Geografia Asia Territorio Economia Storia della Thailandia

 

 
    

trapaninfo.it

All together, we can do a better world.

World goes where we like and wish He goes. It's up to all of us.

trapaninfo.it

Geografia Asia Territorio Economia Storia della Thailandia

  

... trapaninfo.it

Geografia Asia Territorio Economia Storia della Thailandia Geografia Asia - Indice

-^

GEOGRAFIA - ASIA - THAILANDIA

PRESENTAZIONE

La Thailandia, posta nella parte centro-occidentale della penisola indocinese, confina a Nord-Est e a Est con il Laos, a Sud-Est con la Cambogia, a Sud con la Malaysia, a Ovest e a Nord-Ovest con la Birmania. Si affaccia a Sud al golfo del Siam e a Sud-Ovest al Mar delle Andamane. Si estende su una superficie di 513.116 kmq e ha una popolazione di 64.197.000 abitanti con una densità di 125 abitanti per kmq. Il gruppo etnico dominante è quello dei Thai, di discendenza sino-tibetano, che, giunti nel XI secolo, si sono sostituiti a poco a poco ai Khmer che abitavano queste zone fin dall'antichità. Il thai è la lingua nazionale; il 95% della popolazione professa il Buddhismo. La Thailandia è una Monarchia costituzionale a regime parlamentare. Secondo la nuova Costituzione, entrata in vigore nel 1997, il Primo ministro deve avere la fiducia del Parlamento; quest'ultimo è composto da una Camera dei Deputati (500 membri eletti ogni 4 anni) e un senato (200 membri eletti tra gli indipendenti). L'unità monetaria è il baht. La capitale è Bangkok (6.320.174 ab.).

-^

IL TERRITORIO

Il territorio thailandese è costituito prevalentemente da un'ampia pianura sedimentaria, movimentata nella zona centro-meridionale dall'altopiano del Korat. Rilievi minori sono presenti anche a Est sul confine con il Laos, mentre a Ovest si elevano i monti del Central Range, che superano i 2.000 m. La sezione settentrionale del Paese è coperta dall'altopiano di Shan. Il principale fiume è il Menam che nasce dai monti del Nord e sfocia nel golfo del Siam; vi sono poi i brevi fiumi delle pendici del Central Range e i corsi d'acqua della zona orientale, che segnano il confine laotiano e confluiscono nel Mekong. Il litorale, che si affaccia sul golfo del Siam, è basso e sabbioso. La Thailandia gode di un clima caldo umido con precipitazioni estive condizionate dalla presenza dei monsoni. Così la fascia della Malacca presenta un clima pressoché equatoriale con abbondanti piogge; umido è anche il bacino del Menan, mentre al Nord la regione delle montagne è decisamente più arida.

Cartina della Thailandia

Mercato galleggiante in Thailandia

Danza thailandese

Folklore thailandese

Visita ai templi della Thailandia

-^

L'ECONOMIA

L'economia del Paese è basata prevalentemente sull'agricoltura irrigua caratterizzata da estesissime piantagioni di riso, base dell'alimentazione locale e merce d'esportazione. Altre colture industriali si concentrano su: tabacco, mais, manioca, caucciù, iuta e canna da zucchero. Le risorse forestali (teak, sandalo, ebano, sapan) e la pesca sono piuttosto rilevanti. L'industria è attiva nei settori agro alimentare, tessile e turistico. Il sottosuolo offre ingenti quantitativi di stagno; è stato trovato gas naturale nel golfo del Siam. Il settore secondario ha conosciuto un grande sviluppo grazie agli investimenti di capitali provenienti dal Giappone e dagli Stati Uniti, che hanno consentito la realizzazione di impianti siderurgici, metallurgici, meccanici, delle apparecchiature elettronica. La fragilità del sistema economico è esplosa nella crisi finanziaria che ha colpito la Thailandia nel 1997. Il Paese dispone di una discreta rete ferroviaria (4.071 km) e stradale (53.761 km di cui 52.938 asfaltati). I porti principali sono Bangkok e Laem Chabang; tra gli aeroporti si citano Bangkok, Chiang Mai e Phuket.

