Dizionario della Medicina Convenzionale e delle Terapie Alternative

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MEDICINA CONVENZIONALE: SPECIALIZZAZIONI MEDICHE - ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA - ANATOMIA PATOLOGICA - ANESTESIOLOGIA - CHIRURGIA - DERMATOLOGIA - EPIDEMIOLOGIA - FISIATRIA E RIABILITAZIONE - GENETICA MEDICA - MEDICINA DI BASE - MEDICINA INTERNA - MEDICINA NUCLEARE - MEDICINA PREVENTIVA - NEUROLOGIA - ODONTOIATRIA - OFTALMOLOGIA - OSTETRICIA E GINECOLOGIA - OTORINOLARINGOIATRIA - PEDIATRIA - PSICHIATRIA - RADIOLOGIA - UROLOGIA

Medicina convenzionale - Le Terapie alternative - DIGITOPRESSIONE - AGOPUNTURA - AROMATERAPIA - MEDICINA AYURVEDICA - TECNICHE CORPOREE - ERBE CINESI - CHIROPRATICA

FITOTERAPIA - (TERAPIA CON LE ERBE) - OMEOPATIA - IDROTERAPIA - MEDICINA  PSICOSOMATICA - MEDICINA NATUROPATICA - NUTRIZIONE E DIETA - OSTEOPATIA - COME GLI SPECIALISTI OTTENGONO LA QUALIFICA

COME SCEGLIERE IL PROPRIO MEDICO O L'ESPERTO DI MEDICINE ALTERNATIVE - MEDICINA CONVENZIONALE - MEDICINA  ALTERNATIVA - A  PROPOSITO DELLA  FITOTERAPIA - RICETTE  ERBORISTICHE - INFUSI - DECOTTI - TINTURE - SCIROPPI - IMPACCHI - IMPIASTRO - OLI - CREME - UNGUENTI - POLVERI - CAPSULE - PROVE - POTENZE - SCEGLIERE UN RIMEDIO - REGOLE  PER  L'USO  dei prodotti Omeopatici - SICUREZZA DELLE ERBE

DIZIONARIO DELLA MEDICINA CONVENZIONALE E DELLE TERAPIE ALTERNATIVE.

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COME SCEGLIERE IL PROPRIO MEDICO O L'ESPERTO DI MEDICINE ALTERNATIVE.

Diventare un paziente significa diventare un consumatore, con le stesse possibilità e gli stessi diritti di un acquirente di qualsiasi altro servizio o prodotto. Per ottenere soddisfazione sul mercato della medicina, dovete sapere come trovare o cambiare medico, quale tipo di rapporto dovete aspettarvi e quando è meglio ascoltare un secondo parere.

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MEDICINA CONVENZIONALE.

