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PRESENTAZIONE - IL TERRITORIO - LA MERVEILLE E IL FENOMENO DELLE MAREE - L'ECONOMIA - CENNI STORICI

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ARTE, CULTURA E LETTERATURA IN FRANCIA - Il Medioevo - Il Rinascimento - Il Seicento - Il Secolo dei Lumi - L'Ottocento - Il Novecento

LA CAPITALE - Parigi - QUARTIERI E MONUMENTI DI PARIGI - Ile de la Cité e Ile St-Louis - La Rive Droite

QUARTIERI E MONUMENTI DI PARIGI - Il Marais - La via trionfale - La Défense - I Grands-Boulevards - La Rive Gauche

QUARTIERI E MONUMENTI DI PARIGI - Il Quartiere Latino - Dalla Tour Eiffel a Montparnasse

QUARTIERI E MONUMENTI DI PARIGI -  I grandi musei di Parigi - Musée du Louvre - Musée d'Orsay - Beabourg - I DINTORNI DI PARIGI - Fontainebleau - Versailles

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GEOGRAFIA - EUROPA - FRANCIA

LA CAPITALE

Parigi

(2.142.800 ab.; agglomerato urbano 9.794.000 ab.). Capitale della Francia e capoluogo della regione Île-de-France (12.012 kmq; 11.131.400 ab.), sorge sulla Senna, alla confluenza della Marna e dell'Oise, nel vasto bacino parigino. Nell'Île de la Cité, nucleo centrale della città, vi sono tracce di presenza umana che risalgono al Neolitico. Quest'isola gode di un'ottima posizione geografica, grazie a una serie di alture che la circondano e la proteggono. I Parisi, la tribù da cui la città trae il nome attuale, vi si insediarono nel III sec. a.C. e ne fecero la loro capitale. Conquistata dai Romani nel 52 a.C., essa fu chiamata Lutetia. Dopo l'avvento dei Franchi, e con la dinastia dei Capetingi, Parigi divenne una delle città medioevali più importanti d'Europa (XII sec.). In questo periodo storico vennero edificati la parte centrale del Louvre e la cattedrale di Notre-Dame, uno dei maggiori esempi dello stile gotico francese (1163). Il secolo che seguì vide sorgere la Sainte-Chapelle e la Sorbonne, ancora oggi attivissima università. La crescita urbana conobbe una battuta d'arresto a causa dei frequenti soggiorni dei regnanti nei castelli della Loira, ma riprese con vigore dopo i contrasti religiosi, sotto il Regno di Enrico IV. Nei secc. XVII e XVIII Parigi venne trasformata da città fortificata in centro urbano, organizzato in modo efficace e dinamico; risalgono a questo periodo l'Hôtel des Invalides e la Place Louis XIV, oggi Place de la Concorde. L'Impero napoleonico celebrò i suoi fasti anche attraverso le opere edilizie; sotto Napoleone I furono costruiti gli archi del Carrousel e dell'Etoile e la chiesa della Madeleine. Il Secondo Impero diede a Parigi un aspetto urbano di maggior respiro con la creazione di ampie strade e piazze, ricavate dallo sventramento di vecchi quartieri, e con l'apertura al pubblico delle aree riservate al verde (Bois de Boulogne e Bois de Vincennes). Alla fine del XIX sec. fu innalzata la Tour Eiffel (1889), capolavoro d'ingegneria rimasto a simbolo della città. Gli ultimi vent'anni sono caratterizzati dalla ricerca architettonica; la Tour Montparnasse, il complesso commerciale di Les Halles, il centro culturale G. Pompidou a Beaubourg sono alcuni esempi di realizzazione di strutture d'avanguardia, in netto e voluto contrasto con lo stile della cornice urbana in cui essi sono inseriti. Parigi si presenta oggi come una delle maggiori metropoli mondiali e raccoglie circa il 17% degli abitanti della Francia. Il gigantismo preoccupa i suoi amministratori che hanno tentato di risolvere, in parte riuscendovi, il difficile problema della sua gestione, dividendo la città in 20 circondari (arrondissements), numerati progressivamente a seconda della distanza dal Museo del Louvre. Vi è inoltre la banlieue che costituisce l'agglomerato urbano formato da 280 comuni, con una popolazione assai superiore a quella della città. Il centro di Parigi è tipico per una certa omogeneità architettonica che si manifesta nelle piccole strade piene di negozi e botteghe di artigiani, oppure nelle maestose costruzioni del quartiere degli affari o ancora nelle zone dei commerci di lusso (rue-Faubourg-Saint-Honoré) o dei grandi magazzini (Galéries Lafayette, Printemps). Cinque sono i quartieri dove si accentrano le attività turistiche e precisamente: il grande Boulevard des Champs-Elysées, Pigalle-Montmartre (con la caratteristica piazzetta degli artisti, la Place du Tertre) e ancora Saint-Germain-des-Prés, Montparnasse e il Quartiere Latino. Quest'ultimo è anche il quartiere più denso di licei, università e istituti di ricerca. Vasta è la zona dedicata alle ambasciate e ai ministeri ed è dominata dalla monumentale costruzione de Les Invalides e dell'Ecole Militaire. L'enorme quantità e varietà degli abitanti di Parigi lavora prevalentemente nel settore terziario. La città, oltre a dover assolvere a tutti i compiti di una capitale di Stato, ospita il maggior numero di convegni, conferenze e seminari che si svolgono in Europa. Essa deve anche saper fronteggiare il grande numero di turisti che ininterrottamente vi si riversano. È sede di 70 teatri, 80 musei, 170 biblioteche e 12 università, e la maggior parte dell'informazione francese è appannaggio della sua capitale. Benché subordinato al terziario, anche il settore secondario è presente e occupa un posto di rilievo. Accanto alle industrie tradizionali, come quella dell'alta moda, della bigiotteria, dei profumi, dell'oreficeria e dell'arredamento, si è ultimamente molto sviluppata, con metodologie tecnicamente avanzate, la produzione meccanica, aeronautica, elettrotecnica e chimica.

