DECAMERON di Giovanni Boccaccio - OTTAVA GIORNATA - INTRODUZIONE

Finisce la Settima giornata del Decameron: incomincia l'Ottava, nella quale, sotto il reggimento di Lauretta, si ragiona di quelle beffe che tutto il giorno o donna a uomo o uomo a donna o l'uno uomo all'altro si fanno.

Già nella sommità de' piú alti monti apparivano, la domenica mattina, i raggi della surgente luce e, ogni ombra partitasi, manifestamente le cose si conosceano, quando la reina levatasi con la sua compagnia primieramente alquanto su per le rugiadose erbette andarono, e poi in su la mezza terza una chiesetta lor vicina visitata, in quella il divino oficio ascoltarono. E a casa tornatisene, poi che con letizia e con festa ebber mangiato, cantarono e danzarono alquanto; e appresso, licenziati dalla reina, chi volle andare a riposarsi poté. Ma avendo il sol già passato il cerchio di meriggio, come alla reina piacque, al novellare usato tutti appresso la bella fontana a seder posti, per comandamento della reina cosí Neifile cominciò.

 

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