Se cercate un medico che sorvegli il vostro stato generale di salute (e suggerisca anche le visite specialistiche necessarie), una buona scelta, nell'ambito della medicina convenzionale, è rappresentata da un medico generico che ponga l'accento sulle cure di base a lungo termine. Quando cercate gli eventuali candidati, potete chiedere nomi e consigli all'ospedale o alla farmacia della vostra zona. Familiari e amici possono fornirvi opinioni utili, basate sulle loro esperienze con determinati medici. Nella vostra ricerca, non esitate a dare importanza a considerazioni personali, come la preferenza per un medico uomo o donna, più giovane o più anziano. Se seguite religioni o filosofie che possono influenzare notevolmente le vostre scelte terapeutiche,siate certi di scegliere un medico che rispetti il vostro punto di vista. Assicuratevi che il medico sia disposto a venire a domicilio, se necessario. Alcuni medici di base sono specialisti: se avete particolari problemi di salute, può essere utile cercare un medico che sia anche specialista in quel campo; per esempio, se non siete più giovani, potete rivolgervi a un medico di base specialista in geriatria. Il rapporto fra medico e paziente è fondato sul mutuo rispetto, la fiducia e l'informazione: dovete tenerlo a mente nella valutazione di un possibile medico di base. Il vostro medico deve dedicare del tempo per spiegarvi le procedure mediche e per discutere le alternative terapeutiche, evitando sempre il linguaggio strettamente scientifico, fonte di confusione, e permettendovi di porre domande e di aggiungere le vostre osservazioni. Sebbene cortesia e modi rassicuranti non siano il metro di giudizio della sua abilità, il medico deve essere amichevole e disponibile. Rispettate e assolvete sempre gli impegni che intercorrono fra medico e paziente presentandovi con puntualità agli appuntamenti,portando a termine le terapie e riferendo immediatamente ogni nuovo sintomo e/o gli effetti collaterali dei farmaci. Se il medico vi consiglia un intervento chirurgico, se diagnostica una malattia debilitante o fatale o se prescrive una terapia complessa o molto costosa, dovreste richiedere un secondo parere. Avete un diritto assoluto di ottenerlo; tanto più che molte assicurazioni richiedono effettivamente un secondo parere prima di approvare il rimborso di alcuni trattamenti. Su vostra richiesta, il medico deve rilasciarvi rapidamente un referto e deve essere anche disposto a condividere la vostra documentazione con altri medici. Se siete restii a chiedere un referto al vostro medico, per ottenerlo potete rivolgervi a un ospedale.

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M E D I C I N A  ALTERNATIVA.

Se cercate un medico alternativo, può essere utile seguire anche i consigli di un medico convenzionale. I gruppi di persone affette dalla stessa malattia o i libri sulla medicina alternativa possono essere buone fonti di nomi o di associazioni di medici che praticano una disciplina alternativa. È importante scoprire se il terapeuta cui vi volete rivolgere ha seguito studi sufficientemente approfonditi. Diffidate sempre di chiunque esprima ostilità o derisione verso la medicina ufficiale o faccia grandiose promesse di miracoli. Cercate di ottenere informazioni esplicite sul trattamento cui sarete sottoposti e ricordate che siete voi ad avere l'ultima parola in ogni fase del processo terapeutico. Innanzi tutto, date ascolto al vostro istinto e al vostro g i u d i z i o.

A  PROPOSITO DELLA  F I T O T E R A P I A.

R I C E T T E  ERBORISTICHE.

La preparazione delle erbe a scopo terapeutico è più un'arte che una scienza e le ricette abbondano. Le preparazioni fatte in casa in genere differiscono da quelle vendute nei negozi specializzate  persino queste sono diverse da erboristeria a e r b o r i s t e r i a. La dose riportata sull'etichetta di un prodotto da banco potrebbe essere diversa da quella indicata in una ricetta per la preparazione a domicilio. Le tre preparazioni base di erbe sono i decotti, gli infusi e le tinture. Possono essere preparati con erbe fresche o essiccate. La quantità di erba da utilizzare è diversa a seconda del tipo di pianta. Le preparazioni per uso esterno comprendono impacchi e impiastri (per la cura delle ferite e il trattamento degli stiramenti muscolari), oli, creme e unguenti per i disturbi cutanei. Alcune erbe sono più efficaci se assunte in combinazione con altre. Ad esempio, le erbe cinesi sono più spesso usate in combinazioni; dato che la mistura di diverse erbe non è cosa semplice, consultate un esperto.

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I N F U S I.

