Canottieri italiani. Insieme con il
timoniere Giuseppe Di Capua i fratelli Abbagnale (Carmine: capovoga; Giuseppe:
secondo remo) formarono l'equipaggio del "due con" che dominò la scena mondiale
per oltre un decennio tra gli anni Ottanta e Novanta. Avvicinatisi al
canottaggio grazie allo zio allenatore Giuseppe La Mura, fecero coppia fissa a
partire dal 1980, dopo che Carmine aveva preso parte ai Mondiali del 1979 e alle
Olimpiadi di Mosca del 1980. La consacrazione arrivò nel 1984, quando gli
Abbagnale conquistarono la medaglia d'oro ai Giochi di Los Angeles, bissando il
risultato nel 1988 a Seul. Alle Olimpiadi di Barcellona del 1992 si dovettero
invece accontentare dell'argento. Eccezionali per determinazione e affiatamento,
nel loro palmares figurano anche 7 titoli mondiali (1981, 1982, 1985, 1987,
1989, 1990, 1991) e 5 titoli italiani (1981, 1982, 1983, 1984, 1985), oltre che
2 argenti iridati vinti nel 1986 e nel 1993. I fratelli partenopei in due
occasioni si aggiudicarono anche il primato nazionale nell'"otto con" (1981,
1984), con un equipaggio misto, e nel 1983, insieme a Verde e Nastro, si
imposero nel "quattro con". Nel 1994, a seguito di un grave infortunio, Giuseppe
decise di ritirarsi dal canottaggio agonistico, anche perché il "due con" aveva
subito dal 1993 l'esclusione dai Giochi olimpici. Ai Mondiali dello stesso anno
Carmine, in qualità di capovoga, gareggiò con Cascone (secondo remo) e il
timoniere Cirillo, insieme ai quali vinse l'argento nel "due con". Nel 1996
anche Carmine appese il remo al chiodo (Carmine: n. Pompei, Napoli 1962;
Giuseppe: n. Pompei, Napoli 1959).