-^

BANGKOK, LA VENEZIA D'ORIENTE

Bangkok sorge sulla riva del fiume Menam ed è il centro commerciale e culturale della Thailandia. È una città relativamente nuova perché il suo sviluppo è iniziato solo nel 1782, quando l'imperatore Chao Phya Chakki, trasferitosi sulle rive del Menam, decise di dare inizio in questa zona alla costruzione della nuova capitale. Bangkok è una delle più belle città asiatiche. È ricca di opere d'arte come la cappella reale, nota col nome di tempio del Buddha di Smeraldo; il Vat Arun, o tempio dell'Alba, e il Vat Po, o tempio del Buddha Giacente, considerato cenacolo della scienza e delle conoscenze tradizionali della Thailandia. Tuttavia la peculiarità di Bangkok risiede nel contrasto tra il lusso di alcuni quartieri, come il centro commerciale e amministrativo, ispirato a criteri urbanistici moderni, e l'estrema miseria degli agglomerati urbani, costituiti da bidonvilles e da casupole di bambù, addossate le une alle altre, e da barche, i cosiddetti sampan, usati sia come mezzi di trasporto, sia come abitazione. Per la sua particolare ubicazione, e per la presenza di numerosi canali (i klong), Bangkok è stata denominata la «Venezia d'Oriente» tanto che gli urbanisti thailandesi nella costruzione del palazzo del Governo hanno cercato di evocare lo stile di piazza San Marco. Alla fine del XIX sec. un certo numero di klong venne interrato per permettere l'apertura di nuove strade idonee alla moderna circolazione. La riduzione dei klong, tuttora in corso, rischia di far perdere alla città il suo carattere pittoresco. Caratteristico è il mercato galleggiante che si svolge sui sampan e che, oltre a essere un richiamo turistico notevole, costituisce per molti Thailandesi la principale fonte di reddito.

Panorama di Bangkok sul fiume Menam

Visita a Bangkok

Visita a Bangkok (english version)

-^

CENNI STORICI

Prima della venuta dei Thai, il Paese era occupato dai Mon, dai Khmer e da gruppi di genti indonesiane: ricerche archeologiche hanno mostrato infatti come il territorio fosse abitato già ventimila anni fa. Intorno al X secolo d.C. popolazioni di lingua thai emigrarono all'Asia centrale verso Sud. Organizzati come feudalità militare, nel corso del XIII secolo fondarono una serie di Stati, tra cui, nel territorio che diventerà poi il Siam, quelli di Sukhothai (verso il 1250), di Chiang Ray (verso il 1262) e di Lan Na (intorno al 1296). Dal contatto con le popolazioni soggiogate i Thai assimilavano molti elementi di civiltà, tra cui un'organizzazione politico-giuridica e il buddhismo. Nel periodo successivo il Siam entrò in conflitto con la Birmania, mentre nel XVI secolo il Paese strinse rapporti con i giapponesi e, soprattutto, con i portoghesi, che a partire dal 1511 avevano preso il posto dei mercanti musulmani nel trasporto dei prodotti locali (riso, legni pregiati, droghe, pietre preziose, ecc.) in Cina, in India e in Europa, istituendo un emporio commerciale a Sud di Ayutthaya. Ben presto al posto dei portoghesi subentrarono gli olandesi; nel XVIII secolo, chiudendo le sue frontiere al commercio estero il Siam subì un vero e proprio tracollo economico, per poi venire totalmente devastato da nuove guerre con i khmer e da altre due invasioni birmane, che si conclusero con la distruzione di Ayutthaya (1767). Approfittando del diffuso malcontento che seguì la crisi economica internazionale del 1929, nel giugno 1932 un gruppo di ufficiali e di intellettuali liberali effettuò un colpo di Stato, obbligando il re Prajadhipok ad accettare un regime costituzionale e, quindi, ad abdicare (1935). Sperando di riunire i Thai degli Stati vicini sotto il suo dominio, il Paese assunse il nome di Thailandia nel luglio 1939. Da allora il Paese rimase sotto la tutela di Washington. L'interesse americano fu in primo luogo di ordine strategico, per via della sua posizione geografica. Nel 1954 Bangkok ospitò la sede della Seato, alleanza militare creata per contrapporre la crescente pressione delle forze rivoluzionarie del Sud-Est asiatico. Nel 1961 gli Stati Uniti inviarono nel Paese un contingente allo scopo di neutralizzare l'insurrezione esplosa nel Laos. Le truppe vennero ritirate solo quattordici anni dopo. Tra il 1950 e il 1973 gli Usa appoggiarono i regimi militari a Bangkok con finanziamenti per oltre duemila milioni di dollari. Nell'ottobre del 1973 una rivolta popolare guidata dagli studenti universitari obbligò il Governo a dimettersi. Nel 1974 dopo vent'anni di regimi militari, il Paese ebbe il primo Governo civile e le elezioni del 1975 videro il trionfo del principe Seni Pramoj. Questi pretese il ritiro delle truppe e lo smantellamento delle basi americane e fece il possibile per migliorare i rapporti con i Governi rivoluzionari dei Paesi confinanti. Ma i militari non accettarono il cambiamento e nel 1976 Pramoj fu deposto da un violento colpo di stato organizzato dalle frange di estrema destra della Marina. Il massacro di centinaia di studenti e lavoratori che protestavano contro il golpe spinsero migliaia di studenti ed intellettuali ad appoggiare la lotta della guerriglia attiva nelle zone rurali e guidata dal Partito comunista.