Grattacieli di un moderno quartiere di Parigi

Parigi: Il centro culturale G. Pompidou a Beaubourg

Parigi: Les Halles

Parigi: suggestivi scorci della capitale francese

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QUARTIERI E MONUMENTI DI PARIGI

Ile de la Cité e Ile St-Louis
L'Ile de la Cité e l'Ile St-Louis, con i loro otto ponti (e collegate a loro volta dal Pont St-Louis), uniscono la Rive Droite e la Rive Gauche della Senna, da sempre considerate diverse e in un certo senso antitetiche.

L'Ile de la Cité ospitò la città primitiva (la tribù celta dei parisii la occupò dal 52 a.C.) e mantenne un tracciato viario fortemente irregolare fino ai grandi lavori urbanistici attuati durante il Secondo Impero, dopo la metà dell'800. Solo parte di rue Chanoinesse e Place Dauphine conservano tuttora l'assetto precedente, lontano dalla regolarità che Georges Haussmann volle dare alla città. Oggi il palazzo di Giustizia, la Prefettura, un grande ospedale e il tribunale del Commercio hanno trasformato la Cité in un caotico quartiere amministrativo: solo il mercato dei fiori, in Place Louis-Lépine, è una piccola oasi di quiete. Diversa è l'Ile St-Louis: gli edifici costruiti a metà '600 compongono un insieme classico e omogeneo; nelle vie abitate da politici, letterati e appassionati della vecchia Parigi si respira la tranquillità della provincia.