Un alle erbe, o infuso, viene preparato con le foglie, i fiori o i gambi di una pianta. Per fare l'infuso prendete da uno a due cucchiaini di erba essiccata e metteteli in una tazza (la capienza di una tazza corrisponde sempre a circa 0,25-0,30 litri),raddoppiatene la quantità se utilizzate delle erbe fresche. Versatevi sopra una tazza di acqua bollente appena tolta dalla fiamma e lasciate riposare in infusione per 10-20 minuti. Filtrate prima di bere. Se desiderate coprire un gusto particolarmente amaro, aggiungete dello zucchero, miele o limone. Le foglie e i fiori non vengono bolliti perché la bollitura disperde una quantità eccessiva dei loro componenti volatili. Potete prepararne quantità superiori, utilizzando 15-30 g di erba essiccata (30-60 g se fresca) ogni due tazze d'acqua. Un'altra possibilità è comprare le bustine già pronte contenenti l'erba nei negozi specializzati. Fate attenzione chele bustine già pronte sono meno forti del prodotto sfuso. Gli infusi perdono il loro valore medicinale dopo alcune ore di esposizione all'aria, ma in frigorifero, in un contenitore a chiusura ermetica, possono durare fino a tre  g i o r n i.

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D E C O T T I.

Un decotto è un estratto acquoso ottenuto dalla corteccia,dalla radice e, talvolta, dai ramoscelli, dalle bacche o dai semi di una pianta. Queste parti legnose necessitano di essere bollite per estrarre i loro costituenti attivi. Per preparare un decotto frantumate un cucchiaio da tavola di erba essiccata o 2-3 cucchiai di erba fresca; è meglio utilizzare un pentolino smaltato, di ceramica o di pirex; versate due tazze di acqua calda sull'erba, portate a ebollizione e mantenete a fuoco lento per 10-15 minuti. Filtrate prima di bere. Il decotto può essere bevuto sia caldo che freddo. Come per gli infusi, è meglio preparare il decotto di volta in volta, ma è possibile conservarlo per 2 o 3 giorni in frigorifero se posto in un contenitore ermeticamente  c h i u s o.

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T I N T U R E.

Per la tintura si usa l'alcol al fine di ottenere un estratto più concentrato di quello degli infusi o dei decotti. La proporzione tra erba e alcol e il tempo di preparazione possono variare, ma in genere occorre circa un etto di erba essiccata grezza o sbriciolata e due tazze di alcol etilico puro (quello che si usa per la preparazione dei liquori).L'alcol deve coprire completamente l'erba (perciò usatene pure di più, se necessario). Se usate l'erba fresca, raddoppiatela quantità sia dell'erba che dell'alcol. Mettete il tutto in un contenitore o in una bottiglia opaca che possa essere chiusa ermeticamente. Lasciate a temperatura ambiente(20-25 °C), ma lontano dalla luce solare diretta. Evitate di lasciare il contenitore su mobili che potrebbero corrodersi. Il contenitore va agitato due volte al giorno per due settimane. Dopo decantate la parte liquida versandola in un altro contenitore o bottiglia opachi che porrete in un luogo fresco, lontano dalla luce solare, per evitare l'indebolimento della tintura. Le dosi usuali sono da 10 a 30 gocce di tintura assunta pura o diluita con acqua o uno sciroppo da due a quattro volte al giorno. L'alcol contenuto nella tintura la conserva fino a due anni dalla preparazione; però le tinture preparate con erba fresca possono avere una durata inferiore rispetto a quelle preparate con erba essiccata. Le tinture costituiscono il prodotto base per compresse e unguenti e possono essere aggiunte all'acqua del bagno. Non usate mai l'alcol metilico o l'alcol industriale per preparare una tintura poiché sono tossici; il rum, il gin e il brandy sono degli ottimi solventi. Le donne in gravidanza, i bambini, i diabetici e chiunque debba evitare l'alcol possono utilizzare tinture preparate con aceto di mela o glicerina al posto dell'alcol etilico puro. Una possibile alternativa è rimuovere l'alcol dalla tintura: mettete la dose di tintura in una tazza con due cucchiai da tavola di acqua quasi bollente. Raffreddandosi, parte dell'alcol evaporerà.

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SCIROPPI.

Utilizzati per la tosse o per mascherare il sapore di una tintura, gli sciroppi sono preparati miscelando mezzo chilo di zucchero con una tazza di acqua in una pentola. Portate a ebollizione e lasciate a fuoco lento, continuando a mescolare, fino a che lo zucchero è tutto disciolto. Lasciate raffreddare e mettete lo sciroppo in una bottiglia scura in frigorifero.

