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ZOOLOGIA - GLI ARTROPODI

INTRODUZIONE

Costituiscono uno dei tipi più importanti del regno animale ed il più numeroso. Sono caratterizzati dal notevole sviluppo del sistema nervoso che in alcune classi può avere una struttura complessa e molto evoluta. Alcuni crostacei ed insetti, ad esempio, hanno un comportamento notevolmente complesso ed evoluto. A questo gruppo appartiene un numero incredibile di specie animali, molte delle quali di grandissima rilevanza. Tra le caratteristiche principali figura la presenza di uno scheletro esterno (esoscheletro), che forma una specie di corazza costituita da una sostanza dura detta "chitina", e di arti ben sviluppati, costituiti da più segmenti articolati fra loro. Questi ultimi si possono distinguere in: arti locomotori, arti del capo (sede di organi di senso), arti situati intorno alla bocca ed altri ancora, con funzioni diverse: sul capo sono poste delle antenne. Il corpo è metamerico (suddiviso in segmenti) come quello degli anellidi. Caratteristica peculiare di questi animali è che, a causa della presenza della corazza chitinosa, non sono in grado di svilupparsi come gli altri esseri viventi. Ogni tanto l'animale deve liberarsi di questa corazza e costruirsene rapidamente un'altra più grande. E' molto importante che il periodo in cui l'animale resta privo dell'esoscheletro sia breve, perché si tratta di un momento in cui esso è facile preda dei suoi nemici naturali. Fra gli artropodi viventi troviamo forme che popolano ogni ambiente: i crostacei, essenzialmente acquatici, gli insetti, i miriapodi che sono animali terrestri e gli aracnidi riscontrabili sia in terra sia in acqua. Alcuni insetti e miriapodi sono in grado di volare: gli ultimi comparsi sulla terra sono infatti gli insetti volatori mentre i più antichi erano piccoli animali che popolavano terreni umidi (insetti a carattere primitivo tuttora viventi sono gli scarafaggi). Degli artropodi si conoscono molte forme fossili e siamo in grado così, per ogni classe, di seguire l'evoluzione dalle specie remote a quelle odierne; è interessante vedere come le forme più antiche fossero più simili tra loro di quanto non lo siano gli animali attuali. Quelli erano infatti più affini agli antenati comuni, mentre le specie attuali si sono evolute secondo linee divergenti allontanandosi in questo modo le une alle altre. Gli Artropodi si dividono in 7 classi di cui 4 sono le più importanti: Crostacei - Miriapodi - Insetti - Aracnidi.

Un'aragosta

Esemplare di ragno "Meliophanus Kochi"

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I CROSTACEI

I crostacei sono per lo più acquatici e respirano attraverso le branchie. Il tegumento è molto resistente perché la chitina che lo costituisce è ricca di sali calcarei. Se il tegumento è trasparente, può essere di colore grigio o rosato; altrimenti può avere colorazioni molto brillanti nei toni rosso, bruno, giallo e blu. Comune è il fenomeno del mimetismo e dei cambiamenti nella colorazione in rapporto all'ambiente. Oltre alle appendici poste sul lato ventrale, segmenti che servono per la presa e per il movimento, i crostacei sono dotati anche di due paia di antenne poste sul capo. La loro funzione è quella di organi di senso. Sul capo sono posti anche un paio di occhi. I crostacei si sviluppano per metamorfosi e la loro tipica forma larvale è il "nauplius" (piccolo organismo con tre paia di appendici e un occhio mediano). Sono suddivisi in due sottoclassi: gli "entomostraci", poco evoluti e di piccole dimensioni, e i "malacostraci" di dimensioni maggiori e con un elevato grado di evoluzione morfologica. I crostacei sono, nella maggior parte dei casi, a sessi separati, anche se gli ermafroditi sono abbastanza numerosi. Animali in gran parte ovipari, talvolta possono essere ovovivipari o - anche se raramente - vivipari. I crostacei non solo comprendono un gran numero di specie, ma anche forme molto diverse tra loro sia nella struttura sia nel modo di vivere: vi sono piccoli crostacei che vivono lungo le rive, animali che prediligono fondi sabbiosi ed altri che preferiscono gli scogli; alcuni camminano ed altri nuotano, alcuni vivono in superficie, altri a notevole profondità; alcuni amano la solitudine, altri si riuniscono in branchi; vi sono vegetariani e carnivori; alcuni sono parassiti. Piccoli crostacei fanno parte del plancton e sono quindi molto importanti nel ciclo vitale degli ambienti acquatici. Fra gli entomostraci ricordiamo, con un solo grande occhio e antenne ramificate utili per il movimento, le dafnie, che costituiscono il nutrimento principale dei piccoli di molti pesci ed anfibi. I malacostraci hanno il corpo costituito da 19 segmenti tutti dotati di appendici tranne l'ultimo (telson) a forma di ventaglio che serve per la propulsione nel mezzo acquoso. I più grandi sono noti e molto apprezzati per le loro carni (aragoste). Le forme con l'addome allungato e con il telson simile a una grande pinna sono comuni in acqua dolce salata. Il corpo è diviso in tre parti: il capo, il torace e l'addome. I primi due sono riuniti sotto una robusta corazza in un'unica regione detta "cefalotorace". Tra i malacostraci ricordiamo il gambero marino comune nei nostri mari e dotato di grosse pinze (chele), potenti organi di presa e di difesa; la grancevola, il paguro, il granchio di fiume. Il più conosciuto rimane comunque l'aragosta, provvista di chele, che può raggiungere un peso di 6-8 kg.