Palais de Justice. Comprende un insieme di costruzioni molto diverse tra loro, come il palazzo di Giustizia vero e proprio, la Conciergerie e la Ste-Chapelle. Nel medioevo il castello era abitato dai re di Francia fino a quando, nel 1358, si trasferirono al Louvre. Poco resta del periodo medievale: si è conservata la Ste-Chapelle e, a Nord, la tour de l'Horloge insieme alle tre torri circolari: tour César, tour d'Argent e tour Bonbec. Il palazzo divenne sede del Parlamento nel 1357; gravi incendi nel '600 e nel '700 costrinsero a restaurarlo e a ingrandirlo ulteriormente. L'entrata principale è sulla cour du Mai (corte di Maggio), dove il cancello di ferro battuto del 1787 separa la corte dalla strada; l'imponente facciata a colonne doriche preceduta da una scalinata fu costruita nel 1786 da Pierre Desmaisons e Jacques Antoine. Durante la Rivoluzione l'edificio fu trasformato in palazzo di Giustizia. Nella Chambre Dorée (camera d'oro) furono condannati molti personaggi celebri, tra cui Maria Antonietta.

Ste-Chapelle. È uno scrigno monumentale costruito nel 1242, forse da Pierre de Montreuil, per contenere le reliquie della "Passione" riunite da Luigi IX (ora conservate a Notre-Dame). L'altissima guglia, rivestita in piombo, è stata rifatta nel 1857. La facciata è composta da due portici sovrapposti; le decorazioni dell'entrata con la statua della Vergine sono dell'800. La chiesa contiene in realtà due cappelle sovrapposte: in quella inferiore, destinata al personale di servizio, le volte sono sorrette da quattordici colonne restaurate nell'800. Le pietre tombali del pavimento del '300 e del '400 sono l'unica parte originale di tutto l'insieme. La cappella superiore, riservata alla famiglia reale e ai grandi ufficiali, con le sue immense vetrate, risplende come un caleidoscopio. L'innovazione tecnica di inserire rinforzi di metallo nella muratura delle volte a ogiva ha permesso di sostenere questa fragile struttura. L'iconografia delle vetrate riprende l'Antico Testamento: su 1134 scene, 720 dovrebbero risalire al '200. Il rosone centrale risale invece al '400 e descrive gli avvenimenti dell'Apocalisse. Le due nicchie che si fronteggiano ai lati dell'abside erano i posti riservati alla famiglia reale.

Conciergerie. È dal quai de la Mégisserie, sulla sponda opposta della Senna, che si ha la migliore visuale di questo palazzo, già sede del Parlamento e della Cancelleria sotto Carlo V (1364-80), nonché prima prigione di Parigi, ancora in funzione fino alla fine della Rivoluzione. La salle des Gardes, costruita nel '300, era l'anticamera del Parlamento situato al piano superiore. Accanto, la salle des Gens d'Armes, tra gli esempi più belli di architettura civile medievale, fu costruita nel 1301-15. In fondo una scala a chiocciola, rifatta nell'800, conduce alle cucine. Si raggiungono poi le prigioni, per le quali passarono tutti gli illustri reclusi degli anni rivoluzionari: la cella di Maria Antonietta è stata fedelmente ricostruita.

Place Dauphine. Si trova al vertice dell'isola ed è chiusa dal Palais de Justice. La forma triangolare con il suolo in terra battuta, un'ottima libreria, alcuni ristoranti e gallerie d'arte rendono la piazza una delle più affascinanti della città. Costruita nel 1607, si estende dove un tempo si trovavano tre isolotti circondati da canneti che vennero in parte utilizzati come basi del Pont Neuf.

Pont Neuf. Molto amato dai pittori, da Callot a Pissarro, a Derain, che lo hanno raffigurato in varie versioni. L'artista concettuale Christo l'ha "impacchettato" nel 1985. Nonostante il nome, è il più antico ponte di Parigi: iniziato nel 1578, fu inaugurato da Enrico IV nel 1607. Ebbe subito un grande successo per la sua ampiezza e per i marciapiedi, che permettevano di camminare al riparo dal fango della strada e dai cavalli. Primo ponte senza abitazioni, è fornito di spiazzi semicircolari usati un tempo da venditori, saltimbanchi e dentisti ambulanti.

