GEOGRAFIA - AMERICA DEL NORD E CENTRO - SAINT LUCIA

PRESENTAZIONE

Stato insulare dell'America Centrale, nelle Piccole Antille, appartenente al gruppo delle Isole Sopravento (Windward Islands); è posto a Sud della Martinica, da cui la separa il Saint Lucia Channel. Si estende su una superficie di 616 kmq e conta una popolazione di 152.000 abitanti, con una densità media di 247 abitanti per kmq. La maggioranza della popolazione (90,5%) è nera, discendente dagli schiavi africani; vi sono inoltre minoranze di meticci (5,5%) e Indiani (3,2%). La lingua ufficiale è l'inglese, ma è in uso anche il creolo-francese. La religione più diffusa è la cattolica (79%) seguita dalla protestante (19%). Già Stato associato al Regno Unito, Saint Lucia è uno Stato indipendente associato al Commonwealth dal 1979. Il capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito, rappresentato da un governatore generale che nomina il primo ministro, affiancato da un Esecutivo di quattro ministri. Il potere legislativo è attribuito a una Camera di 17 membri, eletti ogni cinque anni a suffragio universale, e a un Senato di 11 persone, nominati dal governatore su indicazione del primo ministro e di durata quinquennale. L'unità monetaria è il dollaro dei Caribi orientali. La capitale è Castries (13.615 ab.).

IL TERRITORIO

Saint Lucia è per superficie la seconda delle Isole Sopravento. Il territorio, di origine vulcanica, è montuoso. La vetta più elevata è il Mount Gimie, che raggiunge i 958 m. All'interno dell'isola si aprono fertili vallate e più di un terzo della superficie è ricoperto dalla foresta vergine. Diversi fiumi solcano il territorio, con andamento breve e impetuoso: le acque sono sfruttate, attraverso una fitta canalizzazione, per l'irrigazione. Le coste si presentano più articolate e frastagliate sul litorale orientale, più compatte su quello occidentale. Il clima, assai umido nella sezione nord-occidentale dell'isola, è invece mite e più secco nella parte sud-orientale.
Cartina di Saint Lucia


L'ECONOMIA

L'agricoltura è incentrata prevalentemente sulla coltivazione della canna da zucchero, delle patate americane, delle banane, del cacao, degli agrumi, delle noci di cocco e della copra, prodotti destinati all'esportazione. Modesti gli allevamenti di bovini e l'attività peschereccia. L'industria poggia prevalentemente sul settore della lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli, tra cui emergono le distillerie di rhum, gli stabilimenti tessili, alimentari, per la produzione di fertilizzanti, saponifici, oleifici. Il turismo va acquisendo sempre più importanza, incrementando così l'espansione di altri settori a esso collegati. Saint Lucia importa prodotti alimentari, tessili e macchinari; esporta banane, zucchero, olio, rum e copra. L'economia del Paese, tuttavia, dipende in misura rilevante dai finanziamenti internazionali, anche grazie alla favorevole legislazione fiscale, e dalle rimesse dei numerosi emigrati stabilitisi per lo più negli Stati Uniti. La rete di comunicazione comprende 1.210 km di strade. Il porto principale è quello di Castries; gli aeroporti più importanti sono a Hewanorra e a Vigie.

CENNI STORICI

Chiamata Hewanorra dagli aborigeni caribi, l'isola fu scoperta da Cristoforo Colombo nel 1502. Nel 1660 i Francesi strinsero un accordo con i Caribi e presero possesso dell’isola che da allora venne contesa anche dalla Gran Bretagna. Durante la guerra dei Sette anni Saint Lucia venne occupata (1762) dall’ammiraglio inglese Rodney; nel 1803 passò alla Gran Bretagna, a cui venne assegnata ufficialmente col Trattato di Parigi del 1814. Dal 1958 al 1962 fece parte della Federazione delle Indie occidentali britanniche, nel 1967 divenne Stato associato al Regno Unito e il 22 febbraio 1979 ottenne l'indipendenza all’interno del Commonwealth. Concesso il suffragio universale (1951), le prime consultazioni determinarono l'affermazione del laburista Saint Lucia Labour Party (SLLP), superato dal 1964 dal conservatore United Workers' Party (UWP). Nelle prime elezioni dopo l’indipendenza (luglio 1979), il SLLP conquistò comunque la guida del Paese (che conservò sino al 1981), mentre il suo leader A. Louisy divenne primo ministro, promuovendo il rilancio turistico dello Stato al fine di migliorare la traballante economia nazionale. Ma gli aiuti economici furono scarsi e la concorrenza agguerrita di altre isole caribiche penalizzò gli sforzi del nuovo Governo. Nel 1981 contrasti politici condussero a una scissione interna del partito di Governo, portandone alla caduta e alle conseguenti elezioni anticipate. Queste ultime decretarono la vittoria del conservatore UWP, poi riconfermato nel 1987, che designò alla guida del Governo J. Compton. Entrato a far parte nel giugno dello stesso anno della Federazione degli Stati insulari dei Caraibi, Saint Lucia si avviò verso un’integrazione politico-economica con Saint Vincent e Grenadine, Grenada e Dominica e, sul piano internazionale, verso un allineamento con gli Stati Uniti. Le elezioni del 1992 riconfermarono la leadership del partito conservatore, tuttavia scioperi e corruzione governativa appannarono l'immagine del primo ministro Compton, che nel gennaio 1996 abbandonò la direzione del UWP. Il successore di Compton, V. Lewis, non fu però all’altezza del predecessore, tanto che nelle elezioni legislative del maggio 1997 il SLLP ottenne la vittoria e la guida del Governo, affidata al suo capo K. Anthony, che venne riconfermato anche nelle elezioni del dicembre 2001.

LA CAPITALE

Castries

(13.615 ab.). Capitale di Saint Lucia. È posta all'estremità della baia di Carenage, circondata da alte colline e protetta dai venti. Esportazione di banane, cacao, copra. Aeroporto.


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