevo, rimase sulla breccia per più di venti anni, collezionando oltre 140 titoli nel circuito, un primato tuttora imbattuto. Tra le vittorie più prestigiose, ottenute nei tornei dello Slam, ricordiamo i due titoli vinti a Wimbledon nel 1974 e nel 1982, i cinque vinti agli US Open nel 1974, 1976, 1978, 1982 e 1983 e il successo agli Open d'Australia nel 1974. Nel suo palmares figura anche un Masters conquistato nel 1978. L'unico torneo dello Slam in cui Jimbo, come venne affettuosamente soprannominato, non riuscì mai a imporsi fu il Roland Garros, dove non andò oltre le semifinali. In ogni caso i suoi trionfi gli consentirono di restare numero 1 del ranking mondiale per 263 settimane, di cui 160 (dal 1974 al 1978) consecutive. Tennista mancino, che sapeva imprimere un ritmo asfissiante da fondo campo, impiegando colpi piatti, molto anticipati e vicini alla riga di fondo, aveva il suo colpo migliore nella risposta di rovescio a due mani. I suoi limiti erano invece la discontinuità del diritto e un servizio poco esplosivo, cui sopperiva con un'eccezionale carica agonistica. Celeberrimi divennero i suoi siparietti polemici con arbitri, giudici di linea e spettatori. Si ritirò nel 1994 (n. Belleville, Illinois 1952).

Stefan Edberg

Tennista svedese. Considerato uno dei giocatori più forti della storia del tennis, esordì nel 1984 contro il connazionale Mats Wilander nella finale della Cuore Cup di Milano, vincendo con grande sicurezza. Dieci mesi più tardi, in coppia con Anders Jarryd conquistò l'incontro decisivo contro la coppia d'assi americana John McEnroe e Jimmy Connors, consegnando alla Svezia la Coppa Davis edizione 1985. Da allora per Edberg fu un crescendo di successi che lo portarono a essere il numero 1 mondiale per 72 settimane consecutive e lo consacrarono re del tennis spettacolo, basato più che sulla potenza dei colpi su servizio e volée e sulla fantasia. Edberg si fece amare dal pubblico e apprezzare dai colleghi non solo per le grandi lezioni di tennis che seppe offrire, ma anche per la sua estrema correttezza in campo, con arbitri e avversari, verso i quali dimostrò sempre un rispetto assoluto. Lasciò il tennis professionistico nel 1996, dopo aver disputato 1.075 incontri di singolare vincendone 806. Nel suo palmares figurano 41 titoli in singolare (22 sul cemento, 5 sull'erba, 3 sulla terra rossa, 11 indoor), 6 titoli del Grande Slam (Australian Open nel 1985 e nel 1987, Wimbledon nel 1988 e nel 1990, US Open nel 1991 e nel 1992) e il Masters del 1989. In carriera lo svedese si aggiudicò anche tre titoli del Grande Slam in doppio (Australian Open nel 1987 e nel 1996, US Open nel 1987), l'argento olimpico in singolare ai Giochi di Los Angeles nel 1984 e il bronzo in singolare e in doppio ai Giochi di Seul nel 1988. Edberg detiene pure il record di partecipazioni a prove del Grande Slam: dal 1984 al 1996 accumulò la bellezza di 54 partecipazioni consecutive! Inoltre dal 1985 al 1994 chiuse la stagione sempre nei primi 10 posti del ranking mondiale. L'addio ai campi di gioco avvenne proprio in Svezia, a Malmoe, dove si giocò la fase finale della Coppa Davis edizione 1996 (n. Vastervick 1966).