Granchio di fiume (Potamon edule)

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ARAGOSTA

Tipo: Artropodi - Classe: Crostacei (malacostraci) E' un animale dotato di un corpo robusto e di forma allungata; il cefalotorace è ricoperto da un grosso scudo dorsale. Caratteristici sono le antenne e il rumore acuto che emette sfregando alcuni anelli dell'addome. Alla base della sua alimentazione vi sono ricci di mare, mitili e bivalvi in genere. Si muove con agilità mantenendosi sempre aderente al suolo. Nei momenti di pericolo l'aragosta flette la pinna codale sotto l'addome: l'acqua circostante viene in tal modo spinta sotto il corpo e l'animale compie un grande salto all'indietro. Ha comunque un solo nemico, il polpo, che dopo averla stretta coi suoi tentacoli la ferisce nel margine posteriore dello scudo. Dopo averla immobilizzata se ne ciba, lasciando vuoto l'involucro che la conteneva.

Un'aragosta, crostaceo molto comune nei nostri mari

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PAGURO

Tipo: Artropodi - Classe: Crostacei (malacostraci) Appartenente ai malacostraci, il paguro ha l'addome molle privo di un tegumento chitinizzato: per proteggerlo lo immette nella conchiglia vuota di qualche gasteropode che trascina con sé e dentro cui si ripara. Sulla conchiglia vivono di solito delle attinie: questa associazione è uno degli esempi più conosciuti di simbiosi.

Un paguro

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|             |          CLASSIFICAZIONE DEI CROSTACEI           |
+-------------+--------------------------------------------------|
|SOTTOCLASSE  |  ORDINE   | GENERE    |      HABITAT             |
|             |           | TIPICO    |                          |
+-------------+-----------+-----------+--------------------------|
|             |           |           |                          |
|Entomostraci | Cladoceri | Daphnia   | Acqua dolce, mare        |
|             | Fillopodi | Branchipus| Acqua dolce o sovrasalata|
|             | Copepodi  | Cyclops   | Acqua dolce, mare        |
|             | Ostracodi | Cypris    | Mare, acqua dolce        |
|             | Cirripedi | Balanus   | Mare                     |
|             |           |           |                          |
|Malacostraci | Isopodi   | Asellus   | Mare, acqua dolce, terra |
|             | Anfipodi  | Gammarus  | Mare, acqua              |
|             | Macruri   | Homarus   | Mare, acqua dolce        |
|             | Anomuri   | Pagurus   | Mare                     |
|             | Brachiuri | Carcinus  | Mare, acqua dolce        |
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SIMBIOSI

Tra le specie animali (e vegetali) possiamo trovare sorprendenti relazioni di dipendenza. Un tipo di relazione abbastanza singolare è nota con il nome di simbiosi. Il caso più tipico è quello del paguro Bernardo o Bernardo l'Eremita che vive in simbiosi con numerose attinie. Si può pensare che questa associazione comporti un mutuo vantaggio: il paguro ricoperto dalle attinie può meglio sottrarsi alla vista dei nemici mentre le attinie approfittano delle briciole dei pasti e della mobilità del loro ospite. Nei formicai e nei termitai vivono oltre ai legittimi proprietari altri insetti. In tutti questi casi e in altri ancora si parla di simbiosi mutualistica perché ambedue le specie traggono dei vantaggi dalla convivenza.

