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Geografia Asia - Indice

Geografia Asia Territorio Economia Storia delle Maldive

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 GEOGRAFIA - ASIA - MALDIVE

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PRESENTAZIONE

Arcipelago dell'Oceano Indiano al largo delle coste sud-occidentali della penisola indiana (Deccan). Le Maldive comprendono 20 atolli per complessive 1.087 isole, di cui solo 220 sono abitate. Occupa una superficie di 298 kmq e ha una popolazione di 289.480 abitanti, con una densità di 971 abitanti per kmq. Il ceppo etnico prevalente è quello maldiviano (98,5%); ci sono gruppi indiani e arabi. La lingua ufficiale è il dhivehi; ma molti parlano anche l'inglese. La religione professata è la musulmana di tipo sunnita. Già protettorato britannico, le Maldive sono una Repubblica presidenziale. Il presidente, eletto a suffragio universale diretto ogni 5 anni, è anche capo del Governo ed esercita il potere esecutivo. Il potere legislativo spetta al Parlamento composto da 48 membri eletti ogni 5 anni. L'unità monetaria è la rufiyaa. La capitale è Male (74.069 ab.).

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IL TERRITORIO

L'arcipelago delle Maldive è di natura completamente corallina ed è privo di rilievi consistenti. Attraversato dai venti oceanici, ha un clima caldo umido, con escursioni termiche insignificanti. Le precipitazioni sono abbondanti e determinano la diffusione di foreste in cui prevalgono le palme da cocco.

Cartina delle Maldive

North Malosmadulu, una delle 1.087 isole che costituiscono le Maldive

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L'ECONOMIA

La struttura economica delle Maldive si basa principalmente sul settore primario e sul turismo. Fonti di reddito sono la pesca, la palma da cocco, da cui si ricavano noci, copra e olio, e la frutta tropicale. L'agricoltura di sussistenza produce mais, miglio, frutta tropicale e ortaggi. Le industrie sono essenzialmente artigianali, mentre il turismo sta assumendo un'importanza sempre maggiore, contribuendo massicciamente alla crescita economica del Paese. La bilancia economica delle Maldive è tuttavia deficitaria a causa delle importazioni di generi alimentari, combustibili e manufatti da India, Giappone e Sri Lanka. L'aeroporto è situato a Hulule, presso Male.

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CENNI STORICI

Secondo alcuni storici le Maldive furono un importante scalo commerciale già nel 2000 a.C. e si ritiene che i primi abitanti furono i Redin, una popolazione che adorava il sole e che avrebbe lasciato tracce nelle credenze e negli usi ancora oggi in auge, come per esempio il culto degli spiriti del male, i finni. Intorno al 500 a.C. i Redin lasciarono l'arcipelago o forse furono assorbiti dai buddhisti di Ceylon o dagli induisti indiani. Intorno al II secolo d.C. si registrarono le prime presenze di mercanti arabi, che chiamarono l'arcipelago «isole del denaro», perché qui si trovavano enormi quantità di conchiglie di ciprea, usate nell'antichità come moneta. Nella storia delle Maldive momento fondamentale fu la conversione all'Islam avvenuta nel 1153. Il re delle Maldive fu conquistato dall'Islam e Abu Al Barakat, ritenuto dalle leggende locali il nordafricano che introdusse il credo nel Paese, divenne il primo sultano. Seguirono 84 sultani di sei diverse dinastie. Quando i portoghesi arrivarono a Male, erano due le dinastie regnanti: i Malei e gli Hilali. Volendo rafforzare il commercio con l'Oriente, i Portoghesi ottennero il permesso di costruire un forte e una stazione commerciale, ma in realtà volevano il controllo dell'arcipelago e nel 1558 il capitano Andreas Andre guidò un'azione durante la quale fu ucciso il sultano Alì V. Nei 15 anni successivi Andre governò l'isola fino a quando i Portoghesi vennero cacciati dagli autoctoni nel 1573. Nel XVIII secolo le Maldive diventarono protettorato olandese e in seguito inglese, ma non furono mai veramente colonizzate. A partire dal 1860 i mercanti Borah di Bombay aprirono a Male magazzini e negozi e in pochi anni ebbero il monopolio del commercio estero. Nel 1867 il sultano Mohammed Mueenuddin II, non tollerando questo strapotere, firmò un accordo con gli Inglesi che garantì la totale indipendenza dell'isola. Le Maldive diventarono quindi un protettorato e gli Inglesi costruirono sull'isola strutture per la difesa. Nel 1932 fu redatta la prima Costituzione, che prevedeva l'elezione del sultano e non più la sua ereditarietà. Nel 1952 si decise ulteriormente per l'abolizione del Sultanato e Amin Didi divenne il primo presidente della Repubblica. Durò meno di un anno e nel 1953 Mohammed Farid Didi fu eletto novantaquattresimo sultano delle Maldive. Fu concesso in quegli anni agli Inglesi di ripristinare la base aerea costruita durante la seconda guerra mondiale. Nel 1956 la Royal Air Force iniziò a potenziare la base, dando lavoro a centinaia di isolani e incentivando i trasferimenti nell'isola di Gan. L'anno successivo il nuovo primo ministro, Ibrahim Nasir, ridusse il tempo della concessione e chiese un aumento della quota annuale. Gli abitanti degli atolli coinvolti nell'operazione, Addu e Suvadiva, insorsero contro il primo ministro preoccupati di perdere i posti di lavoro che la Gran Bretagna poteva garantire e decisero di creare uno Stato indipendente. La rivolta finì nel 1962 quando Nasir mandò le cannoniere negli atolli meridionali. Poco dopo la Gran Bretagna riconobbe la sovranità delle Maldive, che diventarono totalmente indipendenti nel 1965. In un referendum del 1968 venne abolito nuovamente il Sultanato e si instaurò la Repubblica, presieduta da Nasir. Il suo regime durò dieci anni, fino a quando egli, sentendosi minacciato, si rifugiò a Singapore. Nel 1978 fu eletto presidente Maumoun Abdul Gayoom, che governò il Paese in modo totalitario esercitando un rigoroso controllo dei mezzi di informazione e impedendo di fatto l'esistenza di un movimento di opposizione. Nonostante i due tentativi di colpo di Stato nel 1980 e nel 1988, Gayoom rimase al potere e nel 2003 ottenne il sesto mandato quinquennale con consenso plebiscitario. La mancata attuazione di riforme democratiche accrebbe il malcontento verso il suo Governo che sfociò, nell'agosto 2004, in una manifestazione di protesta che portò all'arresto di un centinaio di persone. Il 26 dicembre 2004 il violento tsunami che devastò molti Stati del Sud-Est interessò anche le Maldive, provocando 82 morti, 26 dispersi e 13.000 sfollati.

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LA CAPITALE

Male

(74.069 ab.). Capitale delle Maldive situata sull'isola omonima; ospita la residenza del sultano. Principale porto commerciale e centro economico dell'arcipelago.

Una via di Male, capitale e unico centro urbano dell'arcipelago

Maldives

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