Christine Marie Evert

Tennista statunitense. Si impose all'attenzione internazionale nel 1970 quando, a soli 15 anni, batté in un torneo in North Carolina Margaret Smith Court, all'epoca numero 1 della classifica mondiale. Un anno dopo, a conferma delle sue straordinarie qualità, la Evert raggiunse la semifinale degli US Open. Da allora fu un crescendo: in venti anni di attività agonistica la tennista statunitense vinse 153 titoli del torneo professionistico, tra cui, oltre a cinque edizioni degli Internazionali d'Italia (1974, 1975, 1980, 1981, 1982), 18 prove dello Slam: 7 Roland Garros (1974, 1975, 1979, 1980, 1983, 1985, 1986), 6 US Open (1975, 1976, 1977, 1978, 1980, 1982), 3 Wimbledon (1974, 1976, 1981) e 2 Australian Open (1982, 1984). La Evert, per 17 anni tra le prime 10 tenniste del mondo, fu la numero 1 del tennis femminile nel 1975, 1976, 1977, 1980 e 1981. Vinse il Masters nel 1972, 1973, 1975 e 1977. Tennista dotata di una straordinaria solidità nei colpi da fondocampo, soprattutto nel rovescio (giocato a due mani), si ritirò nel 1989, cominciando poi l'avventura di telecronista. Epiche divennero le sue sfide con un'altra regina del tennis, Martina Navratilova (n. Fort Lauderdale, Florida 1954).
Chris Evert


Roger Federer

Tennista svizzero. Nato da madre sudafricana e padre svizzero, dopo aver dominato nella categoria juniores, nel 1998 fece il suo ingresso nel circuito ATP. Il primo risultato di rilievo arrivò nel 2001, quando al quarto turno di Wimbledon sconfisse Pete Sampras, ponendo fine al record dello statunitense di 31 vittorie consecutive sull'erba londinese. Il primo trionfo in un torneo dello Slam si verificò nel 2003, quando Federer batté Mark Philippoussis a Wimbledon. Nel 2004, raggiunta nel frattempo la vetta della classifica ATP, lo svizzero visse un'annata eccezionale: grazie alle vittorie agli Australian Open, a Wimbledon e agli US Open divenne infatti il primo tennista della storia a vincere quattro finali dello Slam su quattro disputate e il primo dal 1988 a fregiarsi di tre titoli dello Slam nell'arco di un anno. Al termine della stagione conquistò inoltre il suo secondo Masters dopo quello vinto nel 2003. Nel 2005, battuto in semifinale agli Australian Open da Marat Safin e al Roland Garros dall'astro nascente Rafael Nadal, si rifece a Wimbledon, dove si impose per la terza volta di fila, e agli US Open, dove ebbe la meglio su Andre Agassi. Al Masters, reduce da un infortunio, cedette in finale in modo piuttosto rocambolesco all'argentino David Nalbandian. Nel 2006 vinse tre delle quattro prove dello Slam (Australian Open, Wimbledon, US Open), perdendo solo la finale del Roland Garros, in cui venne sconfitto da Rafael Nadal, e si impose per la terza volta al Masters. Interprete di un tennis tecnicamente ineccepibile e completo, in cui emergono per bellezza ed efficacia il diritto e la volée, Federer dimostra la stoffa dell'autentico fuoriclasse anche nella capacità di scegliere sempre il colpo migliore e di giocare al meglio i punti fondamentali della partita (n. Basilea 1981).

Steffi Graf

Tennista tedesca. Tra le tenniste più forti e complete di tutti i tempi, nel 1988 riuscì a centrare il Grande Slam, vincendo tutti e quattro i più prestigiosi tornei del mondo (Australia, Francia, Stati Uniti, Wimbledon), impresa riuscita, in campo femminile, solo alla Connolly e alla Smith Court. Il palmares della tennista tedesca comprende 4 Open d'Australia (1988, 1989, 1990, 1994), 6 Roland Garros (1987, 1988, 1993, 1995, 1996, 1999), 7 Wimbledon (1988, 1989, 1991, 1992, 1993, 1995, 1996) e 5 US Open (1988, 1989, 1993, 1995, 1996), a cui vanno aggiunti 5 Masters (1987, 1989, 1993, 1995, 1996) e l'oro olimpico vinto ai Giochi di Seul del 1988. Tennista dalle qualità atletiche eccezionali, che tuttavia aveva il suo tallone d'Achille nella fragilità psicologica, era dotata di un diritto strepitoso (tirato spesso in modo anomalo, da sinistra verso destra), con cui sapeva imprimere accelerazioni formidabili da fondocampo, mentre soffriva sul proprio rovescio. Si ritirò dalle gare nel 1999 e nel 2001 si sposò con André Agassi (n. Bruhl 1969).
La tennista tedesca Steffi Graf