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IMPACCHI.

Per fare un impacco caldo, immergete un tessuto di cotone o lino in un decotto o in un infuso ancora caldi. Strizzate il panno e applicatelo sulla parte lesa. Ripetete la procedura ogni volta che il panno si raffredda. Per il mal di testa fate un impacco freddo usando un infuso freddo.

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IMPIASTRO.

Un impiastro o cataplasma si usa come l'impacco, ma è l'erba stessa a essere applicata sulla parte. Versate una piccola quantità di acqua bollente sull'erba fresca sbriciolata. Lasciate per 2-5 minuti e poi strizzate via l'acqua. Potete anche usare le erbe essiccate facendole prima bollire per 3-5 minuti o le polveri, miscelandole con una quantità d'acqua sufficiente a fare una pasta. Mettete della garza o un pannicello sottile di cotone sull'area affetta e spalmate direttamente sulla garza l'erba così preparata. Coprite l'erba con un secondo pannicello o con del cellophane e lasciate in sede per un'ora.

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OLI.

Gli oli derivati dalle erbe sono utilizzati per i massaggi e come base per creme e unguenti. Questi oli, detti essenziali, sono concentrati e il dosaggio viene misurato in gocce. Quando vengono utilizzati per applicazioni cutanee, vengono prima mescolati con un veicolo oleoso come l'olio di mandorle, d'oliva o di cartamo. Gli oli  i n f u s i o n a l i vengono utilizzati come gli oli essenziali, ma si preparano a casa mediante infusione fredda o infusione calda. Usate l'infusione calda per le radici e le foglie spesse e legnose di piante come, ad esempio, il rosmarino. Scaldate 25-50 g di erba essiccata (se utilizzate l'erba fresca raddoppiate o triplicate la quantità) in due tazze di olio d'oliva o di mandorle o di cartamo. Assicuratevi che l'olio sia sufficiente a ricoprire l'erba. L'olio va semplicemente riscaldato, non fatelo bollire o produrre fumo. Dopo due ore, filtrate la mistura, facendola passare attraverso un panno di cotone, e mettete in una bottiglia di vetro a chiusura ermetica. Per i fiori e le foglie morbide, usate il metodo dell'infusione fredda. Sminuzzate l'erba essiccata e pigiatela in un contenitore di vetro coprendola con l'olio. Sigillate il contenitore e lasciatelo al sole per due giorni. Poi, per due o tre settimane, mettetelo in una stanza ben illuminata, ma al riparo dalla luce solare diretta, agitandolo ogni giorno. Filtrate e conservate in un contenitore scuro. Per un prodotto più concentrato, ripetete il procedimento una o più volte con lo stesso olio  i n f u s i o n a l e e  più erba essiccata.

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CREME.

Una crema è una preparazione a base di olio in acqua che viene facilmente assorbita dalla cute. Per una semplice crema, mescolate 10 gocce dell'olio essenziale desiderato con 75 g di una crema da viso vegetale pura.

UNGUENTI.

Gli unguenti sono rimedi privi d'acqua, oleosi o cerosi, che applicati formano uno strato protettivo sulla pelle, proteggendola dagli agenti ambientali e atmosferici che possono risultare irritanti causando, ad esempio, l'eritema da pannolino o altre irritazioni. Per preparare un unguento, miscelate in una pentola 4 parti di gelatina di petrolio e 1 parte di erba. Scaldate a fuoco lento per un'ora. Filtrate con una garza fine e versate il tutto in un contenitore di vetro lasciandolo raffreddare e solidificare prima di utilizzarlo. Le erbe possono essere fiori, foglie oppure radici, sia fresche che essiccate. Se si usano erbe fresche, mantenete sul fuoco fino ad aver fatto evaporare tutta la componente acquosa.

