PRESENTAZIONE

Stato dell'America Centrale, Barbados è un'isola corallina appartenente al gruppo delle Piccole Antille. Ha una superficie complessiva di 431 kmq e una popolazione di 269.000 abitanti, con una densità di 624 abitanti per kmq. La popolazione è costituita nella stragrande maggioranza da neri (92,5%) e da pochi meticci (2,8%). La lingua ufficiale è l'inglese; in uso è anche il creolo-inglese. La religione più diffusa è la protestante (62,8%) seguita dalla cattolica (4,4%). Già possedimento britannico, Barbados è uno Stato indipendente associato al Commonwealth dal 1966. Il capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito, rappresentato da un governatore generale che nomina il primo ministro. Il potere esecutivo è esercitato dal Governo; il potere legislativo spetta al Parlamento formato dalla Camera dei Rappresentanti (28 membri eletti ogni cinque anni) e dal Senato (21 membri nominati dal governatore). L'unità monetaria è il dollaro di Barbados. La capitale è Bridgetown (6.700 ab.).

IL TERRITORIO

Barbados ha un aspetto uniforme, interrotto da dolci ondulazioni, ed è percorsa dai solchi erosivi creatisi in seguito allo scorrere delle acque di superficie, presenti solo nei periodi di pioggia. Il terreno è formato da rocce calcaree e, nella zona costiera, da formazioni coralline. Le coste sono basse e sabbiose. Il clima è caratterizzato da temperature assai miti con scarse escursioni termiche e abbondante piovosità, concentrata soprattutto nei periodi estivo e autunnale.

Cartina delle Barbados

L'ECONOMIA

L'industria e l'agricoltura di Barbados sono entrambe basate sulla coltivazione della canna da zucchero, che viene lavorata sul posto. Assai minore è invece l'importanza che riveste la coltivazione di prodotti come mais, patata dolce, manioca, destinati al consumo locale. Importanza ridotta hanno anche l'allevamento e la pesca; presso la capitale sono concentrate le industrie alimentari e la manifattura del tabacco. Fiorente è il turismo che contribuisce in misura determinante (50%) alla formazione del reddito nazionale. La bilancia commerciale è in forte passivo a causa delle ingenti importazioni di prodotti alimentari e industriali.