Justine Henin

Tennista belga. Entrata nel circuito professionistico nel 1999, vinse il suo primo torneo dello Slam nel 2003, quando al Roland Garros sconfisse la connazionale Kim Clijsters, battuta anche nella finale degli US Open dello stesso anno. Grazie agli ottimi risultati conseguiti, nell'ottobre 2003 divenne numero 1 della classifica WTA. Nel 2004 la belga iniziò alla grande, imponendosi nell'Australian Open. Tuttavia nel prosieguo della stagione fu condizionata da un'infezione virale, che non le impedì comunque di conquistare la medaglia d'oro nel torneo di singolare alle Olimpiadi di Atene. Tennista dotata di tecnica e intelligenza tattica, con cui spesso sopperì alle carenze atletiche, nel 2005 tornò alla piena attività (con un fisico più palestrato), imponendosi per la seconda volta sulla terra rossa del Roland Garros. La terza vittoria nel torneo francese arrivò nel 2006, anno in cui la Henin si aggiudicò anche il Masters, tornando a occupare la prima posizione della classifica WTA (n. Liegi 1982).

Martina Hingis

Tennista slovacca naturalizzata svizzera. Allenata dalla madre, iniziò a giocare da bambina, trasferendosi in Svizzera nel 1987. Nel 1993 vinse il primo grande appuntamento internazionale in Francia, scalando di anno in anno la classifica mondiale: dalla posizione 399 del marzo 1994 alla 20 del giugno 1995. Nel 1996 divenne la più giovane tennista ad aggiudicarsi un torneo internazionale (Wimbledon, doppio femminile). Il 1997 fu l'anno dell'esplosione di Martina, che conquistò ben tre prove dello Slam (Australian Open, Wimbledon, US Open) e batté un altro record di precocità, diventando la più giovane numero 1 del tennis mondiale. Dopo aver conquistato altri 2 Australian Open nel 1998 e nel 1999 e 2 Masters nel 1998 nel 2000, la tennista svizzera non riuscì più a imporsi in un torneo dello Slam e nel corso del 2001 dovette cedere il primo posto in classifica mondiale. Ritiratasi dalle scene nel febbraio 2003, a causa di cronici infortuni ai piedi e a un evidente calo di motivazioni, tornò a calcare i campi da tennis nel gennaio 2006 (n. Kosice, Slovacchia 1980).
Martina Hingis

Rod Laver

Tennista australiano. Tipico esponente del tennis australiano, impostato sul serve and volley, fu l'unico giocatore capace di vincere per due volte il Grande Slam nel 1962 e nel 1969. In carriera Laver conquistò complessivamente 11 tornei dello Slam: 3 Australian Open (1960, 1962, 1969), 2 Roland Garros (1962, 1969), 4 Wimbledon (1961, 1962, 1968, 1969) e 2 US Open (1962, 1969). Con la squadra australiana si impose per quattro volte in Coppa Davis (1950, 1951, 1952, 1953). Tennista mancino dotato di una tecnica cristallina e di una eccezionale rapidità e reattività, fu un giocatore dal talento tennistico unico, che si segnalava soprattutto per le sue volée spettacolari, per la profondità dei suoi colpi di volo e per le traiettorie mancine del suo servizio con un taglio slice che costringeva spesso l'avversario a rispondere in un angolo quasi fuori dal campo (n. Rockhampton, Queensland 1938).

