Gli Egizi

 

 

    

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Gli Egizi

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STORIA ANTICA - GLI EGIZI

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GENESI DI UN IMPERO

La prima tappa fondamentale, che segnò il passaggio dalla vita nomade a quella sedentaria, fu la scoperta dell'agricoltura e delle possibilità di sfruttare le risorse che la terra offre. Sino ad allora l'uomo si era dedicato attivamente alla caccia e, come testimonia la scoperta di un utensile a forma di falcetto risalente al IX millennio a.C., alla mietitura dei cereali. Oggi sappiamo che la nascita dell'agricoltura non fu un fatto puramente casuale ma il risultato di un lungo processo evolutivo.

Si formarono così le prime tribù di agricoltori che impararono a costruirsi delle vere case e ad allevare quegli animali che si dimostravano più docili e utili (capre, pecore, cani, vacche e in seguito anche i cavalli). Per meglio sfruttare le possibilità che l'agricoltura offriva, i nostri progenitori si stanziarono in territori che, per le caratteristiche morfologiche del terreno, meglio si addicevano ad uno sfruttamento intensivo.

Queste caratteristiche essi le trovarono nella zona del bacino Mediterraneo tra l'Africa e l'Asia minore e più precisamente nello spazio di terra compreso tra tre grandi fiumi: il Nilo, il Tigri e l'Eufrate.

Questa zona, che va dall'Egitto alla Mesopotamia attraverso il corridoio sirio-palestinese, viene chiamata dagli storici «la mezzaluna fertile»; proprio qui sorsero le prime grandi civiltà del passato: l'Impero Egiziano e quello Assiro-Babilonese.

Stabilire con certezza il periodo esatto in cui nacque la civiltà egizia ci è purtroppo impossibile, a causa del grande numero di reperti storici andati perduti sotto i cumuli di limo alluvionale del delta del Nilo.

Indicativamente si può stabilire nel 3400 a.C. la data della fondazione dello Stato del Basso Egitto. Infatti, proprio in quel periodo, gli abitanti della zona persero i connotati tribali e si organizzarono in un sistema del tutto simile a quello statale. In questo modo le tribù nilotiche impararono a vivere sotto l'autorità di un capo che aveva il compito di guidare e organizzare il lavoro di irrigazione dei campi, in modo da garantire il sostentamento necessario a tutta la comunità.

Per circa un millennio, i villaggi egiziani vissero in maniera autonoma sotto la guida dei rispettivi nomarchi (con questo termine venivano chiamati i capi-villaggio), finché, per motivi di interesse collettivo, decisero di stringere delle alleanze fra loro.

Nacquero così due Stati differenti: quello dell'Alto Egitto e quello del Basso Egitto.

Dopo alcune fasi alterne, durante le quali si scontrarono e si allearono più volte, nel 3200 a.C. i due regni dell'Alto e del Basso Egitto, che già possedevano in una certa misura una cultura omogenea, si fusero in una singola entità sotto la guida del re Narmer, detto anche Menes.

Questa unificazione fu sottolineata dalla fondazione, presso la linea di congiunzione dei due regni, di una nuova città che in breve tempo divenne la capitale dello Stato egiziano: Menfi.

Antico Egitto: l'antico e il nuovo regno

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L'ANTICO IMPERO

Era nato l'Impero Egiziano, detto Antico Impero, e con esso fece la sua comparsa la prima dinastia di sovrani detti faraoni (in tutto le dinastie che regnarono sull'Egitto furono 30, come furono 30 i secoli della durata dello Stato).

Dal momento dell'unificazione, i faraoni, che venivano adorati come figli del Sole e quindi di Dio, dovettero cingere due corone: una rossa e dall'estremità piatta, tipica del Basso Egitto e una bianca di forma conica, appartenente alla cultura dell'Alto Egitto.

L'Antico Impero fiorì per circa un millennio (fino al 2169 a.C. circa) e durante questo periodo fu governato da otto dinastie di faraoni. In questo millennio, l'arte egizia ebbe uno sviluppo straordinario: la lavorazione della pietra raggiunse un alto livello tecnico; fu introdotto l'impiego di seghe e utensili in rame di ottima fattura e incominciarono a sorgere i magnifici e immensi monumenti dedicati ai faraoni.

