LA DIVINA COMMEDIA di Dante Alighieri (PURGATORIO) - CANTO XXXQuando il settentrïon del primo cielo, e la faccia del sol nascere ombrata, Ma Virgilio n'avea lasciati scemi «Guardaci ben! Ben son, ben son Beatrice. lo gel che m'era intorno al cor ristretto, Alcun tempo il sostenni col mio volto: NOTE AL CANTO XXX(1-12) Quando il settentrïon, ecc.: «Come si chiama settentrione il gruppo delle sette stelle dell'Orsa maggiore, che illuminano la parte settentrionale del nostro cielo, così il poeta chiama settentrione il gruppo de' sette accesi candelabri. Intendi: quando quella settemplice fiaccola del primo cielo (vale a dire dell'Empireo, onde scese), la quale mai non tramontò né risurse, né fu oscurata da altro velo che da quello della colpa, per la quale Adamo ed Eva furon cacciati dal paradiso terrestre, ecc.» (F.); e che faceva, ecc.: «Il qual settentrione lì in quel luogo insegnava a tutti quegli spiriti il cammino o il fermarsi, allo stesso modo che il settentrione più basso (cioè quello del nostro emisfero) lo insegna a qualunque nocchiero regola il timone della nave per venire a porto, ecc.» (F.); fermo s'affisse: si fermò; la gente verace: i ventiquattro seniori. V. canto preced., v. 83; a sua pace: al fine de' suoi desiderj; un di loro: Salomone; quasi da ciel messo: quasi inviato a nome di tutti; Veni, sponsa, ecc.: Nel Cantico de' Cantici, d'onde è tratto il passo, veni è veramente ripetuto tre volte: Verni de Libano, sponsa mea, veni de Libano, veni 13-21. al novissimo bando: «all'ultimo suono delle trombe»(13-21) All'ultima intimazione del giudizio universale, di ripigliare il proprio corpo; caverna: sepoltura; alleluiando: alzando in cantici di lode a Dio la nuova voce, rivestita insieme colle membra. Il Cesari: «Alleluiando la voce da lor rivestita; cioè cantando alleluia con la voce de' corpi da lor rivestiti. Pigliar la voce per organo vocale e parlante, ovvero per gola, non è tramutamento nè ardire nuovo nè strano al nostro poeta, al quale nelle metafore sue spesso basta la somiglianza delle cose, non solamente non piena, ma lontana, e assai piccola... Il verbo alleluiare è poi tutto dantesco. Egli disse al XII, 88 dell'Inf.: Tal si partì da cantare alleluia, ed adopera osannare, Par., XXVIII, 94: lo sentiva osannar di coro in coro». Altri: «alleviando, alleggerendo li corpi loro; imperocché risusciteranno con le doti della sottigliezza, della agilità, della impassibilità e della chiarezza» (B.); basterna: «carro guarnito» (F.). Il Bl.: «voce latina; propr.: lettiga a ruote»; ad vocem tanti senis; alla voce di un tanto vecchio, cioè di Salomone; ministri: Salmo 102: Angeli... ministri ejus; Tutti dicean: 'Benedictus qui venis!', ecc.: Tutti quegli Angeli dicevano: Benedetto tu, che vieni, e gettando fiori sopra e intorno al carro, soggiungevano: Spargete gigli a piene mani. «Benedictus, qui venis, la quale cosa fu detta a Cristo da' Judei, quando entrò in Gerusalemme in sull'asina (Matt., XXI, 9)» (B.). «Qui i santi lo cantano forse al grifone, simbolo di Gesù, o meglio, forse a Beatrice, che or ora apparirà (vv. 31-32)» (F.); fior gittando, ecc.: «di sopra al grifone et intorno, gittando fiori, come gittonno li Judei a Cristo li rami dell'ulivo e le palme per terra e li loro vestimenti sotto li piedi delli animali, et anco portavano in mano li rami e le palme» (B.); Manibus oh date, ecc.: Aen., VI, 884. (22-39) rosata: di roseo colore, pe' vapori sollevatisi per la sciolta rugiada; e l'altro ciel: il resto del cielo; di bel sereno adorno: «tutto sereno» (B.); e la faccia del sol: «la spera del sole» (B.); ombrata: «nubilosa» (B.); per temperanza di vapori: il Buti: «dei vapori umidi, che s'erano levati, e contemperavano lo lume eccessivo»; lunga fiata: lungo tempo. «Al sole così