Ivan Lendl

Tennista cecoslovacco. Dominatore del palcoscenico tennistico degli anni Ottanta, dopo essersi aggiudicato, da junior, l'Orange Bowl, il Torneo di Wimbledon e gli Internazionali di Francia e Italia, fece il suo ingresso nel professionismo nel 1980. Nel 1982 vinse il Masters, ripetendosi poi nel 1983, nel 1986 e nel 1987. In carriera conquistò complessivamente otto prove dello Slam: 2 Australian Open (1989, 1990), 3 Roland Garros (1984, 1986, 1987), 3 US Open (1985, 1986, 1987), ma non riuscì mai a imporsi sull'erba di Wimbledon, dove perse due finali, una da Boris Becker nel 1986 e l'altra da Pat Cash nel 1987. A questi successi vanno aggiunti la Coppa Davis 1980 e 94 titoli che il tennista cecoslovacco, diventato poi cittadino statunitense, collezionò nell'arco della sua carriera. Lendl è tuttora il detentore del primato di permanenza in vetta alla classifica mondiale: 270 settimane, di cui 157 consecutive. Esempio di perseveranza e abnegazione, era dotato di un diritto devastante, che preferiva giocare in maniera anomala (da sinistra verso destra) cercando il rovescio dell'avversario. Ottimo anche nel servizio e nel rovescio, eccelleva soprattutto nel passante lungolinea tirato in corsa. Il suo unico punto debole era il gioco a rete. Proverbiale la maniacale precisione di Ivan "il terribile", che non lasciava niente al caso. Ad esempio, aveva l'abitudine di cambiare racchetta a ogni cambio delle palle (dopo i primi sette games e poi dopo nove) e questo perché l'attrezzo avesse sempre la tensione delle corde ottimale. Si ritirò nel 1994 (n. Ostrava 1960).
Ivan Lendl


Amélie Mauresmo

Tennista francese. Originaria di una famiglia benestante, praticò tennis fin dall'età di 4 anni. Dopo aver vinto il Roland Garros junior (1996), nel 1998 passò al professionismo, distinguendosi in occasione degli Australian Open del 1999, quando batté l'allora numero 1 Lindsay Davenport, perdendo poi da Martina Hingis. Nel 2003 la Mauresmo ottenne il primo successo di prestigio della sua carriera vincendo con la Francia la Fed Cup. Argento alle Olimpiadi di Atene del 2004, nel settembre dello stesso anno raggiunse la vetta della graduatoria WTA, prima francese a riuscirci. Perseguitata dalla nomea di perdente di successo, Amelie si sbloccò nel 2005, quando vinse il Masters. Nel 2006 conquistò il suo primo torneo dello Slam, l'Australian Open, cui fece seguito la vittoria a Wimbledon. Giocatrice capace di coniugare tecnica e potenza, dotata di uno straordinario quanto raro (in campo femminile) rovescio a una sola mano, ha il suo punto debole in una certa fragilità psicologica (n. Saint-Germain-en-Laye 1979).

John McEnroe

Tennista statunitense. Nato in una base militare statunitense nell'ex Germania Ovest, crebbe a New York e frequentò la Stanford University, laureandosi campione NCAA nel 1978. Tutto il mondo si era però accorto dell'enorme talento di questo tennista già nel 1977, quando al torneo di Wimbledon, proveniente dalle qualificazioni, raggiunse le semifinali, inchinandosi solo a Jimmy Connors. Durante la sua carriera, contraddistinta da epiche rivalità con tennisti campioni del gioco da fondocampo (Connors, Borg, Lendl), meno spettacolare del serve and volley con cui Supermac o "The Genius" deliziava le platee, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta vinse complessivamente 83 titoli in singolare, tra cui spiccano sette prove dello Slam: 3 Wimbledon (1981, 1983, 1984) e 4 US Open (1979, 1980, 1981, 1984). McEnroe fu anche un formidabile doppista: quasi sempre in coppia con il connazionale Peter Fleming, conquistò 74 tornei di cui 8 dello Slam. Primo nella classifica di doppio per ben 257 settimane, in singolare collezionò 170 settimane da numero 1 del ranking mondiale tra il 1981 e il 1983. Nel suo palmares figurano anche tre vittorie al Masters (1979, 1984, 1985). Mancino, dotato di un talento e di una sensibilità della mano tali da controllare la palla anche giocando con incordature tese solo a 17-18 kg, è ricordato pure per i suoi attacchi isterici e le sue intemperanze contro arbitri, giudici di linea e spettatori. Il suo anno migliore fu il 1984, quando si aggiudicò 13 tornei (perdendo solo tre incontri in tutta la stagione), tra cui la finale di Wimbledon dove ridicolizzò un altro fuoriclasse, Connors, battuto 6-1, 6-1, 6-2. Famosa fu anche la sua finale di Wimbledon del 1980 contro Borg, durante la quale McEnroe si aggiudicò il quarto set al termine del tie-break più lungo della storia (36-34), dovendosi poi inchinare al quinto set, perso 8-6. Dopo il ritiro dall'attività agonistica, Supermac fu commentatore televisivo e, dal settembre 1999 all'aprile 2001, capitano della rappresentativa statunitense di Coppa Davis. Nel febbraio 2006 tornò a giocare nel circuito ATP in doppio, vincendo subito il torneo di San José in coppia con Jonas Bjorkman (n. Wiesbaden 1959).
John McEnroe