La religione egizia, basata sulla credenza in una vita eterna e sulla sopravvivenza delle spoglie mortali, spinse gli Egizi più ricchi e potenti, a cominciare dai faraoni, a farsi costruire delle tombe sempre più grandi e fastose.

Le piramidi, le famose tombe dei faraoni, avevano un importante significato religioso: un testo sacro affermava che con esse si innalzava per il faraone una scala, mediante la quale egli potesse salire in cielo.

Il primo faraone che si fece costruire una tomba a forma piramidale fu Zoser, appartenente alla terza dinastia; dopo di lui seguirono molti altri fra i quali Cheope, Chefren e Micherinos che fecero costruire delle piramidi tanto immense e complicate da dover obbligare migliaia di schiavi a lavorare per diversi anni, tanto da mettere in crisi le stesse finanze statali.

Ma non erano solo gli schiavi che dovevano partecipare alla realizzazione della tomba del faraone: nei mesi da luglio a ottobre, quando il terreno era inondato e non poteva essere coltivato, numerosi cittadini partecipavano allo svolgimento del lavoro. Era questo un indice di rispetto ed obbedienza nei confronti del faraone e della sua divinità.

Durante l'Antico Impero, le armate egiziane estesero l'influenza imperiale fino alla Libia, ad ovest, e sino all'Assiria, ad est, mentre proficui rapporti commerciali furono allacciati con i popoli stanziati sulle coste del Mar Mediterraneo e del Mar Rosso.

La disgregazione dello Stato unificato egizio ebbe inizio probabilmente a causa dei grandi proprietari terrieri e fu accelerata da immigrati e girovaghi asiatici che fondarono delle enclave territoriali, di fatto indipendenti, all'interno del Paese.

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DALLA MASTABA ALLE PIRAMIDI

Fra tutte le credenze egizie, quella che più di ogni altra colpisce l'attenzione è la straordinaria concezione della morte e la conseguente cura prestata alla cerimonia funebre.

Dopo la morte di un faraone infatti, la mortalità del monarca doveva essere vinta tramite la conservazione del suo corpo, per garantire il ritorno dell'anima dopo milioni e milioni di anni. La mummificazione artificiale infuse negli uomini la speranza dell'immortalità fisica e portò ad uno sfarzo straordinario nell'allestimento delle tombe, dando così origine a smisurate costruzioni destinate a sfidare i secoli.

Le tombe dei primi faraoni consistevano in bassi cumuli di sabbia dalla cima piatta, sostenuti da muri di mattoni e resi solidi da pietrisco. Poi vennero le piramidi (dal 2700 a.C.) concepite per riprodurre, in pietra, tali cumuli di sabbia. Con il passare dei secoli queste strutture subirono uno sviluppo incredibile sino ad arrivare all'enorme piramide di Cheope. Questo monumento si eleva sino ad un'altezza di quasi 150 metri e per la sua costruzione, oltre alla pietra calcarea liscia e bianca di Tura, impiegata per le pareti esterne, furono utilizzati oltre due milioni di blocchi di calcare locale.

Alcuni di essi pesano 220 tonnellate e vi sono monoliti di granito di 30 tonnellate, che con tutta probabilità furono trasportati a valle sfruttando la corrente del Nilo.

Per la realizzazione di questi monumenti era richiesto un gran numero di schiavi che, con il solo aiuto di mazze, rulli, leve, funi di fibra, scalpelli e cunei, dovevano allestire gli splendidi edifici tuttora perfettamente conservati.