-^

Nel 1977 un ulteriore golpe portò al Governo il settore della destra ‘civile', che cominciò a liberalizzare la vita politica e ad aprire le porte ai nuovi investimenti dall'estero. Nell'aprile del 1981 un colpo militare capeggiato dal generale Sant Chitpatima, con l'appoggio di giovani ufficiali, fu represso dopo tre giorni di fortissime tensioni. L'opposizione intanto era indebolita dalla crisi della sua principale forza politica, quella comunista diviso in due correnti: quella filosovietica e quella filocinese. Nel 1983, il generale Prem Tinsulanonda fu rieletto per un secondo mandato. Continuò a regnare l'instabilità politica con vari rimpasti governativi e per ben due volte furono indette elezioni anticipate. Nel maggio 1986 il Partito democratico ottenne la maggioranza relativa, ma Prem rimase al potere fino al 1988 quando venne sostituito da Chatichai Choonhavan, imprenditore di successo nella vita privata. Questi, una volta eletto, introdusse importanti cambiamenti nella politica del Paese, con un buon risultato in campo economico da subito: nel 1989 l'economia registrò un aumento superiore al 10,5%. Il Governo proiettato in politica esterna, trascurò i gravi problemi interni come i livelli di povertà assoluta nei quali si trovava la maggior parte della popolazione. Nel 1989 la rapidissima deforestazione provocò gravi inondazioni che assunsero dimensioni catastrofiche. Per evitare ulteriori danni il Governo fu costretto a proibire all'abbattimento di ulteriori alberi. Dopo un nuovo colpo di Stato militare nel 1991 la Thailandia fu governata dal Consiglio per il mantenimento della pace nazionale (NPKC). Alle successive elezioni del 1992 vinse l'opposizione ma il Governo rimase in mano alle forze filomilitari. Nelle settimane successive alle votazioni cinquantamila persone parteciparono ad una manifestazione organizzata da quattro partiti dell'opposizione per chiedere le dimissioni del primo ministro. L'esercito aprì il fuoco sulla folla causando centinaia di morti e di feriti, ma le manifestazioni antigovernative non cessarono. Il re intervenne spingendo Suchinda alle dimissioni, formando un nuovo Governo di tecnici e destituendo una dozzina di militari riconosciuti responsabili del massacro nei giorni delle manifestazioni. Alle ennesime elezioni anticipate fu eletto primo ministro il dirigente antimilitarista Chuan Leekpai, che annunciò un programma economico finalizzato a favorire l'afflusso di capitale straniero, fino a quel momento scoraggiato dall'instabilità politica. Nel 1993 il disavanzo pubblico raggiunse i 22.000 milione di dollari: il Governo giustificò queste cifre con la necessità di investire in infrastrutture. Nel 1994 il Governo approvò una riforma per la liberalizzazione del sistema bancario, che prevedevano l'apertura di filiali fa parte di banche straniere in varie città thailandesi.