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CENNI STORICI

La popolazione arawak, una delle etnie autoctone dei Caraibi, fu scacciata da molte isole dai Caribe, popolazione nomade e guerriera; non di Barbados, però, che rimasero in possesso della pacifica popolazione fino all’inizio del XVI sec., quando gli Spagnoli giunsero sull’isola, ribattezzata «del Fico Chiomato». Verificato che non c’era l’oro che cercavano, se ne andarono, non prima di aver sterminato quasi completamente tutta la popolazione. I pochi sopravvissuti furono inviati in Europa, a divertimento della corte spagnola. Quando gli Inglesi nel 1625 approdarono sull’isola, trovarono un luogo fertile ma completamente disabitato. Verso il 1640 i coloni che si erano stabiliti con le loro famiglie erano già trentamila, soprattutto inglesi ed irlandesi fuggiti a persecuzioni politiche o religiose. L’introduzione della canna da zucchero, attuata soprattutto dagli Inglesi, produsse importanti cambiamenti sociali, in particolare l’importazione di schiavi africani da impiegarsi come manodopera nelle piantagioni. Nel 1667, nonostante l'emigrazione verso altre isole dei Caraibi di dodicimila fra i coloni presenti a Barbados, il movimento commerciale sull’isola rimase molto florido, coinvolgendo seicento navi. Alla fine del XVIII sec. Barbados era un’immensa coltivazione di canna da zucchero, con oltre settecento piantagioni e oltre ottantamila schiavi africani. Nel 1834 venne abolita la schiavitù, ma il latifondismo di origine europea continuò a dominare la vita politica per buona parte del XX sec. Nel 1938 nacque il Partito laburista di Barbados (BLP) guidato da sir Grantley Adams, che con le sue azioni politiche contribuì alla graduale estensione dei diritti politici. Nel 1951, dopo l’adozione del suffragio universale, Adams venne eletto primo ministro del primo Governo locale. Nel 1961 Barbados arrivò all’autonomia interna e nel 1966 all’indipendenza, restando all’interno del Commonwealth britannico; diversamente dal resto delle Indie Occidentali, Barbados non si separò mai dalla madrepatria. Nel 1966 il Partito laburista democratico (DLP) di Errol Barrow andò al Governo e contribuì a dar vita all’Associazione di libero commercio dei Caraibi (CARIFTA), chiamata dal 1973 CARICOM, a cui aderirono dodici isole della regione. L’aumento della disoccupazione ridusse ben presto il consenso elettorale verso il DLP, preparandone la sconfitta che giunse nel 1976, quando Tom Adams, figlio di sir Grantley Adams, venne eletto primo ministro. Adams, nonostante si definisse socilademocratico e avesse promesso di combattere la corruzione, preservò comunque gli interessi dei proprietari terrieri e delle multinazionali del turismo, stimolando gli investimenti stranieri. Il primo ministro chiese a Washington il ritiro dalla base navale di Saint Lucia, cosa che avvenne nel 1979. Nel 1981 Adams venne rieletto e rafforzò l’alleanza con Washington, di cui appoggiò l’invasione a Grenada. Per attirare il capitale straniero, il Governo varò nuove leggi sull’esenzione fiscale e liberalizzò il registro nautico, ma la disoccupazione e l’inflazione continuarono ad aumentare. Adams nel frattempo morì e venne sostituito da Bernard St. John. Nel 1986 il DLP vinse le elezioni e il primo ministro Errol Barrow promise di cambiare l’atteggiamento verso gli USA. Nel 1987 anche Barrow morì e gli successe Erskine Sandiford. Due anni dopo, per una scissione del DLP, venne fondato un nuovo gruppo politico d’opposizione, il Partito nazionale democratico, guidato da Richard Heynes. Nel 1989 le misure per la riduzione del deficit pubblico aumentarono il timore della disoccupazione e diedero origine a vari scioperi. Tuttavia l’industria si riprese, un centinaio di imprese panamensi annunciarono l’intenzione di installarsi sull’isola e venne firmato un accordo con il Giappone in merito al turismo. Nel corso del 1990 i produttori di zucchero si trovarono in contrasto con il Governo per i prezzi dei raccolti, mentre i lavoratori minacciarono scioperi se non venivano accolte le loro richieste. Nel 1991 il DLP ottenne il 49% dei voti, mentre durante lo stesso anno le proteste seguite al taglio dell’8% dei salari degli impiegati pubblici sfociarono in uno sciopero generale. Nonostante la sfiducia, Sandiford restò al potere. Nel 1992 il Governo ottenne un prestito dal FMI pari a 64,9 milioni di dollari. L’attività turistica si rafforzò a partire dal 1993, anno in cui oltre cinquecento milioni di dollari, pari alla terza parte del prodotto interno lordo, entrarono nel Paese. Nel 1994 il Partito laburista delle Barbados ritirò l’appoggio al primo ministro e vinse le elezioni anticipate. L’economista Owen Arthur, nuovo primo ministro, annullò il progetto di riduzione dei salari. Nel 1996 il Governo firmò un contratto di due anni con una compagnia statunitense per ispezioni marine in merito all’esistenza del petrolio. Nel 1997 il turismo era ancora la principale fonte di valuta di Barbados. L'Esecutivo prevedeva di aumentare gli introiti, pur sapendo che le infrastrutture non erano adeguate per una forte espansione del settore. Durante il vertice dei presidenti americani svoltosi a Santiago del Cile nel 1998, il primo ministro Owen si dichiarò favorevole all’inclusione di Cuba a partire dalla successiva riunione. Nelle elezioni del 1999 il BLP ottenne una schiacciante vittoria, aggiudicandosi 26 dei 28 seggi della Camera dei Rappresentanti. Incluse nella lista dei 35 Paesi che favoriscono il riciclaggio di denaro sporco e l'evasione fiscale, sottoposto a pressioni internazionali, le Barbados adottarono una serie di misure per rendere il sistema di tassazione locale trasparente.

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LA CAPITALE

Bridgetown

(6.700 ab.). Capitale di Barbados, situata sulla costa sud-occidentale dell'isola; è un attivo centro di esportazione di prodotti locali, quali rum, zucchero di canna e cotone. È inoltre un importante porto commerciale e centro turistico.

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