Le piramidi di Giza, alle porte del Cairo

Ricostruzione virtuale della necropoli di El Giza

Immagini del Nilo e della piramide di Cheope

Immagini del Nilo e della piramide di Cheope (versione inglese)

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IL MEDIO IMPERO

Verso il 2050 a.C., fu ristabilita l'unità dello Stato ed ebbe così inizio il Secondo Periodo Aureo, durante il quale la capitale fu spostata da Menfi a Lisht. Tebe, città dell'Alto Egitto divenne il centro più ricco e potente del mondo antico. Là sorgeva il tempio al dio Ammone che, sotto il nome di Ammon-Ra, divenne la divinità più venerata dell'Egitto in quanto detentore di tutte le virtù e signore delle potenze del Sole (Ra).

Dopo un primo periodo di crisi e di decadenza dovuto soprattutto al dissesto delle finanze, l'Egitto tornò a vivere anni di pace e prosperità. Questo si verificò soprattutto durante il regno del faraone Amenemhet I che promosse lo sviluppo del commercio in particolare con l'Assiria e con Creta.

Seguì poi un periodo di circa un secolo in cui l'Egitto cadde sotto la dominazione asiatica. Gli invasori, gli Hyksos, erano un popolo nomade che con il tempo si era specializzato nell'arte della guerra. Nel secolo di permanenza sul territorio egizio, gli Hyksos svilupparono in misura notevole le attività commerciali del Paese, migliorarono la filatura e la tessitura, introdussero gli strumenti musicali e incoraggiarono la coltura dell'ulivo e del melograno.

Ma le modificazioni di maggior rilievo interessarono la tecnica di difesa: furono infatti introdotti nuovi tipi di spade e pugnali in bronzo e un potente arco composito.

In quel periodo, intorno al 1700 a.C., furono inoltre addomesticati i primi cavalli, utilizzati per il traino di carri da guerra e per la formazione dei primi gruppi di cavalleria.

A questo punto però, sotto la guida del faraone Ahmose, gli Egiziani riconquistarono la loro indipendenza e diedero vita al Nuovo Impero che si sarebbe protratto sino al IV secolo a.C.

Deir el-Bahri: volo virtuale sull'area del tempio funerario della regina Hatscepsut

Veduta della ricostruzione del tempio funerario della regina Hatscepsut sovrapposta all'immagine dello stato attuale dell'area

Volo virtuale sul villaggio "operaio" di Deir el-Medina sovrapposto allo stato attuale dell'area

Volo virtuale sul villaggio "operaio" a Deir el-Medina sovrapposto alla mappa attuale

Volo virtuale sull'isola di Phile

Volo virtuale sull'isola di Phile con avvicinamento al tempio di Iside

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IL NUOVO IMPERO

Durante questo periodo, il commercio conobbe un notevole sviluppo e il Paese si trovò ad essere il centro del mondo civilizzato, all'apice del potere politico e marittimo. Guidati dal faraone Tutmosis III, gli Egizi estesero i propri possedimenti sino alla Nubia (a sud), alla Siria e alla Palestina (a est).

Seguì poi, sotto il regno di Amenophis IV, un periodo di interludio, contrassegnato da un'eresia religiosa.

Amenophis IV si staccò infatti dai sacerdoti del Sole e stabilì che il culto statale dovesse essere rivolto non più a Ammone ma al dio Aton. Questa riforma non durò a lungo, perché alla morte del faraone i sacerdoti ristabilirono il culto antico e imposero al suo successore il nome di Tutankamon o Tutankamen, cioè «immagine di Ammone». La parentesi religiosa imposta da Amenophis IV, fece trascurare all'Egitto i delicati rapporti di politica internazionale tanto che, ben presto, fu costretto a subire una serie di invasioni nemiche.

Dopo essere stati sconfitti (nel famosissimo scontro di Kadesh) dagli Hittiti di re Mutavalli, con cui Ramsete II firmò un patto di pace ed alleanza, gli Egizi dovettero arrendersi alla dominazione degli Assiri (665-663 a.C.).

A partire dalla ventiseiesima dinastia la capitale venne spostata a Sais e l'Egitto, in quel periodo, riuscì a riscattarsi dalla dominazione assira e a riconquistare la Siria.

