Geografia America del Nord e Centro Territorio Storia Economia delle Bahamas

 

 
    

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GEOGRAFIA - AMERICA DEL NORD E CENTRO - BAHAMA

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PRESENTAZIONE

Stato dell'America Centrale, costituito da un arcipelago del gruppo delle Antille, composto da 29 isole maggiori, 661 isolotti e 2.387 scogli. È situato nell'Oceano Atlantico, a Sud-Est della Florida e a Nord di Cuba e Haiti. Ha una superficie complessiva di 13.939 kmq e la popolazione, concentrata principalmente nella capitale, ammonta a 301.000 abitanti, con una densità di 22 abitanti per kmq. La popolazione è costituita in maggioranza da neri (72%) e da meticci (14%). La lingua ufficiale è l'inglese; le religioni più diffuse sono la protestante (75,3%) e la cattolica (18,8%). Già colonia britannica, Bahama è uno Stato indipendente associato al Commonwealth dal 1973. Il capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito, rappresentato da un governatore generale che nomina il primo ministro. I poteri esecutivo e legislativo sono esercitati rispettivamente dal Governo e da un Parlamento formato dalla Camera dei deputati (40 membri eletti ogni cinque anni) e dal Senato (16 membri nominati dal governatore). L'unità monetaria è il dollaro delle Bahama. La capitale è Nassau (172.000 ab.), sull'Isola di New Providence.

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IL TERRITORIO

L'arcipelago di Bahama è costituito da rocce friabili di formazione corallina. La conformazione del territorio, privo di rilievi, risulta piatta, mossa a tratti da lievi ondulazioni simili a dune. I corsi d'acqua sono pressoché assenti. Il clima è assai mite con precipitazioni frequenti ma brevi; le isole meridionali sono spesso devastate da cicloni.

Cartina delle Bahamas

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L'ECONOMIA

La produzione agricola di Bahama, date le caratteristiche del territorio, è minima e fornisce limitate quantità di canna da zucchero, ananas e sisal. Sviluppata è invece l'industria alimentare (rum e conserve), la produzione di pasta di legno e l'estrazione di sale marino. A Freeport, nella Great Bahama, si trovano le industrie principali (un cementificio, una raffineria di petrolio) e una centrale termoelettrica. Fiorente è la pesca, per lo più di crostacei e testuggini. L'attività principale del Paese è tuttavia il turismo, cui segue il settore terziario (attività bancarie e commerciali), favorito dalla speciale legislazione tributaria.

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CENNI STORICI

L'arcipelago di Bahama è una delle parti dei Caraibi dove l'etnia arawak non fu scacciata dai Caribi, la popolazione nomade e guerriera che diede il nome al mare che circonda questa moltitudine di isole. Furono quindi gli Arawak ad accogliere il 12 ottobre 1492 i naviganti europei che si erano perduti. Era infatti Guanahani (o San Salvador o Watling), nelle Bahama, l'isola dove sbarcò Cristoforo Colombo, che credeva di avere raggiunto l'Asia. Dei cinquecento Arawak che Colombo mandò in Spagna come schiavi solo la metà arrivò viva e la maggior parte dei sopravvissuti morì nel giro di pochissimo per la mancanza di difese contro le malattie europee. Gli Spagnoli erano principalmente interessati all'oro e non colonizzarono quindi le isole in cui non c'erano giacimenti di minerali. Furono gli Inglesi a rifugiarsi su queste, utilizzate poi come base dai corsari e dai pirati, che si impadronivano dell'oro estratto altrove dagli Spagnoli. Dal 1640 in poi gli Inglesi iniziarono ad occupare stabilmente Bahama, impiantandovi piantagioni di canna da zucchero dove vi lavoravano schiavi africani, i cui discendenti formano oggi la maggioranza della popolazione locale. Il controllo britannico su Bahama si formalizzò solo nel 1873, in seguito al Trattato di Madrid. Le richieste locali di indipendenza non vennero accolte dalla Gran Bretagna fino al 1973, quando Bahama proclamò la loro indipendenza all'interno del Commonwealth. Di fatto, il predominio inglese venne semplicemente sostituito da quello nordamericano. Provengono infatti dagli Stati Uniti la maggior parte dei tre milioni di turisti che visitano ancora oggi l'arcipelago ogni anno, attratti da spiagge e casinò e sono statunitensi le compagnie transnazionali che impiantarono la loro sede nell'arcipelago, godendo delle facilitazioni finanziarie di questo «paradiso fiscale». Dopo il turismo, infatti, l'attività economica più fiorente è quella legata alle banche che alla fine del 1986 erano oltre trecento.