Rafael Nadal

Tennista spagnolo. Allenato dallo zio Toni, esordì tra i professionisti a 14 anni e 7 mesi. Dopo aver vinto qualche torneo future, nel 2004 venne convocato in Coppa Davis, che la Spagna riuscì a vincere grazie alla vittoria di Rafa sul più quotato Andy Roddick. Nel 2005 arrivò la definitiva consacrazione per Nadal, che conquistò 11 tornei, tra cui il Roland Garros, scalando la classifica ATP dalla 51a posizione fino alle spalle di Federer. Nel 2006 si impose per il secondo anno consecutivo sulla terra rossa francese battendo in finale il rivale svizzero. Tennista mancino (in realtà Rafa è un ambidestro) potente e grintoso, capace di colpi profondi e angolati e di difese impossibili, bravo a sopperire alle carenze tecniche con le sue indubbie doti atletiche, si pose come valido rivale di Federer, prediligendo tuttavia una superficie, la terra rossa, poco amata dallo svizzero (n. Manacor 1986).

Martina Navratilova

Tennista cecoslovacca naturalizzata statunitense. Mancina, nata a Praga, ma diventata cittadina statunitense nel 1981, nella sua ventennale carriera vinse 167 tornei del circuito femminile, tra cui 18 titoli dello Slam: 9 Wimbledon (1978, 1979, 1982-87, 1990), 5 US Open (1983-87), 3 Austrlian Open (1981, 1983, 1985) e 1 Roland Garros (1984). Nel suo palmares figurano anche sette successi nel Masters (1978, 1979, 1981, 1983-86). Martina giocò e vinse la Fed Cup prima con la squadra nazionale della Cecoslovacchia (1975) e quindi con gli Stati Uniti (1982, 1986, 1989), vantando nella competizione l'imbattibilità in singolare. Numero 1 del ranking mondiale per 331 settimane nel 1978, 1979 e dal 1982 al 1986, la Navratilova rivoluzionò il tennis femminile: dotata di qualità atletiche ed acrobatiche fuori dal comune, fin dagli esordi stupì giocando un serve and volley simile a quello dei colleghi maschi. A cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta Martina diede vita a un'avvincente rivalità con Chris Evert, con la quale ingaggiò sfide mitiche in cui si scontravano due modi di giocare e vivere il tennis: fatto di discese a rete e di emotività quello di Martina, fatto di colpi d'attacco da fondocampo, di freddezza e di controllo quello di Chris. Ritiratasi nel 1994, tornò a giocare tornei di doppio nel 2000. Nel 2003 vinse agli Australian Open e a Wimbledon nel doppio misto in coppia con Leander Paes, diventando la più vecchia vincitrice di un torneo dello Slam (46 anni e 8 mesi). L'anno successivo stabilì un altro record di longevità: con la vittoria in un incontro di singolare a Wimbledon, divenne la tennista più vecchia (47 anni e 8 mesi) a vincere un incontro di singolo in un torneo del circuito professionistico nell'era Open. Nel 2006, in coppia con il connazionale Bob Bryan, si impose nel torneo misto degli US Open, decidendo poi di dare l'addio definitivo al tennis giocato (n. Revnice, Praga 1956).