Ma nel 535 a.C. i Persiani sconfissero l'esercito del faraone Psammetico III e l'Egitto diventò una provincia dell'Impero Persiano. Nonostante le ripetute rivolte antipersiane, il popolo egizio non riconquistò più l'indipendenza: nel 333 a.C. l'Egitto cadde nelle mani di Alessandro di Macedonia e, dopo un lungo regno della dinastia macedone, con la battaglia di Azio (31 a.C.) diventò una provincia dell'Impero Romano, nonostante le speranze nutrite dall'ambiziosa e bellissima regina Cleopatra.

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PICCOLO LESSICO

AMMON-RA

Era il dio venerato dagli Egizi (il dio Sole) e ritenuto il padre del faraone. Ma la religione egizia, di natura politeista (cioè fedele a più di un dio), adorava anche altre figure minori: Iside e Osiride, protettori dei morti; Amenti, che rappresentava il male; Api, un bue nero con una macchia bianca a forma di triangolo sulla fronte, che rappresentava il Nilo; Set, il dio dell'oscurità; Anubi, con il corpo umano e la testa di sciacallo e molti altri di secondaria importanza.

ELIOPOLI

Città sorta nelle vicinanze del delta del Nilo. Seconda città sacra, inferiore solo a Tebe, e centro del culto del sole, è stata la sede dei primi studi sul movimento stellare e sul calendario. Gli astronomi di Eliopoli, tramite l'osservazione dei movimenti del sole di giorno e delle stelle di notte, formularono il primo calendario solare grazie al quale poterono prevedere i movimenti del fiume e delle sue piene.

GEROGLIFICI

Antica scrittura egiziana di tipo pittografico. Questa particolare scrittura è composta da circa 3.000 segni che rappresentano immagini schematizzate di oggetti reali con valore fonetico ed ideografico. La scrittura egiziana, in realtà appresa dai popoli asiatici della Mesopotamia, ebbe origine nel delta del Nilo dove, nell'antichità, il papiro cresceva con una tale abbondanza da diventare il simbolo della regione. Per la prima volta questo metodo di scrittura, fino ad allora incomprensibile, fu interpretato da Francesco Champollion nel 1822, che riuscì a decifrare una stele incisa con geroglifici, divenuta poi famosa come «la stele di Rosetta».

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MENFI

Antica città al confine tra l'Alto e il Basso Egitto, capitale dell'Antico Regno (2600-2200 a.C.). Di essa resta oggi la vastissima necropoli che fu archeologicamente suddivisa dagli studiosi da nord a sud nei settori di Abu Rawas, Ghizeh, Abu Sir, Saqqarah e Dahshur. Nella zona di Ghizeh sorsero le famose piramidi di Cheops, Chepren e Mikerinos circondate da una vasta zona di mastabe con una quasi sempre regolare disposizione planimetrica. In zona Abu Sir, invece, erano sorti i monumenti sepolcrali della V dinastia, ma il più notevole interesse lo riveste la necropoli di Saqqarah. Essa comprende una vasta area di mastabe nelle quali sono stati scoperti numerosi oggetti con i nomi incisi dei re della I dinastia, ed il grande complesso sepolcrale di Djoser, fondatore della III dinastia, costruito dal massimo architetto egizio Imhotep, il quale definì la struttura dei sepolcri faraonici della IV dinastia durata dal 2789 al 2715 a.C.

Sovrapposizione virtuale dello stato attuale della necropoli di Saqqara

Ricostruzione virtuale della necropoli di Saqqara

Ricostruzione della piramide di Djoser (o Zoser) a Saqqara

Veduta del recinto sacro della dea Hathor a Dendera con sovrapposizione virtuale dello stato attuale dell'area

Veduta della ricostruzione del villaggio e del tempio di Hathor, a Dendera, sovrapposta all'immagine dello stato attuale dell'area

MUMMIFICAZIONE

Tecnica di conservazione delle salme per evitarne la decomposizione. Consisteva nel liberare il corpo da tutte le parti molli: quindi, dopo averlo fatto essiccare al sole per circa 40 giorni, veniva unto con speciali balsami e avvolto in bende di lino in modo da creare una perfetta aderenza con la pelle.

