PRESENTAZIONE
Il
Togo confina a Nord con il Burkina, a Est con il Benin, a Ovest con il Ghana e a
Sud si affaccia sull'Oceano Atlantico nel golfo di Guinea. Copre una superficie
di 56.785 kmq ed ha 4.512.000 abitanti con una densità media di 77
abitanti per kmq. La popolazione è costituita da numerosi gruppi etnici,
per lo più riferibili al ceppo sudanese, tra cui gli Ewe (44%), i
Kabré (27%), i Gourma (16%), i Tem (4%),. La lingua ufficiale è il
francese, ma gli abitanti parlano in prevalenza lingue e dialetti locali. La
popolazione pratica in prevalenza culti animistici (50%); vi sono inoltre
minoranze cattoliche (21%) e musulmane (15%). Già amministrazione
fiduciaria francese, il Togo, indipendente dal 1960, è una Repubblica
presidenziale. In base alla Costituzione approvata con il referendum del 1992,
il presidente, eletto a suffragio diretto con mandato di cinque anni, detiene il
potere esecutivo e nomina il primo ministro. Il potere legislativo spetta
all'Assemblea Nazionale composta da 81 membri eletti a suffragio diretto per
cinque anni. L'unità monetaria è il franco CFA. La capitale
è Lomé (450.000 ab.).
IL TERRITORIO
Il Togo comprende una
stretta striscia costiera, bassa, paludosa e orlata di lagune, che si estende
verso l'interno per 540 km. Il territorio si eleva fino a circa 1.000 metri
d'altezza per abbassarsi nella pianura del fiume Oti, ai confini con l'Alto
Volta. I corsi d'acqua principali sono il Mono, affluente del Volta, e l'Oti. Le
temperature sono piuttosto elevate e costanti con piogge più frequenti
nell'area meridionale.
Cartina di Togo
L'ECONOMIA
L'economia del Togo
è principalmente agricola. I prodotti destinati all'esportazione
comprendono caffè, cacao e cotone, mentre granoturco, manioca, riso,
miglio, mais e fagioli sono indirizzati al consumo interno. L'attività
industriale, di scarso rilievo benché in via di sviluppo, è
orientata verso la trasformazione dei prodotti agricoli. Per quanto riguarda le
risorse del sottosuolo, sono stati scoperti e sono attualmente in via di
sfruttamento alcuni giacimenti di fosfato.
CENNI STORICI
Centro della
civiltà agricola dei Kabre, il Togo fu soggetto alle incursioni dei
negrieri nei secc. XVI-XVII. Colonia tedesca dalla fine del XIX sec., allo
scoppio della prima guerra mondiale venne occupato da truppe anglo-francesi.
Conseguentemente alla sconfitta tedesca, nel 1919 il Togo venne posto sotto il
mandato della Società delle Nazioni e affidato parte alla Francia e parte
alla Gran Bretagna. Il gruppo etnico dominante Ewe, localizzato a Sud, venne
diviso in due entità coloniali, così che nella sezione francese si
trovarono a coesistere popolazioni di provenienza e cultura differenti, fatto
che rese la coabitazione piuttosto complessa. Il Togoland britannico venne
annesso alla Costa d'Oro (nel 1956 l’annessione venne ufficializzata con
un plebiscito), l'attuale Ghana, mentre il Togo francese conseguì
l'indipendenza il 27 aprile 1960. Al regime presidenziale di S. Olympio, fautore
di una riunificazione degli Ewe e assassinato nel 1963, seguì la lunga
dittatura del colonnello G. Eyadéma che richiamò in patria N.
Grunitzky, avversario di Olympio, nominandolo capo del Governo. Tuttavia nel
1967 Eyadéma fu autore di un nuovo golpe, tramite il quale raggiunse un
potere personale assoluto. Il dittatore sciolse tutti i partiti politici e
sospese la Costituzione, creando (1969) il partito unico del Rassemblement du
Peuple Togolais (RPT). Dalla metà degli anni Settanta egli lanciò
inoltre un programma di «africanizzazione» dello Stato, incoraggiando
la sostituzione di personale straniero e l’uso delle lingue indigene.
Costretto più volte ad appoggiarsi alla Francia per superare le rivolte
interne, il Togo preferì però non dimostrarsi troppo francofilo
per non urtare la sensibilità di altri Stati africani anglofoni come la
Nigeria e il Ghana, vicini spesso scomodi. Pertanto nel 1975 il Paese
partecipò alla fondazione della Comunità economica degli Stati
dell’Africa occidentale (ECOWAS), mentre sul fronte interno continuava il
predominio d’Eyadéma, rieletto alla presidenza come candidato unico
nel 1972, 1979 e 1986. Dal 1990 si ebbero numerosi scioperi e manifestazioni
popolari che indussero il presidente alla convocazione di una Conferenza
nazionale. Quest’ultima costrinse Eyadéma, sebbene avesse tentato
più volte di esautorarne i membri, a costituire un Governo di
unità nazionale e a dare al Togo una Costituzione multipartitica, entrata
in vigore nel 1993. Tuttavia grazie all’azione intimidatoria
dell’esercito, il presidente ottenne nuovamente la conferma popolare nelle
elezioni presidenziali dell’agosto 1993 e nelle successive del 1998.
Nonostante la vittoria di misura delle forze dell’opposizione nelle
consultazioni legislative del febbraio 1994, il maggior partito
d’opposizione, il Comité d’Action pour le Renoveau (CAR), non
entrò nel nuovo Governo, formato da una coalizione tra RPT e Union
Togolaise pour la Démocratie (UTD); il leader di quest’ultima, E.
Kodjo, venne designato primo ministro. Tuttavia nel 1996 il partito di
Eyadéma, sostenuto dall’esercito, costrinse quest’ultimo alle
dimissioni. Le elezioni legislative del 21 marzo 1999 vennero boicottate dai
partiti di opposizione, il CAR e l'UTD, lasciando al partito di Eyadéma
la maggioranza dei seggi del Parlamento. Il 10 marzo 2000 venne approvata la
nuova legge elettorale e successivamente le parti raggiunsero un accordo sulla
costituzione di una Commissione elettorale indipendente composta da venti
membri, dieci dei quali nominati dal Governo e dieci dall’opposizione.
Annunciate per l’ottobre 2001, le elezioni vennero nuovamente rinviate,
rafforzando le perplessità dell’opposizione circa le intenzioni di
Eyadéma di avviare un processo democratico. Intanto Eyadéma,
detentore della presidenza di turno dell’Oua (Organizzazione per
l’unità africana), annunciava che nel 2003 non si sarebbe
ricandidato alla presidenza come promesso nel 1998, dopo le ultime contestate
elezioni.
LA CAPITALE
Lomé
(450.000 ab.). Capitale del Togo e capoluogo della regione Marittima (6.395 kmq;
1.300.000 ab.), è situata sul golfo di Guinea. Possiede un porto ben
attrezzato ed è un importante centro commerciale ed amministrativo.
Esportazione di fosfati, cacao, cotone e caffè. Industrie alimentari e
chimiche.