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I MIRIAPODI

Con il nome di miriapodi denominiamo varie forme di artropodi caratterizzate da un corpo diviso in numerosi segmenti pressoché uguali tra di loro, ciascuno dotato di uno o due paia di zampe. A differenza degli altri artropodi, in essi non sono riconoscibili parti distinte del corpo, essendo distinguibile solamente il capo. La testa reca un paio di antenne e organi boccali masticatori. La respirazione avviene per mezzo di trachee. Vivono nei luoghi umidi e bui, nella terra e tra i sassi e conducono vita notturna. Si dividono in due ordini: i "Diplopodi" e i "Chilopodi". Del primo ordine fanno parte i millepiedi (con un numero di zampe lontano comunque dal raggiungere il migliaio come il nome può far credere). La loro esistenza è strettamente legata al grado di umidità dell'ambiente. Di norma vivono negli strati superficiali del terreno, tra le foglie, nel muschio oppure sotto i sassi. Quando l'aria si fa più asciutta, si spostano alla ricerca di luoghi più umidi o scavando negli strati più profondi del terreno. Chilopodi sono invece i centopiedi che hanno un numero vario di segmenti, ognuno con un paio di zampe. Sono molto agili e veloci. I miriapodi hanno parecchi nemici, ma sono pur sempre in grado di difendersi: lo stratagemma più comune consiste nell'appallottolamento. Si avvolgono in modo tale che il capo sia nascosto e protetto, evitando così di offrire al nemico un qualsiasi punto d'attacco. Alcuni, invece, formano una spirale. Altri si difendono emettendo un secreto fortemente tossico (particolarmente pericoloso per gli occhi) dalle ghiandole cutanee. In questi animali è molto interessante il modo di camminare, anche se il numero piuttosto elevato di zampe non sembra molto consono alla deambulazione. Grazie comunque all'azione congiunta delle zampe, essi non solo si spostano, ma sono in grado, con un notevole sforzo in avanti, di aprirsi un passaggio in mezzo al terriccio. Le zampe si muovono rapidamente in avanti per poi spingersi all'indietro con un movimento più lento, ma potente. Questo avviene con ritmo ondulatorio; alcune specie sono poi così abili nell'arrampicarsi da rimanere perfettamente aderenti anche sulle superfici rocciose.

Un millepiedi

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I CORDATI

Rappresentano il tipo animale più complesso ed evoluto ed è piuttosto difficile descrivere le loro caratteristiche in quanto raggruppano gli animali più diversi. Da forme tubolari, come per esempio i tunicati, dotate di meccanismi vitali semplici si passa a forme sempre più complesse sino ad arrivare ai mammiferi. In comune si può dire che abbiano le seguenti caratteristiche fondamentali: la presenza della corda dorsale, la simmetria bilaterale del corpo e il fatto che la faringe è legata all'apparato respiratorio. Il sistema di riproduzione è vario, in quanto vi sono animali ovipari, ovovipari e vivipari. In base alla diversa collocazione della corda dorsale il tipo dei cordati si suddivide in tre sottotipi: Cefalocordati, Urocordati o Tunicati, Notocordati o Vertebrati. I Cefalocordati sono animali di piccole dimensioni privi di uno scheletro ma provvisti di una corda dorsale che percorre il corpo in tutta la sua lunghezza; sono privi di articolazioni e vivono nella sabbia o tra le pietre dei fondali marini. Sono diffusi in tutti i mari. Comprendono solo l'anfiosso, piccolo animale simile ad un pesciolino. I Tunicati hanno la corda dorsale, presente solo nello stadio larvale, posta nella regione caudale. Le specie, esclusivamente marine, popolano i mari caldi e sono caratterizzate dalla presenza di un resistente rivestimento di tunicina. Hanno due aperture, quella boccale e quella cloacale. Il cuore spinge alternativamente il sangue in due direzioni opposte. L'acqua di mare penetra nella cavità boccale, porta ossigeno e sostanze nutritive ed esce dalla cavità cloacale. Tra i Tunicati ricordiamo le ascidie, le salpe e le lanterne. Il terzo sottotipo è quello dei Vertebrati: sono animali con scheletro interno formato da un cranio, da un asse scheletrico costituito dalle vertebre che formano nel loro insieme la colonna vertebrale. Hanno un sistema nervoso centrale ed un sistema circolatorio chiuso. Questo significa che il sangue circola sempre entro i vasi e che il cuore occupa una posizione centrale. Il sangue è rosso per la presenza di corpuscoli ricchi di emoglobina. Si dividono in 6 classi: Ciclostomi - Pesci - Anfibi - Rettili - Uccelli - Mammiferi. I ciclostomi sono animali dal corpo allungato, privi di mascelle e con numerosi caratteri di primitività. Non sono dotati di arti e il corpo cilindriforme tende ad appiattirsi nella parte posteriore. La bocca è fornita di un labbro circolare; l'epidermide si presenta liscia e viscida in quanto priva di squame. Sono rappresentati in Italia dalla lampreda.

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