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Dal 1942 gli USA installarono inoltre una base navale a Freeport con il delicato compito di controllare il passaggio nell'area che va dal golfo del Messico all'Oceano Atlantico attraverso lo stretto della Florida. Mentre gli altri Paesi dei Caraibi cercarono di individuare percorsi di integrazione a livello locale, Bahama non attuò la medesima politica. Il Partito liberale progressista (PLP), nato nel 1953, fu la prima formazione politica di Bahama, mentre nel 1958 venne costituito il Partito unito di Bahama. Nel 1956 il Parlamento aveva intanto approvato una risoluzione anti-discriminazione per promuovere l'uguaglianza etnica, permettendo per la prima volta l'accesso della popolazione di origine africana a luoghi dove prima non le era consentito entrare. Nel 1964 entrò in vigore la nuova Costituzione che introduceva il governo ministeriale. Sir Roland Symonette divenne primo ministro, mentre Lynden Pindling fu capo dell'opposizione. Nelle elezioni del 1967 vinse di poco il PLP, che formò il Governo con Lynden Pindling come primo ministro. Nel 1977, in piena crisi economica e sociale, il Governo avviò una politica di incentivi per il capitale straniero. Nel tentativo di contrastare la disoccupazione, fonte di tensioni e di cambiamenti sociali nell'arcipelago, nell'Isola di Gran Bahama vennero costituiti il porto e un insediamento di 1.200 ettari per depositi di mercanzie destinate ad essere riesportate con un minimo di lavorazione locale. Nel corso della campagna elettorale del 1977, i partiti d'opposizione (Movimento nazionale libero, Partito avanguardia, Partito democratico di Bahama) lanciarono al Governo pesanti accuse di corruzione e sperpero di denaro pubblico. Pindling si impegnò a «bahamizzare» l'economia, consentendo una maggiore partecipazione di capitali locali, senza tuttavia scalfire l'immagine di «paradiso fiscale» del Paese. Nonostante le aspre critiche dell'opposizione di destra e di sinistra alle politiche dell'Esecutivo verso le transnazionali, Pindling conquistò un'ampia maggioranza elettorale. Forte del suo mandato, il primo ministro aprì le coste di Bahama alle prospezioni petrolifere delle «Sette Sorelle», che ripresero la loro attività nel 1979. Nel 1984 il clima politico si arroventò in seguito alla denuncia della rete televisiva nordamericana NBC contro il primo ministro, accusato di aver ricevuto milioni di dollari in cambio dell'apertura del suo Paese al transito della droga.

 

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Una commissione d'inchiesta confermò il coinvolgimento di alcuni funzionari governativi, ma escluse responsabilità di Pindling. Nel 1987 il tasso di disoccupazione superò il 18%, colpendo soprattutto le donne e i giovani. Nelle elezioni dello stesso anno, Lynden Pindling ottenne la sesta vittoria consecutiva. Il Movimento nazionale libero, di opposizione, diretto da Cecil Wallace Whitfield, chiese più volte al primo ministro di rinunciare al mandato, accusandolo di frode, corruzione e connivenza col narcotraffico. A partire dal 1991 si fece notare un sensibile calo nel numero dei turisti. Il fatto fu attribuito al sempre meno segreto traffico di cocaina e alla conseguente delinquenza dilagante. Nuovamente Pindling fu accusato di consentire il passaggio della droga, questa volta da parte di alcuni funzionari nordamericani e nel corso del processo contro Manuel Noriega, ex «uomo forte» di Panamá, alcuni testimoni affermarono che il primo ministro aveva intascato di suo almeno cinque milioni di dollari. I venticinque anni di governo di Pindling terminarono nel 1992, quando Hubert Ingraham, capo del Movimento nazionale libero ed ex protetto di Pindling, vinse le elezioni con il 55% dei consensi. Il nuovo Esecutivo promise la fine della disoccupazione attraverso la liberalizzazione degli investimenti stranieri e il ritorno di Bahama al ruolo di meta turistica di primo livello. Nel 1994 l'avvocato Nigel Bowe, una delle personalità più in vista all'epoca di Pindling, venne incarcerato a Miami per traffico di droga. Nello stesso anno il Governo nominò una commissione di inchiesta sull'ex primo ministro, accusato di utilizzare i fondi della Hotel Corporation per scopi privati. Pindling negò le accuse rifugiandosi dietro il segreto bancario e impedendo di fatto il progresso dei lavori della Commissione. Per il nuovo Governo, intanto, il problema più importante, oltre alla disoccupazione, era la presenza di svariate migliaia di rifugiati haitiani e cubani. Si arrivò ad un accordo con Haiti per facilitarne il rimpatrio, mentre i rifugiati cubani si opposero al rientro in patria, chiedendo il trasferimento negli USA. Nel 1995 si arrivò ad una soluzione del conflitto, con un accordo con Cuba per far rientrare almeno gli esuli ospitati in campi di detenzione. Già nel 1996, 250 Cubani, più altri 70 entrati illegalmente, vennero rimpatriati. Nel 1998, i capi religiosi manifestarono pubblicamente contro l'ingresso di turisti omosessuali, costringendo un portavoce del Governo inglese a spiegare che non era possibile accettare nessuna discriminazione per entrare a Bahama. Le elezioni parlamentari di quello stesso anno furono vinte dal Movimento nazionale libero. Nel 2000 il Governo diede inizio al rimpatrio forzato di centinaia di esuli haitiani, ammassati fino a quel momento nei campi profughi lungo le coste del Paese. Negli anni 2000-01 il Governo di Bahama decise di soddisfare le richieste di maggior trasparenza nelle attività finanziarie offshore che, insieme al turismo, costituiscono l'ossatura dell'economia del Paese, ma offrono anche un supporto alle attività di riciclaggio del denaro sporco e all'evasione fiscale.

 

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LA CAPITALE

Nassau

(172.000 ab.). Capitale e porto di Bahama, nell'Isola di New Providence. Rinomato centro turistico con aeroporto internazionale, è assai frequentato anche d'inverno per il suo clima mite. Le attività industriali sono modeste e riguardano prevalentemente la cantieristica e la lavorazione di prodotti agricoli.

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