-^

Nel luglio dello stesso anno la società petrolifera mista formata dalla Shell e dalla Total rinunciò alle concessioni dopo il fallimento di una serie di sondaggi petroliferi costati 22 milioni di dollari: dopo le molte ricerche la società era riuscita a scoprire solo un giacimento di gas non sufficientemente redditizio. Dopo le elezioni del luglio 1995 il leader dell'NT Banharn Silpa-Archa assunse la guida dell'esecutivo, mentre sul piano regionale proseguì il processo di distensione. La forte crisi economica e finanziaria configuratasi nel 1997, epicentro del grave dissesto esteso a tutta l'Asia orientale, ebbe ripercussioni politiche, portando alle dimissioni del primo ministro conservatore Chavalit Yongchaiyudh e, dopo una serie di rimpasti, all'ingresso nel Governo del Partito democratico e di altri schieramenti prima all'opposizione. Il nuovo Governo procedette alla chiusura di molti istituti finanziari in fallimento, in obbedienza alle condizioni fissate dal Fondo Monetario Internazionale in cambio del credito concesso per affrontare la crisi. Sul piano internazionale il Paese vide migliorare i suoi rapporti con la Malaysia e, dal luglio 1997, assunse la presidenza dell'ASEAN, anche se la situazione interna rimase molto incerta, con una svalutazione del 37% della moneta. Nel 2000, dopo aver verificato l'esistenza di brogli nella consultazione appena avvenuta per il Senato, la Commissione di vigilanza annullò l'elezione di 78 candidati su 172 e pochi mesi dopo 98 deputati del Partito della nuova aspirazione (all'opposizione) si dimisero dal Parlamento per costringere il Governo ad indire elezioni anticipate.

Le elezioni legislative del gennaio 2001 terminarono con la vittoria a sorpresa del partito Thai Rak Thai (TRT), i Thailandesi amano i Thailandesi, del magnate della telefonia Shinawatra Thaksin, accusato nel dicembre 2000 di frode fiscale (4,5 milioni di bath) dalla Commissione nazionale contro la corruzione. Il partito di Thaksin, che promise aiuti alla piccola e media industria e concessioni agli agricoltori, riuscì a imporsi grazie a una campagna populista che fece leva sul malcontento della popolazione dopo tre anni di austerità economica che, pur avendo portato a una moneta stabile, a una bassa inflazione e a una parziale ristrutturazione del debito di banche e imprese, aveva agito a scapito della spesa pubblica. L'abbandono della politica di rigore del Governo precedente e le promesse fatte da Shinawatra misero in allarme il Fondo monetario internazionale. Con il passare del tempo il Governo, alle prese con notevoli difficoltà economiche che lo costrinsero a rivedere al ribasso le previsioni di crescita del Paese, fu travolto da gravi episodi di corruzione che ne minarono la credibilità. L'incertezza politica fu amplificata dallo scoppio di nuove violenze ed esplosioni che riportarono alla mente gli attentati messi a segno dai separatisti musulmani all'inizio degli anni Novanta. Le difficoltà interne furono aggravate dal perdurare delle tensioni con Myanmar; alla frontiera tra i due Paesi non mancarono colpi d'artiglieria. La situazione si fece tanto preoccupante da indurre la Cina ad intervenire per cercare di avviare una collaborazione transnazionale. Nel maggio 2002 però la frontiera tra i due Paesi venne chiusa per essere poi riaperta in ottobre.