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POLVERI.

Le polveri sono derivate dalle erbe essiccate e possono essere cosparse sui cibi o nelle bevande, miscelate con l'acqua per fare un impiastro o utilizzate nelle capsule.

CAPSULE.

Le capsule possono essere fatte in casa usando gli involucri normali delle capsule di dimensioni tali da contenere 1/4 o 1/2 cucchiaino di erba in polvere. Riempite con la polvere le due metà della capsula e congiungetele. Vanno conservate in un contenitore opaco, al riparo della luce.

A PROPOSITO DEI RIMEDI OMEOPATICI. Il trattamento omeopatico non va confuso con gli altri tipi di terapie mediche. I suoi principi guida sono diversi da quelli della fitoterapia o della medicina convenzionale e sono stati sviluppati secondo criteri e regole peculiari. Se scegliete l'omeopatia, seguite scrupolosamente i precetti e non effettuate di vostra iniziativa sostituzioni di farmaci o rimedi senza prima esservi consultati con il vostro medico e con il vostro omeopata.

PROVE.

La maggior parte dei rimedi omeopatici sono preparati da estratti di erbe o piante che, in molti casi, sono velenose. La tossicità di questi estratti o "tinture madri" è proprio ciò che rende il prodotto utilizzabile a fini omeopatici. Si ritiene che una sostanza in grado, se non diluita, di indurre un certo gruppo di sintomi in un soggetto sano, possa, in una forma altamente diluita, curare sintomi simili che fanno la loro comparsa come malattia in un altro soggetto. Negli anni numerosi test sono stati eseguiti per individuare le sostanze più adeguate per il trattamento di specifici gruppi di sintomi. Questi test, conosciuti come prove, vengono eseguiti su soggetti sani ai quali viene somministrata la tintura madre non diluita o leggermente diluita. I sintomi mentali, emozionali e fisici causati da questo avvelenamento intenzionale, ma non fatale, vengono registrati e catalogati per definire l'intero spettro degli effetti attribuibili alla specifica sostanza. L'estratto viene poi diluito alla potenza omeopatica desiderata. In questo modo, sin dal secolo scorso, sono state testate più di 2000 sostanze.

POTENZE.

La potenza di un rimedio omeopatico è data dal rapporto di diluizione, cioè il rapporto tra la sostanza attiva e la base veicolante inattiva. Le diluizioni vengono espresse come decimali, cioè per un fattore 10, o come centesimali, cioè per un fattore 100. Le diluizioni decimali, etichettate con x o D o DH, sono ottenute con una parte della sostanza e nove parti di una soluzione idroalcolica di base; le diluizioni centesimali, indicate con C o CH, consistono di una parte di sostanza e 99 parti della soluzione base. Ulteriori diluizioni sono indicate da un numero davanti la x o la C. Per esempio, un rimedio etichettato 30CH è stato dapprima diluito 1 a 99, poi, una parte della miscela così diluita è stata di nuovo diluita con 99 parti della soluzione base e questo processo è stato ripetuto per un totale di 30 volte. Date le estreme diluizioni dei rimedi, è praticamente impossibile incorrere in un sovradosaggio di una sostanza; il numero di pillole da assumere per avere un effetto tossico è praticamente impossibile che possa essere consumato in una volta sola. Gli esperti ritengono che, se un rimedio non risulta efficace, è del tutto inutile aumentarne la dose. Se un rimedio non sortisce l'effetto desiderato, interrompetene l'assunzione e consultate l'omeopata per un'altra prescrizione.

SCEGLIERE UN RIMEDIO.