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PAPIRO

Pianta appartenente alla famiglia delle ciperacee, largamente diffusa nelle vicinanze della foce del Nilo, che il popolo egizio utilizzava in svariati modi: per il consumo alimentare (il suo fusto veniva bollito o arrostito o masticato crudo), per la costruzione delle imbarcazioni, per fabbricare tessuti, copriletti, sandali, corde e stuoie. Ma la sua principale funzione era connessa alla scrittura: la pianta veniva tagliata in sottili lamelle che, unite fra loro ed essiccate al sole, davano origine ad un materiale leggero capace di assorbire perfettamente l'inchiostro.

PIRAMIDI

Sono le famose tombe dei faraoni. Le più note, per la particolare imponenza, sono quella di Cheope con un'altezza di 137 metri (in origine 146), quella di Chefren alta 143 metri e quella di Micerino di 66 metri.

TEBE

Antica città dell'Alto Egitto, situata presso le attuali Karnak e Luxor. Fu sede dell'XI dinastia che guidò la lotta contro gli Ittiti e unificò l'Egitto sotto il suo dominio. Capitale dell'impero nel periodo dell'espansione egiziana in Asia, fu detta da Omero «Tèbe dalle cento porte» per la sua grande estensione. Sulle sue rovine sorgono oggi Karnak, Luxor, Medinet, Habu ecc. La necropoli tebana si stende lungo il Nilo. Molto conosciute sono la Valle delle Regine e la Valle dei Re, nelle quali scavatori ed archeologi portarono alla luce tombe di alti funzionari, sacerdoti, e in particolare, tombe di re della XVIII dinastia. Famoso rimane il ritrovamento della tomba intatta di Tutankhamon. Nella zona pianeggiante, vicino al Nilo, si trovano i resti e le rovine maestose di templi e sfingi, in onore o per culto di re defunti.

Karnak: veduta tridimensionale del recinto sacro di Ammone

Karnak: ricostruzione del tempio di Ammone con sovrapposizione dello stato attuale dell'area

Karnak: volo virtuale con avvicinamento al recinto sacro di Ammone

Luxor: volo virtuale sull'area del recinto sacro di Ammone

Luxor: ricostruzione del tempio di Ammone e sovrapposizione dello stato attuale dell'area

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VASI CANOPI

I vasi canopi o canopici erano usati nell'Antico Egitto per conservare le viscere estratte dai corpi dei defunti durante la mummificazione e venivano posti nella camera sepolcrale della tomba accanto al sarcofago. Inizialmente erano dotati di coperchi molto semplici, poi con il Medio Regno iniziarono ad assumere forme più complicate. Dal periodo ramesside in poi furono decorati con le teste dei quattro "Figli di Horo", le cui teste sono quelle di un uomo, un falco, uno sciacallo e una scimmia. Sui vasi erano riportati testi che ponevano ciascuno di essi sotto la protezione di una dea.

Modello tridimensionale di vasi canopi

PERSONAGGI CELEBRI

AMENOPHIS IV

Figlio di Amenophis III, cui succedette al trono, regnando fino al 1347 a.C.. Assunse il soprannome di Ekhnaton per aver introdotto, perseguendo un'iniziativa già presa dal padre, una riforma religiosa tendente all'adorazione di un unico dio, il disco solare (Aton). Si proclamò sommo sacerdote del nuovo Dio, in onore del quale fece costruire una nuova capitale battezzata Akhenàton («Orizzonte di Aton»).

HOWARD CARTER E LORD GEORGE CARNARVON

Questi due studiosi inglesi hanno avuto il merito di scoprire, fra il 1917 e il 1922, la famosa «Valle dei Re», cioè la necropoli tebana che accoglie le più famose e belle tombe dei faraoni egizi. La scoperta dei due archeologi inglesi portò un eccezionale contributo allo sviluppo della conoscenza del popolo egizio. I molteplici tesori rinvenuti nelle tombe di Tutankamon, di Ramsete III, di Amenophis II e di Thutmosis III costituiscono le massime espressioni artistiche, in nostro possesso, dell'antichità più remota.