Place du Parvis-Notre-Dame. La piazza è il centro sia della Cité, sia della città: è da qui che si misurano le distanze delle strade nazionali. Sul pavimento una placca in bronzo indica questo punto simbolico. Verso la Senna si trova lo square Charlemagne con la statua del re a cavallo con Orlando e Oliviero e, a Nord, l'Hôtel-Dieu, l'ospedale costruito in stile neofiorentino nel 1866-78. Sotto il pavimento della piazza, nella Crypte du Parvis-Notre-Dame, sono messe in luce le varie fasi di costruzione di questa zona della città. Nelle vetrine sono esposti numerosi oggetti ritrovati durante gli scavi. Il Petit Pont, che unisce la piazza alla riva sinistra, ha 2.000 anni ed è il più corto di Parigi (40 m). Nel periodo romano collegava la Cité con la strada principale della cittadina, rue St-Jacques. Nel Medioevo, come tutti i ponti, era a pagamento, tranne che per i saltimbanchi.

Notre-Dame. Per le sue proporzioni e l'equilibrio misterioso tra linee orizzontali e verticali, la cattedrale di Notre-Dame è tra le più belle e armoniche costruzioni gotiche di Francia. Frutto di successive trasformazioni, dal 1163 fino al 1330, si conosce il nome del fondatore, il vescovo Maurice de Sully, ma non quello del primo architetto. Nella seconda metà del '200 Jean de Chelles e Pierre de Montreuil aggiunsero le cappelle e il transetto con i meravigliosi rosoni. Tra il 1296 e il 1325 Jean Ravy terminò le cappelle a Nord e costruì gli archi aggettanti dell'abside di 15 m di ampiezza. Nell'800 Viollet-le-Duc restaurò la guglia alta 90 m in legno di rovere e ricoperta da 750 kg di piombo, collocò sopra i tre portali le statue in sostituzione di quelle distrutte durante la Rivoluzione perché credute dei re di Francia (invece erano i re di Giudea e di Israele) e all'interno restaurò l'abside. La facciata è dominata da due torri alte 69 m. Il portale di S. Anna, a destra, è caratteristico dello stile che regnava in città attorno alla metà del XII secolo quando la tecnica scultorea si ispirava ai lavori in metallo: la Vergine è rappresentata in trono. Il portale a sinistra e quello centrale, con sculture più monumentali e di maniera, sono del '200. La pianta della cattedrale è a cinque navate e misura 127,50 x 48 m, con 33,10 m di altezza sotto le volte. Sette cappelle per lato costeggiano le due navate laterali e quindici cappelle si distribuiscono attorno all'abside. I due rosoni del transetto, che misurano 13 m di diametro, sono tra i più belli della città. Le magnifiche boiseries nel coro e le statue di Luigi XIII e Luigi XIV inginocchiati ai lati dell'altare maggiore, di Guillaume Coustou e Antoine Coysevox, sono esempi importanti della scultura dei primi del '700. La sacrestia contiene il Tesoro della Cattedrale: manoscritti e reliquiari, come quello della corona di spine e quello della Croce Palatina.

La cattedrale di Notre-Dame a Parigi

Visita virtuale all'interno della cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Veduta della navata centrale

Ricostruzione virtuale della cattedrale di Notre-Dame a Parigi

Ile St-Louis. Lungo il quai de Bourbon si susseguono bei palazzi seicenteschi, come l'Hôtel de Jassaud, i cui frontoni della facciata, il balcone e il portale sono stati dichiarati monumento nazionale, e come l'Hôtel Charron, che nella facciata, con una torretta sulla sinistra, ricorda l'architettura militare. L'Hôtel de Lauzun, al n. 17 di quai d'Anjou, costruito nel 1657, fu abitato nel 1842 da Charles Baudelaire e da Théophile Gautier: l'interno conserva le boiseries e i soffitti dell'epoca. Al centro dell'isola corre la rue St-Louis-en-l'Ile, strada viva e allegra, con numerose gallerie e librerie, tra cui la famosa Ulysse. La chiesa di St-Louis-en-l'Ile, costruita nel 1644 da Louis Le Vau, è segnalata da lontano da un orologio (1741) che assomiglia a un'insegna. L'interno rappresenta un buon esempio di decorazione barocca. È invece in stile rocaille la facciata dell'Hôtel de Chenizot: il portale e il balcone sono tra gli esempi più interessanti della città. Lungo il quai d'Orléans si trova la Bibliothèque Polonaise, creata nel 1838, con una bella sala consacrata a Chopin.