L'analisi dei sintomi è la chiave per il successo della prescrizione. Per esempio, se un paziente ha la febbre alta col volto arrossato e delirio durante il sonno, l'omeopata prescriverà la Belladonna poiché i sintomi a essa attribuibili coincidono con quelli del paziente. Se la prescrizione è corretta, il miglioramento comincia immediatamente o entro pochi giorni di trattamento. Talvolta, temporaneamente, i sintomi peggiorano, una situazione che gli omeopati chiamano "aggravamento". Se il rimedio inizialmente prescritto non sembra controllare i sintomi, l'omeopata rivaluterà di nuovo la vostra situazione; forse alcuni sintomi sono sfuggiti alla prima valutazione e potrebbero far considerare l'impiego di un altro rimedio. A questo punto l'omeopata potrà prescrivervi un secondo rimedio; questo processo continuerà fino a che non viene individuato il rimedio efficace. Quando i sintomi cominciano a scomparire, sospendete l'assunzione del prodotto. La maggior parte degli esperti segue l'omeopatia classica nella quale si prevede di prescrivere solo un rimedio alla volta. D'altro canto, alcune nuove combinazioni da banco possono essere utili in alcune situazioni acute. Per le condizioni croniche, si raccomanda di assumere un singolo rimedio alla volta sotto il controllo di un omeopata esperto. Due persone con lo stesso disturbo, ad esempio l'influenza, potrebbero non ricevere lo stesso trattamento. La malattia può manifestarsi con diversi sintomi mentali, emozionali e fisici in persone diverse e la metodologia omeopatica prevede una estrema individualizzazione della prescrizione. I rimedi sono disponibili sotto forme diverse. Le compresse possono comprendere pillole morbide e facilmente dissolvibili, pillole dure e masticabili e minuscole pillole rotonde note come globuli. Si possono anche trovare polveri, cialde e soluzioni liquide in base alcolica.

R E G O L E  P E R  L ' U S O  dei prodotti Omeopatici.

Occorre tenere in considerazione alcune regole quando si usano i rimedi omeopatici. Quando si somministra un rimedio, solo il paziente dovrebbe toccare le pillole. Se le compresse sono scheggiate o spezzate, buttatele via. Gli omeopati ritengono che, in entrambi i casi, le pillole si contaminino e che perciò potrebbero non avere completamente l'efficacia desiderata. Le pillole devono essere disciolte sulla o sotto la lingua, a meno che non si tratti di una compressa di quelle dure e masticabili. La bocca dovrebbe essere libera da sapori, 15 minuti prima e 15 minuti dopo l'assunzione della compressa. Evitate sapori e aromi forti, come il caffè, la canfora e i profumi durante il trattamento.

SICUREZZA DELLE ERBE.

Utilizzate sempre le erbe con cautela. Siate particolarmente attenti se soffrite di allergie, incluse quelle ai farmaci, se state assumendo farmaci per qualche disturbo cronico o se avete più di 65 o meno di 12 anni. Iniziate con la dose più bassa, ma appropriata, per evitare reazioni indesiderate. Le erbe sono meglio assorbite a stomaco vuoto; in caso di nausea, assumetele durante il pasto o subito dopo. Se presentate costantemente nausea, diarrea o mal di testa entro due ore dall'assunzione delle erbe, interrompetene l'uso. Consultate il vostro medico se i sintomi persistono. Le erbe possono anche avere interazioni con i farmaci, prima di intraprendere una terapia con le erbe consultatevi con il vostro medico. Si raccomanda in particolar modo alle donne in gravidanza o a quelle che allattano di non introdurre dosi terapeutiche di erbe senza prima aver consultato il proprio medico. Molti esperti di erboristeria ricordano che è più sicuro acquistare le erbe che raccoglierle per proprio conto. Le erbe fresche o essiccate, in capsule, tinture, compresse, unguenti, oli o infusi possono essere acquistate nelle farmacie, nei negozi specializzati o addirittura per posta. Rivolgetevi presso i punti vendita dotati di nota reputazione per evitare inganni. Sia in forma essiccata che fresca, in polvere o in estratto liquido, le erbe perdono la loro proprietà con il tempo; fate attenzione che non vi venga venduto un prodotto in scadenza.


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