-^

Nei primi mesi del 2004 numerosi incidenti nel Sud del Paese provocarono la morte di un centinaio di persone: vennero acusati i guerriglieri musulmani e molti vennero uccisi in esecuzioni mirate, mentre dei tanti arrestati, alcune decine furono uccisi in carcere. Nel dicembre del 2004 il Paese venne colpito dallo Tsunami originatosi al largo di Sumatra: migliaia i morti e gravissime le derivanti devastazioni. Nel marzo 2005 Shinawatra venne riconfermato alla guida dell'Esecutivo dopo la vittoria del suo partito alle elezioni generali. In ottobre dello stesso anno il Paese dovette affrontare l'emergenza aviaria. Nell'aprile 2006 elezioni anticipate, chieste dal primo ministro in un periodo di grandi proteste nei suoi confronti, vennero annullate perché boicottate dall'opposizione.

Il maremoto che ha colpito gli Stati del sud-est asiatico il 26 dicembre 2004

La solidarietà internazionale dopo il maremoto del 26 dicembre 2004

Che cos’è uno tsunami

-^

LA CAPITALE

Bangkok

(6.320.174 ab.). Capitale della Thailandia dal XVIII sec. Situata a 33 km dalla foce del Manam, la città è uno dei maggiori porti dell'Asia. Impianti per la lavorazione del legno, della carta, del riso. Artigianato. Notevole sviluppo delle attività turistiche. Bangkok possiede 200 pagode buddhiste, tra le quali la celebre Pagoda di Arun. La città è inoltre sede di un magnifico palazzo reale, residenza del sovrano. Un caratteristico contrasto è offerto dal moderno quartiere degli affari.

Bangkok: il What Prah Keo

Thailand - La Tailandia

-^

-^

trapaninfo.it Web Trapanese di Trapanesi sul Web

All together, we can do a better world. World goes where we like and wish He goes. It's up to all of us.

Web Trapanese di Trapanesi e ... per tutti quelli che vogliono esserci!

Richiesta inserimento in trapaninfo.it!

To whom it may concern. Ask for inserting a banner of Your business logo or portal!

-^

Meteo Sicilia

-^

 

-^

-^

-^

in trapaninfo.it disclaim Richiesta inserimento eMail@webmaster -^up^

Web Trapanese eXTReMe Tracker
Web Trapanese free counters

gbm w3c

Ai sensi dell'art. 5 della legge 22 aprile 1941 n. 633 sulla protezione del diritto d'autore, i testi degli atti ufficiali dello Stato e delle amministrazioni pubbliche, italiane o straniere, non sono coperti da diritti d'autore. Il copyright, ove indicato, si riferisce all'elaborazione e alla forma di presentazione dei testi stessi. L'inserimento di dati personali, commerciali, collegamenti (link) a domini o pagine web personali, nel contesto delle Yellow Pages Trapaninfo.it (TpsGuide), deve essere liberamente richiesto dai rispettivi proprietari. In questa pagina, oltre ai link autorizzati, vengono inseriti solo gli indirizzi dei siti, recensiti dal WebMaster, dei quali i proprietari non hanno richiesto l'inserimento in trapaninfo.it. Il WebMaster, in osservanza delle leggi inerenti i diritti d'autore e le norme che regolano la proprietà industriale ed intellettuale, non effettua collegamenti in surface deep o frame link ai siti recensiti, senza la dovuta autorizzazione. Il webmaster, proprietario e gestore dello spazio web nel quale viene mostrata questa URL, non è responsabile dei siti collegati in questa pagina. Le immagini, le foto e i logos mostrati appartengono ai legittimi proprietari. La legge sulla privacy, la legge sui diritti d'autore, le regole del Galateo della Rete (Netiquette), le norme a protezione della proprietà industriale ed intellettuale, limitano il contenuto delle Yellow Pages Trapaninfo.it Portale Provider Web Brochure e Silloge del web inerente Trapani e la sua provincia, ai soli dati di utenti che ne hanno liberamente richiesto l'inserimento. Chiunque, vanti diritti o rileva che le anzidette regole siano state violate, può contattare il WebMaster. Note legali trapaninfo.it contiene collegamenti a siti controllati da soggetti diversi i siti ai quali ci si può collegare non sono sotto il controllo di trapaninfo.it che non è responsabile dei loro contenuti. trapaninfo.it

Shiny Stat

Check google pagerank for trapaninfo.it

-^

Copyright (c) 2002-19 trapaninfo.it TP Comuni