Si può fare ritorno verso l'Ile de la Cité attraversando la Senna sul Pont de la Tournelle, costruito in pietra nel 1656 perché quello precedente, in legno, veniva continuamente distrutto dalle inondazioni. In quai de la Tournelle i bouquinistes con i loro libri costeggiano la strada. Al piano terra del celebre ristorante La Tour d'Argent, aperto nel 1582 durante il regno di Enrico II, si può visitare il Museo della Tavola. L'Hôtel de Miramion ospita invece il Musée de l'Assistance publique, che espone oggetti e documenti sulla storia degli ospedali di Parigi. Percorsi il quai de Montebello e il quai St-Michel, si giunge in Place St-Michel, luogo storico del '68 parigino, con la fontana eseguita da Davioud nel 1860 e la scultura in bronzo di Duret.

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La Rive Droite
I confini geografici della Rive Droite, grande quartiere immaginario, racchiudono tutta la Parigi a Nord della Senna, escludendo i villaggi che furono inglobati nella capitale a partire dall'800, come Montmartre. Ma se il mondo degli affari, le sedi delle banche e il lusso sono tra le componenti che contraddistinguono questa metà di Parigi, lo spirito "da Rive Droite" si ritrova soprattutto nell'atmosfera aristocratica che aleggia nell'aria e tra le persone che la abitano: è per questo modo di sentire che si perpetua la contrapposizione con la Rive Gauche.

Dalle Tuileries a St-Roch. Dai giardini delle Tuileries, passando per Place de la Concorde, punto nevralgico della città, fino alla chiesa di St-Roch, si attraversano alcuni tra i quartieri più importanti della riva destra. Uomini d'affari e turisti percorrono incessantemente le strade irregolari che si sviluppano tra rue de Rivoli e Place Vendôme, dove i vecchi negozi di quartiere si alternano con quelli alla moda e i bar con i sofisticati ristoranti giapponesi di rue du Mont-Thabor. In rue des Capucines, in rue St-Honoré o nella piazza della Madeleine la storia di tutti i giorni si mescola con alcune vecchie tradizioni ottocentesche: la drogheria Hédiard esiste da oltre 130 anni, Caviar Kaspia dal 1927 ha fatto conoscere il caviale ai parigini e Fauchon, aperto dal 1886, offre oltre 2000 prodotti, tra cui il miele raccolto sui tetti della vicina Opéra.

Jardin des Tuileries. Nascosti tra meravigliosi ippocastani, piccoli bistrot degni dei migliori quadri impressionisti accolgono i parigini per un appuntamento a mezzogiorno. Accanto, le giostre colorate continuano a girare senza sosta. Dal giardino, che si estende da Place du Carrousel a Place de la Concorde, si sviluppa la grandiosa prospettiva che, lungo gli Champs-Élysées, porta fino alla Grande Arche della Défense. Progettato nel suo aspetto attuale nel 1664 da André Le Notre, il giardino copre 28 ettari e può essere considerato un museo all'aperto per le statue che lo decorano. L'idea di Le Notre fu quella di utilizzare il pendio naturale del terreno movimentandolo con terrazze. Le due più importanti sono quelle che corrono lungo i lati: una costeggia la Senna, l'altra rue de Rivoli, fino all'entrata principale su Place de la Concorde, e sorreggono, verso la piazza, i due padiglioni dell'Orangerie e del Jeu de Paume, costruiti durante il Secondo Impero. La terza, di dimensioni minori, che collega il Jardin du Carrousel alle Tuileries, è opera di Ieoh Ming Pei (1993) e ricopre il tunnel del Général-Lemonnier. Vicino a Place de la Concorde si trovano sculture di Coustou, di Van Clève e, sorrette dai pilastri del cancello, le copie della Fama e di Mercurio di Antoine Coysevox.