velato agguaglia la sua Beatrice col velo» (Ces.); che da le mani angeliche saliva: che dalle mani degli Angeli era gettata in alto ed intorno alla mistica donna; dentro e di fori: «dentro e attorno al carro» (F.). «Dalla parte d'entro e dalla parte di fuori era di fiori la detta nuvola» (B.); cinta: la testa; d'uliva: «d'una ghirlanda d'ulivo di sopra al bianco velo ch'ella avea in testa, e che andava in fin giù ai piedi» (B.); sotto verde manto: «sotto lo mantello verde, ch'avea sopra la gonnella, la quale finge che fosse vermiglia, di color fiamma viva, di colore rosso, com'è la fiamma viva, cioè accesa» (B.). Dante veste Beatrice dei colori della Vergine Maria. «Il proprio abito della Vergine è una tunica stretta, rossa, con lunghe maniche, e sopra un mantelletto azzurro. Negli antichi dipinti, i colori sono pallidi e delicati, ed ella è sempre velata» (Mrs. Jameson). «Quanto bella e gloriosa maestà! In mezzo al fioccar su e giù di quei fiori, ella si stava vestita di rosso come fiamma: sugli omeri un manto verde; dal capo le cadea candido velo dinanzi, sopravi una corona d'oliva» (Ces.); E lo spirito mio, ecc.: «Dice che lo spirito suo, non ostante che da tanto tempo (da dieci anni, cioè dalla sua morte) non avesse ricevuto lo scrollamento che lo solea far tremare e venir meno dello stupore a tanta bellezza, senza vedere degli occhi suoi più di quello che il velo gli concedea, per occulta virtù, che mosse da lei, si sentì ridestare le antiche fiamme» (Ces.); sanza de li occhi aver più conoscenza, ecc.: «per essere ella velata, non avea ravvisato chi quella donna si fosse, né egli avea potuto distinguere altro che il colore delle vestimenta di lei» (F.). (40-48) ne la vista: negli occhi. Altri: per la vista, al solo vedere
le forme della incognita donna; prima ch'io fuor di puerizia fosse: S'innamorò
di Beatrice a nove anni, e la puerizia dura fino ai quattordici; col rispitto:
«con quell'atto, ovvero riguardamento, tra affannato ed affettuoso, con che il
bambolo si volta alla madre nel suo pericolo» (Ces.); conosco i segni: Aen., IV,
23: Agnosco veteris vestigia flammae. (85-99) tra le vive travi: «tra li vivi abeti, de' quali poi, quando sono tagliati, se ne fa travi; mentre che sono ritti nella selva viveno di vita vegetabile» (B.). Travi per alberi è in Virg. e in Ovidio, Metam., VIII, 130: Sylva frequens trabibus. «Sulla cima crebbero quei magnifici pini, che diedero al distretto di Massa l'epiteto di Trabaria, da' travi che son di là tratti pei palazzi di Roma» (Denistoun in Lf.); per lo dosso d'Italia: «per lo monte Appennino, che è lo dosso e la schiena d'Italia» (B.). «Quasi spina dorsale d'Italia, si stende pel suo mezzo dall'Alpi a Reggio in Calabria» (T.); si congela: «si piglia insieme ed assodasi, come ghiaccia» (B.); soffiata: «percossa dal soffio» (F.). «Cacciata dal vento che più l'addensa» (Ces.); stretta: Ovidio: Ventis glacies adstricta. Altrove: «Stretta di neve» (Ces.); da li venti schiavi: «che vegnano dalla Schiavonia (rispetto all'Italia)» (B.). Venti boreali; in se stessa trapela: «trapassa dentro da sé et isdura quella che è indurata dentro e falla risolvere» (B.). «E' dipinto al vivo il gocciar che (la neve) fa dentro da sé, risolvendosi in acqua» (Ces.); pur che... spiri: purché mandi vento quella terra affricana, che talvolta perde l'ombra. «In alcune regioni dell'Africa, comprese fra i Tropici, i corpi nell'ora meridiana non gettano ombra» (F.). «Loca ascia, così grecamente detti da Plinio (II, 73), cioè senz'ombra: dove il sole, essendo a piombo sul capo, gitta l'ombra ne' piedi; cioè non disegna alcuna figura in terra, - sì che par, ecc.: sì che quello spirare o quel vento par simile al fuoco, che liquefà la candela» (F.); fui sanza lacrime e sospiri: «perch'io