Adriano Panatta

Tennista italiano. Passato in prima categoria nel 1968, a soli 18 anni, vinse il suo primo titolo italiano (1970), superando Nicola Pietrangeli in finale al quinto set. Si aggiudicò poi lo stesso titolo per i cinque anni consecutivi. In Coppa Davis esordì nel 1970 e fece parte della formazione che conquistò l'insalatiera nel 1976. Nello stesso anno trionfò agli Internazionali di Francia e agli Internazionali d'Italia. Prima di abbandonare l'attività, nel 1980 vinse il titolo italiano del doppio in coppia col fratello Claudio. Dal 1984 al 1997 fu capitano della nazionale azzurra di Coppa Davis (n. Roma 1950).
Adriano Panatta


Nicola Pietrangeli

Tennista italiano. Considerato il giocatore più forte che il tennis italiano abbia mai avuto, nacque a Tunisi da padre italiano e madre russa. Romano d'adozione, in carriera vinse 2 Internazionali di Francia (1959, 1960), competizione in cui raggiunse la finale anche nel 1961 e nel 1964. Nel suo palmares figurano anche due successi agli Internazionali d'Italia (1957, 1961) e altrettanti nel torneo di Montecarlo (1967, 1968), oltre che sette titoli italiani. Pietrangeli venne soprannominato anche "Mister Davis" in quanto vanta il record, difficilmente battibile, di presenze in questa competizione: disputò 164 incontri tra singolare e doppio con 120 vittorie. In Davis fu anche il capitano della vittoriosa spedizione italiana a Santiago del Cile nel 1976. Tennista poco dedito all'allenamento e alla fatica, ma dalla straordinaria solidità atletica, era un incontrista dotato di grandi capacità acrobatiche e regolarità. Il suo colpo migliore era il passante. Leggendarie furono le sue battaglie sul campo contro un altro fuoriclasse del tempo, Manolo Santana (n. Tunisi 1933).
Nicola Pietrangeli


Pete Sampras

Tennista statunitense. Impostosi all'attenzione del pubblico nel 1988, la sua carriera agonistica fu costellata da una serie impressionante di successi che lo portarono a essere ininterrottamente il numero 1 del ranking mondiale dal 1993 al 1998. In carriera conquistò 13 vittorie in prove dello Slam: 2 Open d'Australia (1994, 1997), 7 Wimbledon (1993, 1994, 1995, 1997, 1998, 1999, 2000), 4 US Open (1990, 1993, 1995, 1996). Nel suo palmares figurano anche 5 Masters (1991, 1994, 1996, 1997, 1999) oltre a numerosi tornei minori ma assai prestigiosi, tra cui Key Biscayne (1993, 1994), Indian Wells (1994, 1995), Parigi-Bercy (1995, 1997). Tennista completo, elegante e nello stesso potente, mentalmente solido, non presentò punti deboli: dotato di un servizio fortissimo, aveva colpi efficaci sia da fondocampo che di volo. Sorprendentemente non vinse mai il Roland Garros (n. Washington 1971).
Pete Sampras


Monica Seles

Tennista jugoslava naturalizzata statunitense. Trasferitasi a 11 anni negli Stati Uniti insieme alla famiglia, prese la nazionalità statunitense e debuttò giovanissima come professionista, segnalandosi per il suo grande talento e la potenza del suo gioco. Impostasi come una delle più forti tenniste del circuito internazionale, nel giro di pochi anni divenne la numero 1 del ranking mondiale. Vincitrice di 4 Open d'Australia (1991, 1992, 1993, 1996), 3 Roland Garros (1990, 1991, 1992), 2 Open degli Stati Uniti (1991, 1992), si aggiudicò il Masters nel 1990, 1991 e 1992. Nel 1993 rimase vittima del gesto di un folle che la ferì alle spalle durante una pausa di gioco. Allontanatasi dalle competizioni per due anni, tornò sui campi di gioco nel 1995 dimostrando di avere ancora molto da dire pur non riuscendo a tornare agli spettacolari livelli raggiunti in precedenza. Tennista potente e aggressiva, predilesse i colpi da fondocampo tirati, nei tempi migliori, con una violenza inaudita e con una profondità millimetrica (n. Novi Sad, Serbia 1973).