Place de la Concorde e dintorni. Luogo della ghigliottina durante la Rivoluzione, Place de la Concorde è stata teatro di feste sontuose durante il Primo e il Secondo Impero e nel 1866 fu per la prima volta illuminata con lampade a gas. La monumentale piazza, oggi un giardino di pietra e di automobili, è più che altro il prolungamento delle Tuileries, anche se idealmente si trova all'intersezione geometrica fra il Louvre, l'Arco di Trionfo, la Madeleine e il Palais Bourbon (sulla riva destra); la forma è quella di un quadrilatero aperto, delimitato solo da due palazzi a Nord. Quando nel 1753 Jacques-Ange Gabriel disegnò il progetto, il ponte (Pont de la Concorde) non esisteva ancora e la piazza doveva sembrare una meravigliosa terrazza sul fiume, con fossati verdeggianti e con al centro la statua a cavallo di Luigi XV. Ai lati di rue Royale, Gabriel elevò due imponenti palazzi nel 1757-70: in quello verso rue de Rivoli risiede il Ministero della Marina, in quello a Ovest l'Hôtel Crillon, uno dei più lussuosi di Parigi; a fianco, l'Ambasciata americana. Chiamata Place de la Concorde dopo l'ultimo decreto della Convenzione del 1795, durante il regno di Luigi Filippo venne trasformata da Jakob Ignaz Hittorff che, al posto di una statua della Libertà presente durante la Rivoluzione, innalzò l'obelisco di Luxor, regalato dal vice-re d'Egitto Mohammed Ali a Luigi Filippo nel 1831; il monolite, in granito rosa di Assuan, che decorava l'entrata del tempio di Ammone a Tebe, pesa 230 t ed è alto 22,86 m: sulle quattro facce sono celebrate, in geroglifico, le vittorie militari di Ramesse II (XIII sec. a.C.). Ai suoi lati, due fontane disegnate da Hittorff rappresentano la Navigazione fluviale e quella marittima.

Dal ponte della Concorde si gode una bella vista su Parigi. All'angolo con rue St-Florentin, l'Hôtel St-Florentin è stato disegnato da Jacques-Ange Gabriel in modo da non alterare le proporzioni della piazza. I negozi di rue Royale, che da Place de la Concorde porta alla Madeleine, sono tra i più conosciuti della città. Il celebre ristorante Maxim's evoca con il suo nome le cene belle époque; Lachaume dal 1845 continua a essere il miglior fiorista della Rive Droite; poco distante si apre la Galerie Royale, dove si trovano i cristalli di Lalique e le porcellane di Bernardaud, mentre la vetrina di Ladurée dal 1862 tenta il passante con i suoi meravigliosi dolci.

Place de la Madeleine. Il mercato dei fiori esiste qui dal 1832 e al n. 9 Marcel Proust visse la sua infanzia. Nello stesso palazzo si trova il ristorante Lucas Carton, che conserva una decorazione del 1903, elaborata come la sua cucina. La piazza fu ultimata nel 1842 su disegno di Théodore Charpentier.

Ste-Marie-Madeleine. La Madeleine, come la chiamano i parigini, fu costruita per terminare rue Royale in modo monumentale e fare da contrappeso al Palais Bourbon al di là della Senna. Ispirata ai templi greci, circondata da 52 colonne corinzie di impressionante dimensione, la chiesa misura 108x43 m ed è alta 30 m. Posata la prima pietra nel 1764, ma non ancora terminata ai tempi della Rivoluzione, divenne con Napoleone tempio alla Gloria. Fu consacrata durante la Restaurazione (1845). L'interno è a navata unica coperta da tre cupole; nel vestibolo a sinistra, la scultura il Battesimo di Cristo è uno dei capolavori di François Rude.