Howard Carter in particolare si distinse per la scoperta dell'entrata della tomba di Tutankamon dopo anni di tenaci ricerche. Nel febbraio 1923 riuscì finalmente nel suo intento e rinvenne una serie di favolosi tesori oggi custoditi nel Museo del Cairo.

La scoperta della tomba di Tutankamon

La scoperta della tomba di Tutankamon (english version)

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JEAN-FRANÇOIS CHAMPOLLION

Fu un famoso storiografo francese (1790-1832) a cui si deve la decifrazione degli enigmatici geroglifici egizi. Fu facilitato dal ritrovamento della stele di Rosetta, una lunga iscrizione rinvenuta a Rashid che conteneva un decreto in onore di re Tolomeo scritto in egiziano antico, moderno e in greco. Dopo il ritrovamento del 1799 Jean-François Champollion comprese che ad ogni singolo carattere geroglifico non corrispondeva una parola, ma un semplice valore fonetico. Il 27 settembre 1822 la scrittura geroglifica fu decifrata e, grazie al lavoro di Champollion, una lunga serie di iscrizioni poté essere tradotta.

RAMSETE II

Fu senza dubbio il più grande faraone egizio del Nuovo Impero. Vissuto intorno al 1200 a.C. regnò per oltre sessant'anni e vinse molti nemici in Asia e in Abissinia.

Amministrò saggiamente lo Stato e fece erigere splendidi monumenti fra cui i templi di Karnak e Luxor. A lui sono state dedicate parecchie statue commemorative di cui una, in granito nero, è conservata nel Museo Egizio di Torino.

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RIASSUNTO CRONOLOGICO

5500 a.C.: Inizio del periodo neolitico nella valle del Nilo.

3200 a.C.: Fondazione di due regni distinti nell'Alto e nel Basso Egitto.

3100 a.C.: Il faraone Narmer riunisce i due regni e fonda l'Antico Egitto

2650 a.C.: Costruzione delle grandi piramidi di Cheope, Chefren, Micerino.

2250-2100 a.C.: Crisi dell'Antico regno: le province e l'Alto Egitto si oppongono all'autorità dei faraoni.

2100 a.C.: Il principe tebano Mentuhopte II ristabilisce l'unità d'Egitto.

1780-1570 a.C.: Gli Hyksos, conquitano il Basso Egitto.

1570 a.C.: Ahmose fonda il Nuovo Impero Egizio.

1480-1448 a.C.: Sotto Tutmosi III l'Egitto si estende dall'Eufrate alla quarta cateratta.

1377-1358 a.C.: Amenofi IV tenta di imporre il culto di Aton (il disco solare) e prende il nome di Ekhnaton («amato da Aton»).

1352-1345 a.C.: Tutankhamon restaura le tradizioni religiose infrante da Amenofi IV.

1290 a.C.: Battaglia di Kadesh tra gli Egizi e gli Hittiti.

XII sec (prima metà) a.C.: Crisi del Nuovo regno. Il potere sempre più nelle mani dei sacerdoti, dei governatori, delle province, dei generali mercenari.

750-663 a.C.: La Nubia è stato indipendente retto da mercenari etiopi, che conquistano Tebe e fondano la XXV dinastia.

667-663 a.C.: Periodo di dominazione assira in Egitto

663-609 a.C.: Il governatore Psammetico I libera l'Egitto dagli assiri e fonda la XXVI dinastia.

404-341 a.C.: Rivolta antipersiana. Periodo d'indipendenza sotto la XXVIII-XXX dinastia.

341-332 a.C : Nuovo dominio persiano.

332 a.C. : L'Egitto cade nelle mani di Alessandro Magno, re dei Macedoni.

318 a.C.: Un ex generale di Alessandro diventa re d'Egitto col nome di Tolomeo I e fonda una nuova dinastia.

31 a.C.: Battaglia di Azio. Ottaviano vince la flotta egizia di Antonio e Cleopatra VII e conquista l'Egitto.

30 a.C.: L'Egitto diventa provincia romana.

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