Mats Wilander

Tennista svedese. Dopo una brillante carriera giovanile, nel 1981, a soli 17 anni, trionfò al Roland Garros, divenendo il più giovane vincitore della storia del Grande Slam. Entrato nell'élite del tennis mondiale, si impose negli Australian Open nel 1983 e nel 1984 e vinse di nuovo il Roland Garros nel 1985, trascinando la Svezia alla conquista della Coppa Davis nel 1984 e nel 1985. Il 1988 fu l'anno migliore per il tennista svedese, che sfiorò il Grande Slam vincendo i titoli dell'Australian Open, del Roland Garros e dell'US Open. Mancò invece la vittoria a Wimbledon, torneo difficilmente abbordabile per il tipo di gioco espresso dal tennista svedese. In seguito alla straordinaria performance, conquistò la vetta della classifica mondiale. Tuttavia da quel momento non riuscì più a ottenere risultati di rilievo e si ritirò dall'attività agonistica nel 1996. Wilander fu l'unico tennista della storia a essersi aggiudicato l'Australian Open sia sull'erba, sia sul cemento. Affermatosi sulla scena mondiale seguendo l'esempio del tenace bimane Borg, Wilander, dotato di una straordinaria tenuta atletica e mentale e di un'intelligenza tattica fuori dal comune, riusciva ad avere la meglio sugli avversari grazie alla sua straordinaria solidità psicologica e alla sua inscalfibile regolarità, che gli permisero di togliersi molte soddisfazioni soprattutto sulla terra battuta (n. Moheda 1964).

Serena Williams

Tennista statunitense. Sorella minore di Venus, entrò nel circuito professionistico nel 1997. Due anni più tardi arrivò la prima affermazione in un torneo dello Slam, gli US Open, che fece di Serena la seconda tennista di origine afroamericana a essersi aggiudicata il titolo statunitense dopo Althea Gibson nel 1958. Nello stesso anno Serena aveva conquistato il torneo di doppio insieme alla sorella, in coppia con la quale si sarebbe imposta anche a Wimbledon e alle Olimpiadi di Sydney nel 2000 e agli US Open del 2001. Nel 2002 sbaragliò la concorrenza e, grazie alla vittoria in tre dei quattro titoli dello Slam (Roland Garros, Wimbledon e US Open), si attestò in vetta alla classifica WTA. Nel 2003 continuò a mietere successi, conquistando gli Australian Open e Wimbledon. Il 2004 fu un'annata negativa per Serena, che, scossa da tragedie personali, non riuscì ad allenarsi con grande motivazione, preferendo distrarsi con la moda. Nel 2005 tornò al successo in una prova dello Slam battendo nella finale degli Australian Open Lindsay Davenport (n. Saginaw, Michigan 1981).

Venus Williams

Tennista statunitense. Atleta dotata di un fisico straordinario (186 cm) e di notevole determinazione, fu il fenomeno assoluto del tennis femminile di inizio millennio. Originaria di un poverissimo sobborgo di Los Angeles, Venus crebbe con la racchetta in mano. Divenuta professionista nel 1994, si impose all'attenzione mondiale per la potenza dei colpi e l'enorme massa muscolare. Approdata alle semifinali degli US Open nel 1997, dal 2000 collezionò una serie di incredibili successi. In quell'anno inanellò 32 vittorie consecutive, tra cui il successo sia nel singolare sia nel doppio (in coppia con la sorella minore Serena) alle Olimpiadi di Sydney, e vinse Wimbledon e US Open. Venus ripeté il trionfo sull'erba di Londra e sul cemento di Flushing Meadows anche nel 2001. Tennista dotata di un servizio formidabile, tra i più veloci del circuito femminile, e di un gioco aggressivo, a tutto campo, fatto di improvvise accelerazioni, nel 2002 perse le finali di Roland Garros e Wimbledon in entrambe le occasioni contro la sorella Serena. Tornò alla vittoria in un torneo dello Slam nel 2005, quando vinse sull'erba di Wimbledon (n. Lynwood, Los Angeles 1980).
Venus Williams


 

 

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