Rue St-Honoré. Gli antiquari, i gioiellieri, le vetrine del prêt-à-porter non lasciano dubbi sul carattere di questa via, che era l'arteria principale della Rive Droite. Al n. 115 sopravvive una farmacia del 1715, che forniva creme di bellezza a Maria Antonietta. Da rue Royale a rue du Louvre, la via è disseminata di palazzi importanti del '700. Il palazzo di madame Geoffrin, per esempio, era conosciuto per il suo salotto letterario che dal 1750 al 1777 ospitò, tra gli altri, i pittori Van Loo, Boucher e Maurice La Tour, nonché l'architetto Sufflot e molti enciclopedisti.

Place Vendôme. Insieme a Place des Victoires è considerata uno degli interventi più riusciti dell'architettura classica francese. L'odierna forma ottagonale fu disegnata da Jules Hardouin Mansart nel 1699. I palazzi che la circondano sono simili nell'estetica e in armonia tra loro: al centro dei lati lunghi e negli angoli si trovano gli avancorpi con frontoni triangolari sostenuti da colonne. Il piano terra è scandito da arcate piene e le finestre dei due piani superiori sono alternate da lesene con capitelli corinzi come gli avancorpi, mentre nei tetti si aprono splendide mansarde. Dalla seconda metà dell'Ottocento in poi la piazza e i suoi dintorni ospitano le più rinomate gioiellerie di Parigi, nonchè molte banche internazionali. Vi sono inoltre boutique d'alta moda e alberghi storici, come l'Hôtel Ritz (aperto nel 1898), dove Marcel Proust vi organizzò, il 1° luglio del 1907, il suo primo grand dîner e dove soggiornarono Scott Fitzgerald ed Ernest Hemingway. Prima della Rivoluzione, al centro della piazza si ergeva una statua equestre di Luigi XIV vestito da imperatore romano. Napoleone vi fece erigere nel 1806 una gigantesca colonna in bronzo sul modello della colonna Traiana di Roma.

Place Vendôme a Parigi

St-Roch. La bella chiesa barocca è tra le più ricche di sculture e di pitture di Parigi, fra cui la Natività di Michel Anguier (1665). Iniziata su progetto di Jacques Lemercier nel 1653, fu portata a termine nel '700 da Jules Hardouin-Mansart e da Robert de Cotte (la facciata). Vi sono sepolti personaggi illustri (tra gli altri, l'architetto di Versailles Andrè le Notre, Pierre Corneille e Diderot).
In quest'area della riva destra si trovano anche l'Opéra, simbolo del Secondo Impero, realizzata dall'architetto Charles Garnier e inaugurata nel 1875; nonché, a Est dell'Avenue de l'Opéra: l'edificio della Comédie Française (fondata nel 1680), dove, tra i vari cimeli, è conservata la poltrona che Molière utilizzava per interpretare il suo Malato immaginario; il Palais Royal, appartenuto nel '600 al cardinale Richelieu e poi alla casa reale degli Orléans fino al 1848 (oggi vi si trova la sede del Consiglio di Stato); la Bibliothèque Nationale de France, voluta da re Carlo V (1364-80) per conservare "tutto il sapere del mondo"; la reale Place des Victoires e la vicina chiesa di Notre-Dame des Victoires, il cui abside è arricchito da sette tele di Carl Van Loo, capolavori dell'arte religiosa del '700; il secentesco Temple de l'Oratoire (o Tempio dell'Eloquenza), realizzato su disegno di Jacques Lemercier; la Place du Louvre (e, naturalmente, il celeberrimo Musée du Louvre); la Place du Châtelet; la vasta zona pedonale e commerciale di Les Halles e la bellissima chiesa gotico-rinascimentale di St-Eustache; e infine, ai confini con il quartiere del Marais, il Centro Nazionale d'Arte e di Cultura George Pompidou all'interno del Beaubourg e, proprio di fronte all'Ile de la Cité, la Tour Saint-Jacques, eretta tra il 1508 e il 1522 nel più puro e spettacolare stile gotico-fiammeggiante.

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