era congelato per la paura della divina iustizia» (B.); notan sempre: «cioè cantano: notare è nel canto seguitare le note, cioè li segni del canto, che si fanno nel libro del canto» (B.); de li eterni giri: «de' cieli, che girano sempiternalmente» (B.); ne le dolci tempre: «ne' dolci canti che feceno li Angiuli» (B.). Petr.: «Né mai in sì dolci o in sì soavi tempre Risonar seppi gli amorosi guai, ecc.»; compartire a me: avermi compassione. Somma: «Non diminuisce il gaudio degli Angeli per questo, che diconsi compatire ai mali nostri»; perché sì lo stempre?: «perché con coteste aspre riprensioni tu l'arrechi a disperazione, e rompi la sua costanzia?» (B.); lo gel: la paura; spirito e acqua fessi: «si convertitte in fiato et in lagrime, per la speranza che mi venne dalle parole angeliche» (B.); con angoscia: «con dolore della mente» (B.). 100-108) in su la detta coscia: «in su la coscia sinistra della Chiesa, che è la parte punitiva della iustizia» (B.). Vedi verso 61. «Latinamente fu adoperato coxa per l'angolo interno del confine del campo assegnato a sepolcro. Coscia del ponte, disse Giovanni Villani il fianco del medesimo che ponta contro alla terra» (Ces.); a le sustanze pie: agli Angeli pietosi di me. «Pietoso è chi ha compassione all'appenato» (B.); Voi vigilate, ecc.: voi vegliate nell'eterna luce così, ecc.; eterno die: Dies qui occasum nescit; notte: «oscurità d'ignoranza» (B.); sonno: «concupiscenzia dei diletti carnali e mondani» (B.); non fura: «non tolle latentemente» (B.); passo, ecc.: «Non perdete veruna cosa che in tempo avvegna, anco (anzi) le sapete tutte» (B.). Il Cesari: «Voi, per la conoscenza vostra sempre viva e attuosa, non avete bisogno di ammonimento di cosa che non sappiate; ché tutto vedete in Dio, e non ne perdete briciolo: il bisogno grande l'ha colui che piagne di là, acciocché, conosciuto suo errore, non pigli dolore eguale alla colpa»; è con più cura - che m'intenda colui, ecc.: è più che altro diretta a farmi intendere da colui che piange di là dal ruscello, ecc.; perché sia colpa e duol, ecc.: «perché risponda lo dolore e la contrizione alla colpa commessa» (B.). Petr.: «Gir di pari la pena col peccato». (109-117) per ovra de le rote magne: «per influsso delle sfere
celesti» (F.). «Queste spere con le sue rivoluzioni hanno a producere quaggiù,
come seconde cagioni, diversi effetti, secondo le coniunzioni delle stelle»
(B.). «Questo è l'oroscopo cioè l'affrontamento diverso delle stelle nell'ora
del nascere di ciascun uomo; il quale credeano produrre in lui non le libere
operazioni, ma il temperamento, l'indole ed ingegno o buoni o rei, secondo la
lor figura. V. Purg., XVI, 67 e segg.» (Ces.); ciascun seme: ciascun che nasce;
secondo le stelle, ecc.: secondo la costellazione che al momento della nascita
domina nel cielo; larghezza: «abbondanza di grazie divine concedute a lui» (B.);
che sì alti vapori, ecc.: le quali al loro scendere e piovere su di noi tengono
modi sì soprannaturali, che il nostro intelletto neppur si avvicina a
comprenderli; fu tal: «sì fatto e sì bene disposto» (B.); nova: giovanile;
virtualmente: «potenzialmente, secondo la sua buona disposizione dell'anima e
del corpo» (B.); ogni abito destro: virtuoso. «Ogni buona dottrina» (B.);
fatto... prova: «Far prova. Allignare e provenir bene, detto degli alberi, e
dicesi anche provare» (Ces.). Enciclopedia termini lemmi con iniziale a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Storia Antica dizionario lemmi a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Dizionario di Storia Moderna e Contemporanea a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w y z Dizionario di matematica iniziale: a b c d e f g i k l m n o p q r s t u v z |
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